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Pnrr

Licenziamenti, che cosa ha deciso il governo (dopo troppo caos)

Tutti i dettagli sulla decisione del governo sui licenziamenti. Finirà il caos sulla materia?

 

Finalmente il governo si chiarisce le idee dopo tanto, troppo, caos. E chiarisce le idee al mondo delle imprese e dei lavoratori sballottati da informazioni e bozze del decreto Sostegni con versioni e annunci di vario genere sul blocco dei licenziamenti.

Ecco la versione odierna, ufficiale, dell’esecutivo. In attesa della pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale.

L’intervento che il Governo prevede, in linea con tutti gli altri Paesi europei che da sempre hanno preso questa strada, di garantire la cig gratuita anche dopo l’1 luglio in cambio dell’impegno a non licenziare nessun dipendente.

E’ quanto precisano fonti di Palazzo Chigi illustrando la ratio dell’intervento su cig e divieto di licenziamento che era stato previsto nel Dl sostegni bis.

Diversamente da ora quindi – spiegano le stesse fonti – dopo l’1 luglio non si tratterebbe più di un divieto assoluto di licenziamento, perché un’azienda che non voglia chiedere la cig è libera di licenziare, ma di un forte incentivo a non farlo, perché il ricorso alla cig è gratuito per l’azienda.

Tutto questo – si precisa ancora da Palazzo Chigi – vale solo per industria e edilizia, mentre per i servizi il divieto totale di licenziamento (per tutte le aziende, sia che usino la cig sia che non la usino) vale fino a fine ottobre e la cig è gratuita fino a fine anno.

Fino al 30 giugno, ricorda il governo, c’è la cassa integrazione Covid gratuita e il divieto di licenziamento totale per tutte le aziende, sia quelle che usano la cig sia quelle che non la usano.

n assenza di un intervento dell’esecutivo – rimarcano fonti dell’esecutivo – l’industria e l’edilizia sarebbero tornate alla normalità dall’1 luglio, ovvero userebbero la loro cig ordinaria, che ha un costo di funzionamento del 9%-15% della retribuzione e avrebbero la libertà di licenziare.

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