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Mars sgranocchierà Pringles?

Il produttore di dolciumi Mars starebbe valutando la possibilità di acquisire Kellanova, società nata dalla divisione di Kellogg e proprietaria di marchi come Pringles e Cheez-It. Si tratterebbe di un'operazione da circa 30 miliardi di dollari, ma le autorità antitrust potrebbero impedirla. Fatti, numeri e commenti

 

Fusione di snack in vista? Mars ci sta facendo un pensierino con l’acquisizione di Kellanova, che detiene, tra gli altri, i marchi di Pringles, Cheez-It e Pop-Tarts. L’operazione sarebbe una delle più grandi mai realizzate nel settore degli alimenti confezionati, il che potrebbe creare qualche problema con le autorità di regolamentazione.

VOCI DI CORRIDOIO

Non c’è l’ufficializzazione ma secondo quanto riportato da Reuters, che per prima ha dato la notizia, Mars, produttore di M&M’s e Snickers, starebbe sondando il terreno per l’acquisizione di Kellanova, società nata un anno fa dallo spacchettamento di Kellogg.

Se la fusione dovesse realizzarsi si tratterebbe di una delle più importanti nel comparto dato il valore di mercato di Kellanova di circa 27 miliardi di dollari, debito compreso, e – per l’agenzia di stampa, “metterebbe alla prova la propensione delle autorità di regolamentazione a consentire il consolidamento del settore”.

Dopo la notizia di una possibile fusione tra Mars e Kellanova le azioni del produttore di Pringles sono salite oltre il 13%.

TUTTI GLI OCCHI SU KELLANOVA

Da quando Kellanova si è separata da Kellogg le sue azioni sono aumentate di circa il 20% ma, osserva Reuters, “sono ancora quotate a sconto rispetto ad alcuni dei suoi concorrenti, come Hershey e Mondelez International, il che la rende un potenziale obiettivo di acquisizione”.

Secondo alcune fonti, il corteggiamento di Kellanova potrebbe finire in un buco nell’acqua. Non vi è infatti alcuna certezza che questa persegua un accordo con Mars poiché anche un altro pretendente – tra cui proprio Mondelez International e Hershey – potrebbe farsi avanti ed “è possibile che non venga raggiunta alcuna intesa con nessuna delle parti”.

LE PREOCCUPAZIONI DELLE AUTORITÀ ANTITRUST

Ma le autorità di regolamentazione non vedono di buon occhio tutte fusioni. La Federal Trade Commission (Ftc) e lo Stato del Colorado, per esempio, hanno fatto causa per bloccare la proposta di acquisizione dell’azienda alimentare Albertsons da parte dell’operatore di negozi di alimentari Kroger, per un valore di 25 miliardi di dollari, citando il timore che l’operazione avrebbe fatto aumentare i prezzi per milioni di americani.

Le operazioni di compravendita nel settore, sottolinea Reuters, sono state molto intense, in quanto le aziende cercano di ingrandirsi per far fronte all’impatto dell’inflazione dei prezzi e dei farmaci per la perdita di peso che pesano sulla domanda. I prezzi degli alimenti infatti, secondo le recenti statistiche del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, sono aumentati del 25% tra il 2019 e il 2023, più velocemente di altri beni e servizi di consumo.

FUSIONE A RISCHIO

Ecco perché la fusione di Kellanova con un possibile acquirente potrebbe essere stroncata sul nascere. Se Mars ottenesse marchi come Pringles, Cheez-It e Pop-Tarts avrebbe infatti la possibilità di contrastare più facilmente il calo dei volumi e l’indebolimento dei consumi.

Si tratterebbe inoltre della sua più grande operazione di sempre dopo che nel 2017 aveva acquistato per 9,1 miliardi di dollari l’operatore di ospedali veterinari Vca. L’azienda, che opera sotto tre divisioni (Mars Petcare, Mars Snacking e Mars Food & Nutrition) e genera un fatturato annuo di circa 47 miliardi di dollari, sta infatti cercando di diversificare le proprie attività attraverso acquisizioni.

Oltre a possedere marchi tra cui Snickers, M&M’S, Skittles e Ben’s Original vanta anche brand per la cura degli animali come Pedigree e Whiskas e l’anno scorso ha scorporato il comparto degli snack da quello dei cereali (Special K e Corn Flakes).

I NUMERI DI KELLANOVA

Kellanova, dal canto suo, produce i suoi prodotti in 21 Paesi e li commercializza in oltre 180. La separazione da Kellogg, le ha lasciato snack come Pop-Tarts e Rice Krispies Treats, alimenti surgelati per la prima colazione, come Morningstar Farms e Eggo, e una divisione internazionale di cereali. Tuttavia, dal rapporto sugli utili del secondo trimestre della società emerge che le vendite sono diminuite del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La scissione era avvenuta per consentire a Kellanova di concentrarsi sugli snack globali e sui mercati internazionali, e a WK Kellogg di far convergere i propri sforzi sul settore dei cereali in Nord America.

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