(Der Tagesspiegel, Von Helena Wittlich, 3 novembre 2025)
1. La Cina ha siglato un nuovo accordo commerciale con gli USA, mentre il Canada attende ancora; Trump impiega i dazi come strumento di pressione e punizione, sfruttando il vantaggio cinese sulle terre rare: «La Cina ha raggiunto ciò su cui il vicino Canada sta ancora aspettando: un nuovo accordo commerciale con gli USA. Da quando Donald Trump è tornato in carica, usa i dazi in modo mirato – come mezzo di pressione e punizione allo stesso tempo».
2. Trump mira a rendere gli USA più indipendenti e a sfruttare il potere negoziale; i paesi che accettano accordi ottengono condizioni migliori, altrimenti pagano miliardi in dazi aggiuntivi: «L’obiettivo di Trump: rendere gli USA più indipendenti e allo stesso tempo sfruttare il loro potere negoziale. I paesi che si lasciano coinvolgere in accordi ricevono condizioni migliori – gli altri pagano miliardi in imposte aggiuntive».
3. Trump ha annunciato dazi aggiuntivi per quasi 20 settori industriali globali per motivi di sicurezza nazionale, più la fine dell’esenzione per spedizioni sotto 800 dollari, che colpisce i piccoli spedizionieri: «Per quasi 20 rami industriali ha finora annunciato imposte aggiuntive, che dovrebbero valere globalmente per tutti i paesi. Il presidente giustifica la loro introduzione con il fatto che devono respingere una minaccia alla sicurezza nazionale».
4. Nel 2025 gli USA hanno incassato 225 miliardi di dollari in dazi, più del doppio degli anni precedenti, alterando il commercio globale; le relazioni commerciali sono un sistema complesso, non lineare: «Gli USA, secondo il Bipartisan Policy Center, nel 2025 hanno incassato circa 225 miliardi di dollari (circa 200 miliardi di euro) – più del doppio rispetto agli anni precedenti. Anche se molte restrizioni valgono solo da pochi mesi, stanno già cambiando la struttura commerciale del mondo».
5. Gli USA hanno un deficit commerciale e dipendono da chip per l’IA; senza questo commercio, l’economia USA sarebbe in recessione, secondo l’economista García-Vazquez: «Gli USA a loro volta hanno un bilancio commerciale negativo: importano più di quanto esportino. Questo Trump vuole cambiarlo. L’economia americana si basa attualmente fortemente sull’intelligenza artificiale, dice García-Vazquez».
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)







