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Rustichelli

Perché l’Antitrust spulcerà Conad-Auchan

Che cosa si legge nella delibera Antitrust che ha dato avvia all'istruttoria sull'acquisizione di Auchan da parte di Conad tramite la società Bdc Italia (partecipata anche dal finanziere Mincione)

“Quello che temo è che essere “costretti” a cedere per come è stata costruita questa operazione  potrebbe indebolire le condizioni di cessione a terzi e lasciare in pancia a BDC un problema occupazionale diverso e maggiore rispetto a quello previsto. Ovviamente spero di no”. E’ quello che ha scritto l’esperto Mario Sassi dopo che ieri il Garante del mercato e della concorrenza ha aperto un’istruttoria sull’acquisizione di Auchan da parte di Conad tramite la società Bdc Italia (partecipata anche dal finanziere Raffaele Mincione) considerando che “l’operazione in esame sia suscettibile di determinare la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati dell’approvvigionamento, nonché in una pluralità di mercati locali della vendita al dettaglio della Gdo, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza sui medesimi mercati”, ha scritto il Garante nel bollettino.

L’ISTRUTTORIA ANTITRUST SU CONAD-AUCHAN

Ma quali sono i punti chiave delle motivazioni con cui l’Antitrust ieri ha dato avvio all’istruttoria sull’operazione Auchan-Conad nei confronti di Bdc Italia, società veicolo di Francesco Pugliese e Raffaele Mincione con cui è stata portata a termine l’acquisizione, e i sei grandi gruppi cooperativi che fanno capo al Consorzio nazionale dettaglianti?

I PUNTI ANTITRUST SU CONAD-AUCHAN

Ecco come li ha sintetizzati oggi il Sole 24 Ore: “Significative sovrapposizioni orizzontali tra le attività delle parti in numerosi mercati della vendita al dettaglio. In particolare in 17 mercati locali dei superette, in 92 mercati dei supermercati e in 38 mercati degli ipermercati. In questi mercati le quote dopo la fusione di Auchan-Conad si collocano a livelli superiori al 25% con incrementi non trascurabili ascrivibili alla concentrazione in esame”.

I NUMERI DELL’OPERAZIONE CONAD-AUCHAN

A livello nazionale alla “nuova” Conad diventerebbe il primo operatore con una quota di mercato a valore pari al 18,5% di cui il 5,6% portato da Auchan. Seguono Coop con il 13,8%, Selex al 9,9% ed Esselunga con il 9 per cento. Inoltre in parecchie province la “nuova” Conad supererebbe la fatidica soglia del 25% previsto dalla normativa antitrust raggiungendo con alcuni format e in diverse aree anche una quota aggregata del 55-65%. I maggiori casi di sovrapposizioni si verificano in provincia di Roma, Fermo, Macerata, Piacenza, Pescara, Brescia, Ancona e Napoli.

L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE

Aggiunge il Sole: “Lungo il suo percorso l’operazione voluta da Francesco Pugliese e Raffaele Mincione, discusso finanziere che vive tra Londra e il Lussemburgo e al centro dell’attenzione per operazioni come quella su Carige e il palazzo nella City venduto al Vaticano, ha trovato ostacoli come la resistenza dei sindacati preoccupati per la perdita di posti di lavoro nel perimetro Auchan. Dalle note dell’Antitrust emerge inoltre un patto di non concorrenza tra Conad e Soldanelle Sa, società a cui faceva capo il 100% di Auchan spa, e le sue affiliate per un periodo di tre anni. C’è l’obbligo «dall’astenersi dallo svolgere in Italia direttamente o indirettamente vendita all’ingrosso, gestione di ipermercati, supermercati e superette e qualsiasi altra tipologia di distribuzione su larga scala di prodotti alimentare e pet food»”.

IL COMMENTO DI SASSI

Commento di Sassi sul suo blog: “L’istruttoria aperta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato attraverso il provvedimento 27683 per certi versi chiarisce ancora di più la complessità del quadro di riferimento. E le difficoltà di Conad a mettere tutte le carte sul tavolo e che non erano affatto tattiche come qualche frettoloso osservatore aveva stigmatizzato. Quest’ultima  ha però  tempo dieci giorni per ricorrere a quello che, a prima vista, sembrerebbe una ipotesi eccessivamente pesante”.

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