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Perché la Bce è flemmatica sui tassi, mentre sulla Francia…

Nessuna riduzione dei tassi da parte della Bce, ecco perché. Il punto di Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco.

L’ostacolo a un ulteriore taglio dei tassi è considerevole. Questa è la conclusione principale emersa dalla riunione della Bce di settembre, o più specificatamente dalla conferenza stampa che ha seguito la riunione.

CHE COSA HA DETTO LAGARDE (BCE)

Rivolgendosi alla stampa, la presidente della Bce Christine Lagarde si è mostrata piuttosto ottimista riguardo alle attuali condizioni economiche, esprimendo al contempo una visione positiva sulle incertezze del commercio globale. Lagarde ha anche affermato che la fase di disinflazione è terminata e ha minimizzato la riduzione da parte dello staff delle proiezioni sull’inflazione core per il 2027 all’1,8%.

LA POSIZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE

Con l’inflazione vicina all’obiettivo, il Consiglio direttivo della Bce ritiene che la propria politica sia “in una buona posizione”. Il messaggio è stato chiaro: occorrerà uno shock di qualche tipo per convincere la Bce a procedere a ulteriori tagli. Un graduale raffreddamento dell’inflazione, come prevediamo, o un rafforzamento dell’euro probabilmente non saranno sufficienti a smuovere la Bce.

DOSSIER FRANCIA

Su altri due argomenti rilevanti, Lagarde è stata altrettanto chiara. In primo luogo, la Bce non intende affatto sostenere il mercato obbligazionario francese. Ciò non costituisce una sorpresa, ma è comunque un utile promemoria della posizione della Bce in merito. Ci aspettiamo comunque che la BCE sostenga i mercati in caso di sell-off incontrollato.

CAPITOLO SPREAD

Tuttavia, affinché ciò si verifichi, lo spread OAT-Bund francese dovrebbe probabilmente essere valutato almeno 50 punti base al di sopra dei livelli attuali (circa 80 punti base) e anche altri spread potrebbero essere influenzati. In secondo luogo, la riduzione del bilancio della Bce è destinata a protrarsi ancora a lungo. Secondo Lagarde, la riduzione del bilancio sta procedendo senza intoppi e ha un impatto minimo sui mercati. In assenza di shock, la fine della riduzione del bilancio sembra essere prevista per il 2027, non per il 2026.

LE PREVISIONI

Con la Bce saldamente in fase di stallo, prevediamo che il mercato inizierà a interrogarsi sulla direzione che prenderà la Bce nel suo prossimo passo. A nostro avviso, il prossimo passo sarà ancora più probabilmente un taglio piuttosto che un aumento. Sebbene l’incertezza commerciale si sia ridotta per ora, potrebbe facilmente tornare ad essere un tema di discussione.

Con un’inflazione core che dovrebbe scendere al di sotto del 2% nel 2026, le condizioni dei prezzi consentirebbero probabilmente ulteriori stimoli.

 

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