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Esplosivi Munizioni Ucraina Ue

Perché il piano Ue per le munizioni non entusiasma troppo gli industriali della difesa

Il parlamento europeo ha approvato Asap, il piano da 500 milioni di euro per incrementare la capacità produttiva di materiale bellico dell'Ue e rifornire l’Ucraina di munizioni. Ma l’associazione europea delle industrie dell’aerospazio e della difesa (Asd) nutre perplessità sullo schema di finanziamento, in particolare sui 260 milioni previsti dal bilancio dell'Edf

 

Al via il piano Ue per le munizioni.

La scorsa settimana il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva l’Atto a sostegno della produzione di munizioni (Asap), un pacchetto di misure per aumentare la produzione di munizioni e missili dei paesi dell’Ue per fare fronte alle esigenze belliche dell’ Ucraina.

Asap prevede un finanziamento da 500 milioni per incrementare la capacità produttiva di materiale bellico. Prevista anche la possibilità di attingere dal Pnrr per la produzione di armi.

L’Asap risponde alla richiesta che l’Ucraina ha rivolto all’Ue, ossia di essere rifornita di proiettili d’artiglieria calibro 155 mm, e all’accordo del Consiglio del 20 marzo 2023 su una proposta a tre livelli sulle munizioni. Con la prima fase i Paesi Ue sono stati invitati a inviare urgentemente all’Ucraina munizioni dalle proprie scorte. Dopodiché, con la seconda fase, i Paesi Ue hanno deciso di acquistare congiuntamente un milione di munizioni. La terza fase si pone come obiettivo di aumentare la capacità produttiva dell’industria europea della difesa, che dovrebbe essere raggiunto attraverso l’Asap appunto.

Dopo il voto del Parlamento europeo, manca soltanto l’approvazione del Consiglio Ue, che rappresenta gli stati membri, per l’adozione del piano Asap. La firma e l’entrata in vigore sono previste entro la fine di luglio.

Nel frattempo, alla vigilia del voto all’Eurocamera, l’associazione europea delle industrie dell’aerospazio e della difesa (Asd) ha manifestato dubbi e perplessità a Defense News riguardo lo schema di finanziamento.

Tutti i dettagli.

L’EUROPARLAMENTO APPROVA IL PIANO UE PER LE MUNIZIONI

Con 505 voti favorevoli, 56 contrari e 21 astensioni, il 13 luglio la plenaria di Strasburgo ha adottato formalmente l’accordo politico trovato il 7 luglio con il Consiglio.

L’Act in support of ammunition production (Asap), presentato lo scorso 3 maggio dalla Commissione Ue, prevede un fondo da 500 milioni di euro dal bilancio comunitario per il co-finanziamento dei progetti industriali nazionali per le munizioni e apre la strada alla possibilità per i Paesi di usare parte dei fondi del Pnrr e di coesione per sostenere la produzione.

IL PIANO ASAP

La legge a sostegno della produzione di munizioni (Act in Support of Ammunition Production – Asap) mira ad accelerare la consegna di munizioni e missili all’Ucraina e ad aiutare gli Stati membri a rifornire i loro arsenali. La Commissione europea identificherà, mapperà e monitorerà continuamente la disponibilità di questi prodotti per la difesa, dei loro componenti e dei corrispondenti input di materie prime. La proposta stabilisce meccanismi, principi e norme temporanee per garantire la disponibilità tempestiva e duratura di questi prodotti per la difesa per i loro acquirenti all’interno dell’Unione europea.

L’efficacia di questo regolamento sarà valutata entro la metà del 2024, tenendo conto dell’evoluzione del contesto di sicurezza. Sulla base dei risultati, si potrà prendere in considerazione l’estensione di queste misure e l’assegnazione di un budget aggiuntivo.

LE RISORSE PREVISTE

Dunque, lo schema di finanziamenti è composto da un fondo da 500 milioni di euro dal bilancio comunitario (260 milioni saranno traslati dal Fondo europeo della difesa (Edf) e 240 milioni dal Fondo per gli appalti Edirpa), quote di co-finanziamento Ue fino a un massimo del 60% a progetto, e risorse da reindirizzare dai Pnrr.

Nel negoziato con il Consiglio il 7 luglio, l’Europarlamento ha ottenuto l’esclusione dei fondi di coesione tra gli strumenti per finanziare la produzione bellica, oltre alla facilitazione di finanziamento per la piccola e media impresa.

PERCHÉ GLI INDUSTRIALI DELLA DIFESA NON APPROVANO

Il problema è che 260 milioni di euro dei 500 milioni promessi per l’investimento Asap arriveranno dal bilancio 2024 del Fondo europeo per la difesa (Edf), per finanziare progetti di ricerca congiunti nell’ambito dell’aerospazio e della difesa.

“Stiamo ancora aspettando la pubblicazione del testo finale, ma presumiamo che le fonti di finanziamento non cambieranno e l’uso del bilancio Edf per Asap non è una soluzione positiva”, ha affermato a Defense News Burkard Schmitt, direttore della difesa e della sicurezza presso l’associazione europea delle industrie dell’aerospazio e della difesa (Asd) con sede a Bruxelles.

NON TOCCARE L’EDF

Con un budget di circa 8 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, l’Edf ha un budget annuale di circa un miliardo di euro, il che significa che perderà circa un quarto dei suoi finanziamenti del 2024 quando traslerà 260 milioni di euro per sostenere la produzione di munizioni, ha riassunto Tom Kington su Defense News.

“Comprendiamo la pressione per soddisfare i bisogni immediati, ma dobbiamo stare attenti a evitare impatti negativi sugli obiettivi a lungo termine. Se ci saranno meno investimenti nelle capacità future, gli Stati membri dell’Ue saranno costretti a dipendere maggiormente dagli acquisti standardizzati dall’estero in futuro”, ha spiegato Schmitt.

Un potenziale rimedio sarebbe un aumento di 1,5 miliardi di euro al finanziamento dell’Edf nel 2025-2027, come proposto dalla Commissione europea, ha osservato il rappresentante dell’Asd aggiungendo comunque che “L’industria della difesa europea è generalmente soddisfatta dell’Edf: c’è stata una reazione molto positiva, anche se c’è sempre spazio per miglioramenti”.

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