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La legge di bilancio secondo Meloni

Che cosa ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri che ha approvato la legge di bilancio

 

Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di bilancio. Una manovra da “18,7 miliardi di euro” che “risponde ai problemi delle imprese e delle famiglie”, sottolinea Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa a Palazzo.

LE PAROLE DELLA PREMIER

Quattro le priorità elencate dalla premier: “sostegno natalità, taglio del fisco, contributi alle famiglie e aumento dei fondi per la sanità”. “Per le imprese parliamo di circa 8 miliardi di investimenti” aggiunge Meloni evidenziando anche che la manovra presta “attenzione al ceto medio”.

“Abbiamo lavorato con compattezza”, la premier ringrazia così i ministri rivendicando poi che “abbiamo approvato una manovra molto seria ed equilibrata, che si concentra sulle priorità delle manovre precedenti: famiglie e natalità, tutela del potere d’acquisto, sostegno a imprese e sanità”, ribadisce.

BANCHE LIMATE

“C’è un importante contributo da parte delle banche. Abbiamo trovato una disponibilità che non era scontata”, osserva la presidente del Consiglio tornando sul sostegno degli istituti bancari alla manovra.

Sul tema del sistema assicurativo e bancario “non temo contraccolpi. Ho detto che non c’era alcun intento punitivo. Il tema era concentrarsi sulle priorità mantenendo una traiettoria che ci permette di essere seri e credibili”.

“Abbiamo chiesto al sistema di darci una mano. Gli interlocutori sono stati aperti, poi ci sono state interlocuzioni nella maggioranza. Comprendo il principio culturale” alla base della richiesta di FI sul fatto che non bisognava introdurre una tassa sugli extraprofitti.

“Non temo contraccolpi. Ho trovato una consapevolezza del sistema bancario e sulla volontà di dare una mano. Poi possiamo non essere d’accordo sulla cifra”, rileva ancora il capo dell’esecutivo.

BONUS ALLE MAMME LAVORATRICI

“Aumentiamo da 40 a 60 euro al mese il bonus per le mamme lavoratrici”, dice in un altro passaggio della conferenza stampa per poi aggiungere che a ‘capitolo’ famiglia vengono destinati “1,6 miliardi in più”.

PIU’ RISORSE PER LA SANITA’

“Sulla sanità, da quando ci siamo insediati, abbiamo stanziato risorse aggiuntive portandole, nel 2025, 136,5 miliardi, con la nuova legge di bilancio abbiamo previsto, in aggiunta a quanto previsto nel 2026, ulteriori 2,4 miliardi sul fondo sanitario nazionale che quindi dal 2025 al 2026 aumenta di 7,4 miliardi”, sono i numeri riportati da Meloni sul ‘dossier’ sanità, uno dei temi che più ha scaldato il confronto tra maggioranza e opposizioni

CAPITOLO PENSIONI

Il capitolo pensioni è stato affrontato, sempre in conferenza stampa a Palazzo Chigi, da Giancarlo Giorgetti. “Per quanto riguarda la sterilizzazione è confermata, con un mese in più di aspettativa dal 2027 e altri due mesi dal 2028”, le parole del ministro dell’Economia.

Per quanto riguarda le pensioni minime “abbiamo previsto un incremento di 20 euro mensili”, annuncia

DOSSIER DIFESA

L’incremento delle spese per la Difesa “verrà coperto con misure aggiuntive rispetto alla legge di Bilancio”, puntualizza la premier spiegando che le risorse arriveranno soprattutto dal taglio delle spese ai ministeri.

COSA SUCCEDE ALLE TASSE

La sterilizzazione del taglio dell’Irpef «sarà sopra i 200mila euro, chi è tra 50 e 200 mila euro beneficerà della riduzione dell’aliquota» ha annunciato il ministro dell’Economia Giorgetti. «Queste sono le proposte governo in Parlamento, poi certo il Parlamento è sovrano» ha chiosato.

INVESTIMENTI PER LE IMPRESE

«Per le imprese parliamo di circa 8 miliardi di investimenti» ha proseguito la premier spiegando che c’è il «super e iper ammortamento con investimenti ammessi pari a 4 miliardi di euro». Ma, ha aggiunto, «stiamo valutando la possibilità di usare la revisione a medio termine della politica di coesione per aumentare sensibilmente queste risorse». «Reintroduciamo la maggiorazione del costo di acquisizione dei beni ai fini del loro ammortamento, cioè il super e iper ammortamento, con investimenti ammessi pari a 4 miliari di euro, anche se cui stiamo valutando la possibilità di usare la revisione di medio termine della Politica di coesione, che ha tra le sue priorità anche il tema della competitività, per aumentare sensibilmente queste risorse».

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