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Perché Cimbri di Unipol piagnucola

Luci e ombre dalla semestrale di Unipol. Con il capo azienda, Carlo Cimbri, attapirato per la tassa del governo e per le alluvioni...

 

Semestrale in chiaroscuro per il gruppo Unipol che vede scendere gli utili ma aumentare la raccolta fin quasi a 7,5 miliardi. Intanto si cominciano a fare anche altri conti: per esempio quelli sull’impatto della tassa sugli extraprofitti che dovrebbe farsi “sentire” – in base alle indicazioni disponibili – per 28 milioni.

UTILE IN CALO PER BPER, CRESCONO RACCOLTA E SOLVENCY RATIO

Nel periodo gennaio-giugno 2023 il gruppo presieduto da Carlo Cimbri (nella foto) ha ottenuto un utile netto pari a 517 milioni (-24,4%) in cui va compreso il contributo del consolidamento con il metodo del patrimonio netto di Bper Banca per 113 milioni. Va detto che, rispetto all’utile netto di 684 milioni del primo semestre 2022, si devono tenere in considerazione i principi contabili precedenti e i riflessi delle componenti straordinarie per circa 279 milioni legate al consolidamento pro-quota del risultato di Bper.

In aumento la raccolta diretta assicurativa a 7,47 miliardi (+12,6% su anno) di cui 4,32 miliardi (+4,2%) arrivano dal ramo Danni e 3,1 miliardi (+26,8%) dal Vita. In particolare nel primo settore si nota la performance di UnipolSai, che registra premi per 3,44 miliardi (+1,6%). Seguono UniSalute con premi per 405 milioni (+34,6%), anche grazie all’avvio del progetto UniSalute 2.0, e Linear con premi per 105 milioni (+6%).

Sempre nel ramo Danni il comparto Auto è cresciuto dell’1,6% con premi che sfiorano i 2 miliardi per “gli aumenti tariffari volti a contenere gli effetti di ripresa della frequenza e di incremento del costo medio dei sinistri legato alla dinamica inflattiva”. Ancora più forti gli incrementi nel Non Auto con premi pari a 2,32 miliardi (+6,5%) grazie alla “spinta commerciale praticata nel comparto Salute”. Bene anche la bancassurance con Arca Assicurazioni (premi per 134 milioni, +6,9%). L’utile ante imposte del settore Danni è sceso a 501 milioni rispetto ai 627 milioni di un anno prima quando l’esercizio aveva risentito “positivamente di componenti straordinarie derivanti dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto di Bper per 111 milioni”.

Nella nota che accompagna la semestrale si legge che “il combined ratio comprensivo del saldo della riassicurazione, il cui criterio di calcolo è stato rivisto in relazione ai nuovi schemi di conto economico previsti dall’IFRS 17, si attesta al 97,1% contro il 94,4% registrato al primo trimestre 2023” ricordando che “il combined ratio registrato al primo semestre 2022 secondo i principi contabili e la metodologia all’epoca in vigore era stato pari al 94,1%. L’incremento del combined ratio è prevalentemente ascrivibile a una crescita della sinistralità, sia in termini di frequenza sia di incremento del costo medio del ramo R.C. Auto, e agli effetti della recente alluvione in Emilia Romagna che ha impattato su tale indicatore per circa 2,5 punti percentuali”.

Volgendosi al ramo Vita, dove la raccolta – come si diceva – ha superato i 3 miliardi, sulla performance ha pesato l’acquisizione di tre nuovi fondi pensione e il buon risultato portato dalle reti di vendita. In particolare, UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta di poco più di 1,9 miliardi (+52% a livello tendenziale) e Arca Vita, insieme alla controllata Arca Vita International, di 1,2 miliardi (+1,2%). Il risultato prima delle tasse del comparto è di 143 milioni, sostanzialmente stabile rispetto ai 145 milioni di un anno prima (sulla base dei principi contabili precedenti).

Infine, buone notizie dal settore Holding e altre Attività grazie “alla fine dell’emergenza Covid e alla ripresa del turismo”: l’utile ante imposte è pari a 53 milioni, comunque in calo dai 99 milioni del primo semestre 2022, risultato che “aveva risentito positivamente di componenti straordinarie derivanti dal consolidamento pro-quota di Bper per 168 milioni”.

Sul fronte della solvibilità, il Solvency ratio – ovvero il rapporto tra fondi propri e capitale richiesto – è pari al 218% in crescita dal 200% del 31 dicembre 2022.

L’IMPATTO DALLA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI E DA EVENTI CATASTROFALI

Il gruppo assicurativo ha già stimato l’impatto della tassazione straordinaria sulle banche, annunciata lunedì scorso dopo il Consiglio dei ministri, che sarebbe negativo per 28 milioni di euro, in base alle informazioni attuali.

Inoltre, si legge nella nota che accompagna i conti, “considerata la ricorrenza di eventi atmosferici che stanno colpendo ripetutamente il territorio nazionale” per il 2023 “è probabile un maggior impatto di tali eventi sui conti delle compagnie assicurative Danni del gruppo”.

UNIPOLSAI, UTILE E RACCOLTA IN CRESCITA

Guardando al capitolo UnipolSai, dalla semestrale emerge che la compagnia ha messo a segno un utile netto consolidato di 431 milioni, +2% rispetto ai 422 milioni di un anno prima (rendicontati con i principi contabili precedenti). Se invece si ridetermina l’utile del primo semestre 2022 applicando i nuovi principi, si scende a 176 milioni.

Aumentano pure l’indice di solvibilità individuale, che al 30 giugno è pari al 315% (a fronte del 288% di fine 2022), e l’indice di solvibilità consolidato basato sul capitale economico è invece pari al 301% (a fronte del 274% di fine 2022). Segno più pure per la raccolta diretta assicurativa che, al lordo delle cessioni in riassicurazione, è arrivata a 7,47 miliardi (+12,6%).

LATERZA: RISPETTEREMO OBIETTIVI PIANO SUL DIVIDENDO

Durante la conference call con gli analisti, riferisce Radiocor, l’amministratore delegato Matteo Laterza ha chiarito che “è un po’ presto per discutere sulla policy di distribuzione dei dividendi. Posso solo dire che abbiamo rivelato all’annuncio del piano industriale alcuni obiettivi a fine piano sia per il gruppo sia per UnipolSai. Ci sono tutte le condizioni per rispettare questi obiettivi” e anzi “il dividendo UnipolSai potrebbe superare i numeri previsti”.

SAN PIETRO: CIRCA 150 MLN PER IMPATTO EVENTI CLIMATICI LUGLIO

Sempre parlando con gli analisti è emersa una stima dell’impatto sul gruppo degli eventi climatici estremi che si sono verificati a luglio in Italia. Enrico San Pietro, Insurance General Manager di Unipol e di UnipolSai, ha indicato una cifra intorno ai 150 milioni di euro. “La cifra nasce da un impatto negativo lordo di 200 milioni – ha spiegato -, con circa 50 milioni che verrebbero recuperati con la riassicurazione”. Solo alla fine della stagione estiva, però, “riusciremo a quantificare quanto di queste condizioni si ripercuoteranno sui risultati finali”.

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