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La manovra di bilancio in pillole: fatti, numeri e commenti

Manovra di bilancio, ecco che cosa ha approvato il governo. Fatti, numeri, commenti e approfondimenti

Sarà una manovra di bilancio più ampia del previsto, che sfrutterà fino in fondo il miglioramento dei conti pubblici dovuto alla forte crescita del gettito tributario, previsto crescere nei prossimi cinque anni, a legislazione invariata, di 125 miliardi di euro. La Legge di Bilancio del 2025, intanto, vale circa 30 miliardi lordi, mentre per i due anni successivi il governo immagina due manovre da 35 e da 40 miliardi, sempre al lordo delle nuove entrate e delle minori spese che comunque serviranno.

E’ questa la sintesi odierna del Sole 24 ore su quanto approvato ieri dal consiglio dei ministri (qui il comunicato stampa del governo).

Il via libera alla Legge è arrivato ieri sera dal Consiglio dei ministri, che ha approvato anche il decreto fiscale che anticipa a quest’anno una parte della spesa prevista nel ‘25, e il Documento Programmatico, già inviato a Bruxelles, che traccia le linee della prossima manovra, «seria e responsabile» sottolinea il governo, tesa a sostenere i redditi medio bassi, le famiglie numerose, il rifinanziamento della sanità e dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego.

Ecco fatti, numeri, commenti e approfondimenti.

LA NOTA DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA SULLA LEGGE DI BILANCIO

La legge di bilancio “dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027” scrive il ministro dell’Economia al termine del consiglio dei ministri

“Il disegno di legge di bilancio, in linea con l’approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati finora dal Governo, dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027 – si legge in una nota dettagliata del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti che dettaglia i contenuti della manovra – Tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall’incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente, le misure contenute nel provvedimento si concentrano sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Sono previste, inoltre, risorse per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità”

IL POST DI GIORGIA MELONI

“Oggi, in Consiglio dei Ministri, abbiamo varato la legge di bilancio, un intervento che mette al centro i cittadini, le famiglie e il rilancio della nostra Nazione”. Così, in un post su X, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che aggiunge “come avevamo promesso, non ci saranno nuove tasse per i cittadini. Inoltre, rendiamo strutturale il taglio delle tasse sui lavoratori, e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla Sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti”.

IL COMMENTO DEL QUOTIDIANO LA STAMPA:

Nota il quotidiano La Stamp: “Il lungo tira e molla con le banche e le assicurazioni permetterà alle casse dello Stato di beneficiare di una maggiore liquidità di 3,5 miliardi. C’è una stretta sui compensi dei manager di enti pubblici, fondazioni, società non quotate: non potranno guadagnare più del presidente del Consiglio, circa 80 mila euro netti l’anno. In bilico la promessa di abbassare le tasse al ceto medio: difficile il calo dal 35 al 33% per lo scaglione dei redditi tra 28 e 50 mila euro. La nota del Tesoro non ne parla, così come non cita l’eventuale proroga per un altro anno del bonus sulle ristrutturazioni edilizie al 50% che però è confermato. È completamente sparita dai radar l’estensione della flat tax da 85 mila a 100 mila euro di reddito, la Lega ha smesso di chiederla e si è concentrata solo sull’idea di rivendicare i «sacrifici» ai banchieri”.

ECCO LE PRINCIPALI MISURE CONTENUTE NELLA MANOVRA (estratto da una scheda di agi.it):

PROROGA EFFETTI RIFORMA FISCALE E TAGLIO DEL CUNEO FISCALE

Si rendono strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento delle aliquote IRPEF articolata su tre scaglioni già in vigore nell’anno in corso.

Rinnovo dei contratti – il governo mette da subito le risorse destinate a finanziare le procedure di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare riferimento al triennio 2025-2027.

SANITÀ

Sono state incrementate le risorse anche per finanziare il rinnovo dei contratti. In particolare nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del PIL nominale.

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE E BONUS NASCITE

Confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Introdotta anche una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. La manovra rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’ISEE.
Tra le misure di carattere sociale, la carta “dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel compiuto delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.

LAVORO E IMPRESE

In particolare nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella ZES e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.

Oltre alla conferma dei fringe benefits per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.
Tra le misure fiscali si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori

PENSIONI

Sono confermate le misure dello scorso anno e potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che raggiungono l’età della pensione ma restano a lavoro.

Investimenti pubblici – Il disegno di legge di bilancio stanzia anche risorse per assicurare che, successivamente al termine del PNRR, l’andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. In particolare, è previsto anche il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa.

Misure di revisione ed efficientamento della spesa delle amministrazioni pubbliche. Tra le altre coperture rilevanti, contributi del settore bancario e assicurativo.

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ESTRATTO DA UNA SCHEDA DEL SOLE 24 ORE (qui il testo integrale):

Gli effetti del taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni vengono confermati e resi strutturali. Lo sgravio sulle buste paga, oggi garantito dal taglio de contributi, dovrebbe essere assicurato da una nuova detrazione fiscale. Con la Legge di Bilancio ‘25 il governo mette poi a disposizione le risorse destinate a finanziare i contratti del pubblico impiego per il triennio 2025-2027, anche nel settore della sanità, che avrà nei prossimi anni stanziamenti «in linea con la crescita del Pil nominale», circa il 3% l’anno.

Vengono confermate e potenziate le misure sui congedi parentali ed introdotta anche una «Carta per i nuovi nati» da mille euro per i genitori con Isee fino a 40 mila euro. Viene rafforzato il bonus asili nido, prevedendo l’esclusione dell’assegno unico dal computo dell’Isee. La carta acquisti «Dedicata a te» è rifinanziata per il 2025 con 500 milioni. Ci sarà, in compenso, la stretta sulle detrazioni fiscali con un tetto basato sul reddito e il numero dei familiari a carico, mentre non è chiaro se ci sarà un’ulteriore stretta sui bonus edilizi.

La crescita

Le misure dovrebbero spingere la crescita dell’anno prossimo all’1,2 per cento

Per il triennio ‘25-’27 viene confermata la tassazione agevolata al 5% per i premi di produttività erogati dalle aziende, ma anche le agevolazioni attuali sui fringe benefit. Gli importi, spiega il Tesoro, verranno maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.

Per le imprese del Mezzogiorno si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici per il biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.

Quanto alle pensioni sono confermate le misure dello scorso anno, ma saranno anche potenziati gli incentivi per i lavoratori pubblici e privati che raggiungono l’età della pensione, ma scelgono di restare a lavoro. Nessun accenno, nelle note che filtrano dalla riunione del Consiglio, alla rivalutazione degli assegni, che però sembra scontata. Il disegno di legge di bilancio stanzia anche risorse per assicurare la crescita degli investimenti pubblici anche dopo il 2026, quando si esaurirà il Pnrr, anche nel settore della difesa. Per chiudere il quadro della manovra ci sono i tagli alla spesa dei ministeri e i «contributi rilevanti» che saranno forniti dalle banche e dalle imprese assicurative. In manovra entra anche un tetto di 80 mila euro ai compensi dei manager di enti, fondazioni e società pubbliche non quotate.

Pubblico impiego

Aumentano le risorse per i contratti del pubblico impiego, stanziato il 3% l’anno

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