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Abi Sindacati

Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Ubi, Banco Bpm e non solo. Tutti gli ultimi scazzi fra banche e sindacati

Che cosa succede fra banche (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Ubi, Banco Bpm e non solo in primis) e sindacati per il rinnovo del contratto dei bancari

 

Posizioni distanti fra Abi e sindacati sul rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Nell’incontro di ieri, rilevano varie fonti, non sono mancati toni accesi alla presentazione da parte dell’associazione bancaria di una serie di proposte normative che i sindacati hanno definito una “contropiattaforma” (rispetto a quella dei sindacati), liquidandola come “inaccettabile”. Le parti si sono così lasciate rimandando al prossimo incontro del 5 novembre mentre a questo punto si fa concreto il rischio del blocco della trattativa e di uno sciopero della categoria.

LA PROPOSTA ABI

Ieri, nel lungo incontro che si è tenuto a Palazzo Altieri, a Roma, la delegazione delle banche, guidata dal presidente del Casl, Salvatore Poloni, ha presentato una proposta che entra nel merito dei diversi temi del contratto. Fatta eccezione, però, per la parte economica su cui le banche dovrebbero dare una risposta ai sindacati nell’incontro del 5 novembre, fa notare il Sole 24 Ore. In particolare, tra tutti, il capitolo che porta maggiori novità riguarda gli inquadramenti, su cui Abi propone tre aree (manageriale, operativa specialistica e esecutiva) e sei livelli retributivi, con minimi che vanno dai 25.834 euro per il primo livello retributivo e 47.673 euro per il sesto. Secondo quanto si legge nel documento di Abi, l’eventuale differenza di stipendio tra quanto previsto dal contratto del 2015 e i nuovi livelli retributivi sarà conservata a titolo di integrazione stipendio. Come spiega Poloni «abbiamo trasmesso ai sindacati un nuovo documento sulla costituzione di un organismo quale sede per un confronto continuo sull’impatto delle nuove tecnologie/ digitalizzazione nel mondo bancario. Nell’ottica di proseguire concretamente il negoziato abbiamo fornito un quadro ampio sui profili normativi contenuti nella piattaforma sindacale per il rinnovo e su cui vogliamo confrontarci, secondo il percorso condiviso a luglio scorso».

LE PROSSIME TAPPE DEL RINNOVO DEL CONTRATTO

Sono in programma nei prossimi giorni alcune riunioni ristrette fra i segretari generali e quello del Casl Abi Poloni. Tutti i sindacati (Fabi, First, Uilca, Unisin) hanno bollato così come irricevibili le proposte normativa pensate dalle banche sia nel metodo (l’idea era di discutere solo su quella presentata dai sindacati) che nel merito: dalla riforma degli inquadramenti all’area contrattuale, con la semplificazione rispetto agli attuali 13 livelli, fino al rapporto tra primo e secondo livello di contrattazione. “Intenzione delle banche, come si legge nel documento, è di arrivare a “un contratto ‘aperto’ anche a nuove attività e servizi in via di ampliamento nelle imprese e gruppi bancari” e chiedere anche l’aggiornamento dell’elenco indicativo delle attività complementari e/o accessorie appaltabili.

IL COMMENTO DI SILEONI (FABI)

“Siamo al count down: sarà determinante il prossimo incontro in Abi per continuare il negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro oppure ciascuno andrà per la sua strada e questo vuol dire sia il blocco delle trattative all’interno nei gruppi e nelle aziende bancarie sia la mobilitazione fino a un eventuale sciopero”. E’ quello che ha affermato il segretario generale Fabi Lando Sileoni al termine dell’incontro fra Abi e sindacati. “Il 5 novembre, in particolare, l’Abi deve presentarci risposte concrete su altri temi fondamentali: la parte economica, relativa alla nostra richiesta di aumento medio di 200 euro, e il ripristino dell’articolo 18. Oggi l’Abi ha messo sul tavolo una contro-piattaforma normativa su temi di grande sensibilità sociale che per noi è inaccettabile sia nel metodo, perché ci avevano garantito che si sarebbe discusso solo su quella presentata dai sindacati, sia nel merito perché contiene una serie di proposte irricevibili, dalla riforma degli inquadramenti all’area contrattuale fino al rapporto tra primo e secondo livello di contrattazione”. “Durante la riunione – ha aggiunto Sileoni – abbiamo pure chiesto che d’ora in poi pretendiamo che si discuta, per la parte economica, solo su dati certificati e che se Abi presenterà dei numeri e documenti dovrà farlo su carta intestata, con la firma del direttore generale o del presidente”.

CHE COSA DICONO UIL E CISL

E per Massimo Masi (Uilca) “sono insufficienti gli elementi forniti sui diritti e sulle tutele. Non possiamo accettare che Lavoratori colpiti da procedimenti disciplinari siano gli unici a pagare, mentre vengono assolti Ceo e manager”. E infine Colombani (First Cisl) che lancia un avvertimento: sul “tentativo di ridurre i salari. Per noi è inaccettabile”. “L’Abi ci propone, attraverso la ridefinizione della scala parametrale, l’introduzione di un salary cap che – spiega il leader dei bancari della Cisl – comporta un taglio retributivo di 9mila euro. Un’ipotesi che ovviamente non prendiamo nemmeno in considerazione”.

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ECCO IL COMUNICATO UNITARIO DEI SINDACATI

Nella giornata odierna si è svolto il previsto incontro in ABI.
In apertura il Presidente del CASL ci ha esplicitato la posizione di ABI relativamente ad alcuni capitoli
previsti nella Piattaforma sindacale e, in particolare, sui seguenti argomenti:
• ambito di applicazione;
• rapporto tra livelli di contrattazione;
• occupazione e formazione;
• flessibilità e semplificazione;
• diritti e tutele;
• declaratorie professionali.
Dopo la presentazione degli argomenti, le Organizzazioni Sindacali hanno immediatamente chiarito
ad ABI che, ancora una volta, non c’è alcun cenno né alla “reintegra” e tantomeno alla partita
economica e hanno ribadito, con forza, che non saranno partite oggetto di scambio: non si scambia
la partita economica con un ampliamento della discrezionalità aziendale.
Inoltre, ABI non coglie il valore della piattaforma sindacale in termini di rilancio di un settore al
servizio del Paese e di ricostruzione di un clima di fiducia nei confronti del Sistema bancario.
Le proposte presentate al tavolo sono state considerate provocatorie e irricevibili: destrutturazione
del CCNL e riduzione del salario.
Nei prossimi giorni sono previsti incontri unitari per la valutazione dei documenti che sono stati
consegnati alle Organizzazioni Sindacali sulle materie oggetto dell’incontro e rassegneremo, nel
prossimo incontro previsto per il 5/11, la posizione unitaria.
In chiusura, le Organizzazioni Sindacali hanno invitato ABI a misurarsi correttamente sulle proposte
della Piattaforma Sindacale evitando di limitarsi alla presentazione di proposte trite e ritrite e già
oggetto di precedenti rinnovi contrattuali e rigettati con determinazione dalle lavoratrici e
lavoratori.

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