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La bomba Bce sulle banche (secondo Nagel di Mediobanca) era un passo avanti per Gualtieri

Le diversità di vedute fra Nagel e Gualtieri sulla "bomba Bce". Tutti i dettagli

Importante passo avanti oppure bomba atomica Bce nei conti delle banche?

C’è una differenza di interpretazione tra quanto detto detto un anno e mezzo fa dall’attuale titolare del Mef, Roberto Gualtieri (Pd) e quanto ha sottolineato ieri in Parlamento dall’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel.

Eppure le norme in questione sono le stesse.

“Questo nuovo regolamento rappresenta un ulteriore importante passo avanti nella riduzione dei rischi nel settore bancario”. Così il 14 marzo 2019 il correlatore del provvedimento Roberto Gualtieri commentava l’approvazione da parte del Parlamento europeo delle nuove norme Ue per la copertura minima standard dei crediti in sofferenza Npl.

Quel giorno, infatti, ci fu libera del Parlamento europeo in via definitiva alle nuove norme Ue per la copertura minima standard dei crediti in sofferenza.

LA VOTAZIONE

Con 426 voti favorevoli, 151 contrari e 22 astensioni, come riporta un comunicato dello stesso Europarlamento, ha varato nuove misure legislative per mitigare il rischio di possibili e futuri “non performing loans” (Npl), accumulati in seguito alla recessione provocata dalla crisi finanziaria del 2008.

LA NOTA DELL’EUROPARLAMENTO

Misure che contribuiranno a rafforzare l’Unione bancaria, a preservare la stabilità finanziaria e la redditività delle banche e a incoraggiare i prestiti, che creano posti di lavoro e crescita in tutta Europa, secondo la nota dell’Europarlamento.

COSA SONO GLI NPL

Gli Npl, o crediti deteriorati, sono prestiti con oltre 90 giorni di ritardo o che difficilmente potranno essere interamente rimborsati. Per integrare le norme esistenti sui fondi propri, il Parlamento ha votato l’introduzione di livelli minimi comuni per le coperture delle perdite.

COSA CAMBIA CON LE NUOVE REGOLE

Ogni banca dovrà accantonare fondi per coprire le perdite causate da prestiti futuri che potrebbero andare in sofferenza. I requisiti di copertura per le banche varieranno a seconda della garanzia di protezione del credito degli Npl (credito assistito da garanzie reali o scoperto), chiosava sempre il Parlamento europeo: “Le nuove norme, che sono già state concordate in via informale con i Ministri Ue, si applicheranno solo ai crediti deteriorati erogati dopo l’entrata in vigore del regolamento”.

IL COMMENTO DI GUALTIERI

“Questo nuovo regolamento rappresenta un ulteriore importante passo avanti nella riduzione dei rischi nel settore bancario”, chiosò quel giorno il correlatore Roberto Gualtieri: “Il nuovo pratico ‘backstop’ garantirà che le esposizioni in sofferenza siano fornite con maggiore prudenza, mentre si evitano conseguenze negative indesiderate sull’economia reale, sui consumatori e su tutti gli altri creditori”.

IL VIRGOLETTATO PRECISO DI GUALTIERI

“This new regulation in an additional important step forward in reducing risks in the banking sector. The new practical backstop will ensure that non-performing exposures are provided more prudently, while avoiding negative unintended consequences on the real economy, on consumers and on all the other borrowers”.

IL PASSAGGIO ALL’EUROPARLAMENTO NELLO SCHEMA DEL REPORT PWC

CHE COSA HA DETTO NAGEL IN PARLAMENTO: BOMBA!

Sul complesso delle regole non ha la stessa opinione di Gualtieri il numero uno dell’Istituto di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel. Il calendar provisioning della Bce, che impone la progressiva svalutazione dei crediti deteriorati fino al 100% in tre anni, è “una norma sbagliata” e andrebbe rivista: “applicata nel post Covid è come una bomba atomica” e determinerebbe “un disastro nel bilancio delle banche, non solo nostre”, ha affermato ieri l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, nel corso dell’audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, sull’applicazione delle misure per la liquidità. (QUI L’ARTICOLO COMPLETO SULL’AUDIZIONE DI NAGEL)

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