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Investitori Covid

Perché gli investitori non devono farsi prendere dal panico

Il commento di Mark King Head of EMEA Investment Content di Columbia Threadneedle Investments sulle mosse degli investitori

La continua diffusione del Covid-19 ha causato perdite per svariati miliardi in tutte le borse mondiali, indotto i governi ad approntare misure fiscali d’emergenza e spinto le banche centrali ad allentare le politiche monetarie per supportare le economie nazionali in questo evento di crisi.

I titoli di giornale intrisi di panico riportano dichiarazioni infauste sui mercati azionari e sull’economia, per non parlare del rischio estremamente concreto per la salute pubblica. Anche tra gli investitori più esperti c’è chi è stato colto alla sprovvista dai cedimenti repentini dei mercati globali, che nelle ultime due settimane hanno assottigliato il valore dei risparmi pensionistici e degli investimenti di molte persone.

Le immagini degli schermi dei trader tinti di rosso in un contesto caratterizzato da statistiche allarmanti, che segnalano un aumento dei contagi daIl commento di Mark King Head of EMEA Investment Content di Columbia Threadneedle Investments sulle mosse degli investitori in tutto il mondo e nelle comunità locali, può mettere alla prova anche gli investitori dai nervi più saldi.

Ma questo non è il momento di lasciarsi prendere dal panico.

Come sostiene il rispettato guru dell’investimento Warren Buffett: “Nel ventesimo secolo, gli Stati Uniti hanno affrontato due guerre mondiali e altri conflitti militari traumatici e costosi, la Depressione, una dozzina di recessioni e crisi finanziarie, shock petroliferi, un’epidemia influenzale e le dimissioni di un presidente caduto in disgrazia. Eppure, il Dow è salito da 66 a 11.497.”1 (1. Buy American. I am, The New York Times, 16 ottobre 2008).

INVESTIRE PER IL LUNGO TERMINE

Non vi è dubbio che il Covid-19 causerà danni economici concreti e duraturi in termini di PIL mondiale. Si è verificata un’interruzione delle catene produttive globali, i consumi stanno calando perché sempre più persone rimangono nelle proprie case e le società faranno fatica ad accrescere gli utili. Tutti gli eventi che sono stati cancellati avranno un impatto su settori come viaggi, intrattenimento, ospitalità, alimentari e bevande. È indubbio che l’effetto destabilizzante verrà avvertito.

Tuttavia, anche se non sappiamo in quale misura questi impatti danneggeranno l’economia, la comunità e la nostra salute, nel lungo termine l’economia globale dovrebbe verosimilmente tornare alla normalità.

Ma anche quando la situazione si sarà normalizzata, non sarà possibile recuperare tutti i caffè, i pasti da asporto, i voli e i biglietti del cinema di cui ci siamo privati. Eppure, una volta superati questi effetti di breve termine i consumi torneranno a salire, perché le persone torneranno a condurre le vite che conducevano prima della diffusione del Covid-19.

Per certi versi, potremmo persino notare dei miglioramenti. Il prezzo del petrolio è crollato e ciò potrebbe rendere più economica la benzina, mentre chi vive nei paesi in cui le banche centrali hanno tagliato i tassi d’interesse potrebbe ritrovarsi con una rata del mutuo inferiore. Inoltre, i governi stanno introducendo stimoli fiscali che possono avere un impatto sulla liquidità disponibile.

Anche le economie sono destinate a riprendersi. Resta da capire se Stati Uniti, Europa e Regno Unito fossero destinate alla recessione già prima del Covid-19 e se il coronavirus non sia stato semplicemente il catalizzatore di una recessione che era inevitabile dopo la più lunga espansione economica della storia. In ogni caso, i mercati finiranno col riprendersi come hanno sempre fatto nei decenni precedenti.

Pertanto, sebbene sia del tutto comprensibile che gli investitori avvertano un certo grado di panico di fronte a una crisi, è anche vero che quella che può essere avvertita come una situazione di emergenza nel breve termine potrebbe non avere la stessa importanza dopo dieci anni. Investire in un’ottica di lungo periodo contribuisce di fatto a smussare le fluttuazioni del mercato azionario e può rivelarsi una strategia più efficace rispetto al tentativo di anticipare il mercato.

INVESTIRE CON REGOLARITA’

Una strategia “buy and hold” vi consentirà di sfruttare l’interesse composto (quando si generano utili sugli utili precedenti) per amplificare i rendimenti, ma funziona solamente se il capitale resta investito e ha tempo per produrre risultati.

Tuttavia, alcuni investitori a lungo termine investono anche in maniera regolare, aggiungendo periodicamente denaro agli investimenti al fine di sfruttare il metodo del costo medio. Questa tecnica consente di acquistare un numero maggiore di quote o azioni quando i prezzi scendono, il che produce rendimenti degli investimenti più elevati in caso di ripresa. In parole povere, in una situazione come quella attuale, in cui il valore delle società è diminuito di diversi miliardi, chi investe con regolarità sarà in grado di acquistare di più col proprio denaro.

GESTIONE ATTIVA E PASSIVA A CONFRONTO

I gestori di fondi attivi hanno la capacità di creare valore nelle fasi di mercato sia rialziste sia ribassiste, e soprattutto in queste ultime. Gli investitori che replicano passivamente un indice assisteranno alla flessione dei loro investimenti in linea col mercato in cui sono investiti, mentre un gestore attivo lavorerà costantemente nei periodi di volatilità per garantire che il proprio fondo generi valore.

La selezione di un gestore di fondi attivo con un comprovato track record in fatto di creazione di rendimenti reali è di fondamentale importanza per ottimizzare le opportunità degli investitori di affrontare le oscillazioni del mercato azionario e generare ricchezza nel lungo periodo.

Detto questo, gli investitori con una strategia d’investimento a lungo termine, ragionata e ben diversificata devono cercare di non farsi prendere dal panico.

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