Dopo il rilancio da 750 milioni di euro di Monte dei Paschi di Siena, con l’aumento di offerta, l’opas su Mediobanca ha registrato un prevedibile scatto in avanti. Nella giornata di ieri le adesioni hanno superato la soglia del 30% del capitale, con la consegna solo ieri di più di 10 milioni di titoli. La soglia raggiunta ieri, precisamente, si è attestata al 30,125%.
CHI SI È MOSSO DEI GRANDI
Quello che pare certo, a questo punto, è che i due principali promotori dell’operazione, cioè il gruppo Caltagirone (9,9%) e Delfin (19,9%), holding della famiglia Del Vecchio, abbiano consegnato le proprie quote. Da qui all’8 settembre, giornata conclusiva dell’opas (anche se è prevista una riapertura successiva), le partecipazioni con ogni probabilità saliranno.
E DEI MENO GRANDI
Perché ai grandi si affiancheranno anche soci più piccoli, ma allo stesso tempo decisivi. La soglia è del 30,125%, ma virtualmente siamo già oltre a quel 35%, percentuale ritenuta la quota minima da raggiungere. Ad aggiungersi, infatti, è stato l’industriale Pierluigi Tortora e la sua holding Plt, con le sue 9,5 milioni di azioni che valgono circa l’1,1% del capitale di Mediobanca. Anche Enpam, la cassa previdenziale dei medici, è pronta a consegnare il suo 2% all’operazione.
LA SCELTA DI EDIZIONE DEI BENETTON
L’altro attore che ha conferito i suoi titoli all’ops è Edizione, dei Benetton, con il suo 2,24% circa. Le fonti vicine alla holding, che hanno annunciato la mossa, hanno sottolineato come ora si guarda con interesse al piano che si delinea per il nuovo polo che nascerà con l’operazione Mps-Mediobanca. Un piano, come noto, ben gradito al governo di Giorgia Meloni. La presa di posizione, quella della holding dei Benetton, quindi assume un peso specifico preciso.
La principale società della holding è Mundys, che precedentemente era Atlantia e prima ancora Autostrade, attiva tra Europa, America Latina, India e Stati Uniti, nel settore delle infrastrutture, specie autostrade e aeroporti. Gestisce infatti Aeroporti di Roma e Aéroports de la Côte d’Azur, oltre ad avere una quota in Aeroporto di Bologna. Con delle controllate, poi, ha anche Telepass e Yunex Traffic. Praticamente tutti attori con cui governo e istituzioni politiche hanno un dialogo. E forse si può leggere anche in questo senso la mossa dei Benetton.
Edizione, poi, ha partecipazioni in due delle massime istituzioni finanziarie. Non solo Mediobanca, con appunto il 2,24%, ma anche in Assicurazioni Generali con un rilevante 4,8%. Una conferma di come, nella partita di Mps su Mediobanca, il dossier Generali sia centrale.