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Perché Retex (Fsi) viene bocciata per l’Opa su Alkemy

Che cosa succede all'Opa di Retex (controllata da Fsi sgr) su Alkemy. Fatti, numeri e commenti nell'articolo di Teleborsa

RETEX DI FSI NELLA BUFERA PER IL PREZZO DELL’OPA SU ALKEMY

Retex, società controllata da FSI SGR, ha ricordato che in data odierna, 19 agosto 2024, alle 8:30 (ora italiana), ha inizio il periodo di adesione all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa sulle azioni Alkemy, società specializzata nell’evoluzione del modello di business di grandi e medie aziende e quotata su Euronext STAR Milan (nella foto i vertici della società nel giorno della quotazione). Il periodo di adesione, pari a 25 giorni di Borsa aperta, terminerà alle ore 17:30 (ora italiana) del giorno 20 settembre 2024, salvo proroghe.

I NUMERI CHE NON CONVINCONO NELL’OPA SU ALKEMY

Il corrispettivo è pari, per ciascuna azione portata in adesione, a 12,00 euro da intendersi “cum dividend”, ovverosia inclusivo delle cedole relative a eventuali dividendi che potranno essere deliberati e distribuiti dall’emittente.

CHE COSA CAMBIERA’ IN ALKEMY CON L’OPA DI RETEX DI FSI

In conseguenza de: (i) l’accordo di adesione e reinvestimento sottoscritto da Retex con Duccio Vitali; (ii) gli accordi di adesione sottoscritti da Retex con 10 azionisti di Alkemy, parte del top management (Claudio Benasso, Silvia Bosani, Luca Bosco, Federica Busino, Paolo Cederle, Guido Cuzzocrea, Paolo Fontana, Enrico Meacci, Alberto Saccardi e Oscar Zoggia); e (iii) l’accordo di adesione e reinvestimento sottoscritto da Retex con Twinfin S.r.l., società controllata dall’imprenditore Alberto Bitetto, l’offerente ha raggiunto accordi di adesione aventi a oggetto complessivamente 1.078.019 azioni, rappresentative del 18,96% del capitale sociale e, per effetto della maggiorazione del voto, del 27,64% dei diritti di voto esercitabili nelle assemblee degli azionisti di Alkemy.

CHI E PERCHE’ HA CRITICATO IL PREZZO DELL’OPA SU ALKEMY

L’OPA su Alkemy ha però attirato anche diverse critiche, soprattutto sul corrispettivo, che viene considerato troppo basso: il CdA ha ritenuto non congruo, da un punto di vista finanziario, il corrispettivo; analisti come quelli di Intesa Sanpaolo hanno detto di ritenere il prezzo non “particolarmente interessante”; azionisti di peso come Giovanni Tamburi (Tamburi Investment Partners, TIP), che detiene una quota del 7,48% di Alkemy, ha dichiarato che il prezzo dell’offerta non è congruo.

(articolo tratto da Teleborsa)

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