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Widiba

Mps, ecco cosa farà Widiba per ordine dell’Antitrust

Quali sono gli impegni assunti da Banca Widiba (Mps) al termine dell'istruttoria dell'Antitrust. L'articolo di Emanuela Rossi

Si è chiusa con impegni l’istruttoria dell’Antitrust nei confronti di Widiba, la banca online di Montepaschi. Avviato a dicembre 2021, il procedimento ha passato sotto la lente la lettera inviata ai correntisti a maggio 2021 con cui l’istituto annunciava una modifica unilaterale delle condizioni in modo da aumentare i costi dal luglio successivo. Un’azione che – secondo l’Autorità guidata da Roberto Rustichelli – presentava possibili profili di illiceità nelle pratiche commerciali. Come emerge dalle risposte fornite ai soci da Rocca Salimbeni in vista dell’assemblea (https://www.startmag.it/economia/antitrust-mps-widiba/) del 12 aprile scorso, Widiba ha poi “fornito gli approfondimenti richiesti” e ha “formulato le relative proposte di impegni” che Piazza Verdi ha ora accettato e sulla cui applicazione vigilerà visto che – in caso la società non dia attuazione agli impegni – il procedimento può essere riaperto d’ufficio.

LE CONTESTAZIONI DI PIAZZA VERDI

In dettaglio, le pratiche commerciali oggetto di istruttoria erano due. La prima “è consistita nell’aver pubblicizzato il conto corrente nella versione Smart con il claim ‘gratuito per sempre’, salvo aver comunicato successivamente ai propri clienti che avevano aperto tale conto, il 14 maggio 2021, una modifica unilaterale del contratto” per introdurre delle “spese fisse di liquidazione trimestrali”. Con la seconda invece, in caso di recesso dal conto derivante da modifiche unilaterali introdotte da Widiba, si riconoscevano al correntista con depositi vincolati (che, di norma, gli attribuirebbero il diritto a tassi di interesse più elevati di quelli ordinari) soltanto i tassi di interesse ordinari dall’inizio del periodo di vincolo e per tutto il tempo in cui la liquidità è rimasta vincolata

GLI IMPEGNI PRESENTATI DA WIDIBA

La banca online di Mps ha dunque proposto tre impegni. Il primo riguarda il rimborso delle “spese di liquidazione trimestrali” incassate che verrà garantito a tutti i clienti che hanno aperto un conto con profilo Smart. Con il secondo Widiba ha promesso di inviare una comunicazione relativa agli interessi sulle somme vincolate ai clienti “vittime” della seconda pratica commerciale scorretta che garantisce un ricalcolo degli interessi maturati “riconoscendo loro la differenza tra gli interessi ‘vincolati’, maturati alla data di efficacia del recesso dal contratto, e quelli ‘ordinari’ effettivamente percepiti”.

Infine, l’istituto di credito si è impegnato a “modificare la clausola generale delle condizioni di contratto che regolamenta il calcolo degli interessi in caso di svincolo anticipato delle somme” chiarendo che, in caso di rimodulazione delle condizioni contrattuali, se si vogliono svincolare somme depositate dai clienti che esercitano il recesso, verrà riconosciuto il tasso di interesse applicato su tali linee vincolate fino al momento dello svincolo.

I PARERI DI BANKITALIA E AGCOM

Durante l’istruttoria, l’Autorità della Concorrenza e del Mercato ha richiesto i pareri anche alla Banca d’Italia e all’Agcom. Per Via Nazionale gli impegni presentati da Widiba non presentano “profili di incoerenza con la propria normativa in materia di trasparenza e correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti e delle operazioni e servizi bancari” mentre l’Autorità Garante per le Comunicazioni “ha fatto presente che il messaggio di Widiba oggetto di contestazione è stato diffuso attraverso la rete internet” e ha aggiunto “che il web rappresenta un mezzo di comunicazione idoneo a raggiungere ed influenzare i comportamenti commerciali di un numero rilevante di consumatori, producendo così un significativo impatto sulle loro decisioni commerciali”. E infatti l’Antitrust ha disposto che gli impegni dovranno essere pubblicati per 30 giorni sul sito www.widiba.it e dovranno essere raggiungibili dalla homepage del sito della banca “attraverso un link ben visibile collocato in posizione apicale nella pagina, entro trenta giorni dall’avvenuta comunicazione del provvedimento”.

LE VALUTAZIONI DELL’ANTITRUST

Nelle valutazioni che l’hanno portata ad accettare gli impegni presentati da Widiba, Piazza Verdi precisa che le misure sono “idonee a sanare i profili di possibile illegittimità di entrambe le pratiche commerciali contestate nella comunicazione di avvio del procedimento”. In particolare, grazie a queste modifiche, si può “far cessare le condotte oggetto del procedimento” e porre rimedio ai loro effetti in quanto “caratterizzate da un significativo valore aggiunto in termini di tutela dei consumatori”. Le misure, si legge nel provvedimento finale, “presentano quei caratteri di concretezza ed efficacia che devono essere presenti affinché una proposta di impegni venga considerata idonea a porre rimedio alle condotte contestate. Dette misure ottengono il comune risultato di ‘sterilizzare’, per la platea interessata, gli effetti delle condotte in esame e di consentire ai consumatori di poter effettuare nuovamente la propria scelta commerciale, a seguito delle variazioni contrattuali”.

 

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