IL PIANO DEL PENTAGONO CONTRO LA RUSSIA
4-5 settimane per «sconfiggere» Putin, con gli Stati Uniti al comando di un «gruppo di contatto» formato da 43 Paesi. Con il vertice di Ramstein si apre una nuova fase. È un cambio di passo studiato dal Pentagono, con l’avallo del presidente Biden. (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 27, 2022
L’AFFONDO BRITANNICO
Il Regno Unito: “L’Ucraina può usare le nostre armi per bombardare la Russia”. Il Cremlino: “Colpiremo gli occidentali a Kiev”. Lavrov: “Rischio Terza guerra mondiale”. Putin incontra Guterres e sente Erdogan: “Pace solo se ci danno Crimea e Donbass”. (sintesi Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 27, 2022
NATO ARSENALE DELL’UCRAINA
"Ora è davvero la nostra guerra: la Nato diventa l’arsenale dell’Ucraina. I ministri della Difesa della Nato hanno deciso nuove e imponenti spedizioni di armi. Obiettivo: ricostruire l’esercito ucraino sugli standard occidentali. (Domani quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 27, 2022
DOMANDA SUI PENTASTELLATI
Ma è ammissibile/sostenibile/accettabile – politicamente e istituzionalmente – che presidente M5S e ministro degli Esteri espressione di M5S abbiano posizioni diverse su guerra e armi?
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 27, 2022
I CONSIGLI DEL COPASIR A DRAGHI SUL GAS IRANIANO
Iran. "L'Italia potrebbe sfruttare le ottime relazioni commerciali con questo Paese che potrebbe costituire un ulteriore sbocco alternativo per il reperimento del gas in sostituzione di quello russo". (Copasir)
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"L'Iran potrebbe infatti tornare ad essere un partner di primo piano, tenuto conto dell'ampiezza dei giacimenti di gas di cui è ricco il proprio territorio". (Copasir)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 27, 2022
LA DIFESA ATTACCA LEONARDO?
Giorgio Mulé, sottosegretario alla Difesa, su Leonardo. Fonte: La Verità pic.twitter.com/vcHHwwEH5K
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SCENARI
La guerra in Ucraina è destinata a causare il "più grande shock per le materie prime" dagli anni '70, ha avvertito la Banca Mondiale. (Bbc)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 27, 2022
LA GOVERNANCE SECONDO CALTAGIRONE
Se qualcuno avesse dubbi su cosa significhi per Caltagirone una buona governance, basterebbe leggera la sua recente intervista al Sole 24 Ore: «I miei tre figli saranno validi successori con una lunga esperienza maturata nella gestione». (Alessandro Penati, economista)
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LE PAGHETTE DEI BANCHIERI
Nel 2021 gli amministratori delegati di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper, Mps e Mediobanca hanno percepito in tutto oltre 19 milioni, in media 3,17 milioni a testa: 54 volte gli stipendi dei dipendenti dei gruppi bancari dove lavorano. (Carlotta Scozzari)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 27, 2022
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ESTRATTO DAL POST DELLA GIORNALISTA GEDI, CARLOTTA SCOZZARI:
Nel 2021, gli amministratori delegati (spesso anche direttori generali) di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper, Mps e Mediobanca hanno percepito in tutto oltre 19 milioni, in media 3,17 milioni a testa, vale a dire 54 volte gli stipendi dei dipendenti dei gruppi bancari dove lavorano (in media 58.700 lordi annui).
QUI IL DETTAGLIO DEGLI STIPENDI DEI CEO RISPETTO ALLA MEDIA DEI DIPENDENTI DEL GRUPPO:
Orcel, ad e dg Unicredit (arrivato ad aprile): 6,7 milioni – 55mila€ stipendio medio dipendenti
Messina, ad e dg Intesa: 4,2 milioni – 49,5mila€ stipendio medio gruppo (inclusa Ubi)
Nagel: ad Mediobanca: 4,17 milioni – 85.600€ stipendio medio dipendenti
Castagna: ad BancoBpm: 2,33 milioni – 62.535€ stipendio medio dipendenti
Montani (arrivato ad aprile): ad e dg Bper: 1,15 milioni – 51mila€ stipendio medio dipendenti
Bastianini (nel 2022 uscito e sostituito con Lovaglio): ad e dg Montepaschi: 482.977€ – 48.714€ stipendio medio dipendenti