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Social Network

Come e cosa postano i lobbisti italiani?

Che cosa pubblicano i lobbisti italiani sui social? L'approfondimento di Policy Maker

“Vincono le lobby”, “perdono le lobby”, “tutta colpa dell’influenza delle lobby”: la storia recente è piena di emendamenti dell’ultimo minuto che cambiano la storia dei decreti. Sempre più i lobbisti riescono ad influenzare le scelte pubbliche, ma quale la loro presenza sui social network? Cosa scrivono su Twitter e LinkedIn e quali dibattiti innescano? Chi sono le società di Lobby più seguite? Lobby e comunicazione sono legate? Quale è il loro confine, ammesso che oggi esista ancora?

Retweet a parte e piccoli giorni di assenza dovuti alla pausa estiva, i diversi profili delle società lobbiste raccontano attività governative, novità parlamentari, sottolineano l’importanza della comunicazione e della formazione e ripropongono eventi e dirette di eventi organizzati internamente, in modo estremamente diverso e raggiungendo numeri diversi di persone.

Fondata da Giampiero Zurlo, che è anche Presidente e Amministratore Delegato, Utopia, che su Twitter per esempio conta 2.378 followers (dati al 24 agosto 2021), e su LinkedIn è seguita da 7.964 followers, ripropone sui propri profili gli eventi, le dirette ed i dibattiti organizzati dai propri Studios, con la partecipazione di politici, giornalisti ed esperti, e gli approfondimenti ed i commenti pubblicati da Utopialab, politici e non. Le utili Utopills, invece, riassumono e schematizzano i decreti leggi e le novità di Governo.

Meno autoreferenziale è invece Reti che, su Twitter (3.097 followers), racconta l’attualità e le novità normative riproponendo articoli redatti dai maggiori quotidiani italiani e non. Diversa la strategia su LinkedIn (3.629 followers), dove i post hanno l’obiettivo di portare all’attenzione del pubblico gli eventi organizzati dalla società, guidata da Giusi Gallotto e fondata nel 2000 da Massimo Micucci.

Meno followers per la realtà fondata da Mariella Palazzolo, Telos (824 su LinkedIn e 1.603 su Twitter), che parla di geopolitica, sociale, politica e della stessa attività di lobbying attraverso interviste ed approfondimenti pubblicati da Telos Primo Piano Scala C, video e slide. Sul social dei cinguettii è possibile leggere un omaggio a Dante Alighieri, per i 700 anni dalla morte: ogni giorno l’appuntamento con “La parola di Dante”.

Anche tanta tecnologia, Tlc, 5G, digitalizzazione e mobilità nei post e negli approfondimenti di Open Gate Italia, presieduta da Paolo Mazzanti e guidata dall’ad Laura Rovizzi. La società su Linkedin conta 3.524 followers e su Twitter ne conta 1.741: report, cronache di tavole rotonde, approfondimenti raccontano di come l’Italia riparte dopo la pandemia, di opportunità, di nuove scelte e degli impatto di queste. In uno degli ultimi post si ripropone l’intervento della Rovizzi sulle conseguenze sul mercato, specialmente nei confronti delle PMI, della regolamentazione europea dei servizi digitali.

Pochi i post pubblicati sulle pagine social di InRete, fondata da Simone Dattoli, attuale amministratore delegato: su LinkedIn è seguita da 5.933 follower e su Twitter da 815. Uno degli ultimi post racconta la squadra di Governo Draghi.

Sec Newgate, che solo qualche settimana fa ha annunciato la nascita di Sec Newgate Italia (7.956 follower su LinkedIn e 573 su Twitter), una nuova società, guidata dal presidente Fiorenzo Tagliabue e dal Ceo Paola Ambrosino. Distinta dalla holding del Gruppo in cui confluiscono tutte le attività e le risorse per gestire il business nel nostro Paese. Sui social racconta le novità e le iniziative aziendali, come, tra le altre, il sostegno alla campagna di Fondazione Italia Sociale, Civic Places.

Sondaggi politici, punti economici, decreti e norme, giornate parlamentari e sintesi dei provvedimenti sono i temi dei post che è possibile leggere sulle pagine di LinkedIn (6.625 followers) e Twitter (4.638 followers) di Nomos, guidata dalla famiglia Soncini (Lucia Soncini è Presidente e Luca Soncini è Amministratore delegato). Tra i temi, cui è stata riservata particolare attenzione negli ultimi mesi c’è il Pnrr, la cybersicurezza, la riforma della giustizia.

Molto attiva sui social anche Noesi, che riportando articoli redatti da quotidiani nazionali, racconta, analizza e commenta le novità in tema di economia, energia, mobilità, digitalizzazione e non solo. Sulle pagine di LinkedIn (3.310 followers) e Twitter (816 followers) è possibile anche trovare gli appuntamenti di Camera e Senato. La società di Public Affairs & Lobbying è diretta da Claudio Sestili.

Attività social simili anche per FB&Associati (1.416 followers su Twitter e 4.103 su LinkedIn), che attraverso la condivisione di articoli analizza, commenta e parla di politica (e di ecologismo politico), agenda parlamentare, conseguenze del Covid-19, dalla sanità al sociale, e non solo. Non manca uno sguardo internazionale. L’azienda, fondata da Fabio Bistoncini, attuale presidente, realizza approfondimenti ed analisi dei temi più attuali: su FB Lab è possibile leggere aggiornamenti sulla politica istituzionale del momento, visualizzare e condividere schede di sintesi e analisi di scenario politico.

Sul podio di LinkedIn troviamo con ben 8.689 followers Cattaneo Zanetto & Co con post che hanno messo in risalto nei mesi scorsi le dinamiche della crisi politica, l’influenza dei singoli partiti nel Governo Draghi e sui possibili numeri in Parlamento se si fosse votato con il Mattarellum. La società è stata fondata da Alberto Cattaneo e Paolo Zanetto, ai quali si è aggiunta nel tempo, Claudia Pomposo che dirige l’ufficio capitolino.

Molto dinamico è il profilo di Comin & Partners, i cui post su LinkedIn (5.469 followers) raccontano di seminari ed eventi, molti dei quali organizzati dalla stessa agenzia, in cui si parla di come si sta evolvendo la comunicazione corporate, sia nei modelli sia nei contenuti, del potenziale (anche turistico) dell’Italia e di come il Paese possa ripartire da sostenibilità, parità di genere e digitalizzazione in questo post-pandemia. Comin & Partners, guidata dal fondatore e presidente Gianluca Comin e dai partners Elena Di Giovanni, Gianluca Giansante, Lelio Alfonso e Federico Fabretti, dunque, si racconta attraverso le pagine social, toccando interessi e temi dei propri clienti. Su Twitter, dove vanta uno dei numeri più alti di followers tra i colleghi (4.137), l’azienda ha scelto una comunicazione più vivace con post di citazioni sull’importanza della comunicazione, arma fondamentale dei lobbisti. Molti (forse, troppi) i post autoreferenziali, che confermano come sempre più spesso i canali social si siano trasformati in canali di promozione di se stessi.

(Articolo pubblicato su Policy Maker)

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