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Intelligenza artificiale

L’Intelligenza artificiale gonfierà ancora Wall Street? Report Wsj

Alcuni analisti avvertono che è improbabile che l'Intelligenza artificiale sia così trasformativa come suggerisce il rally del mercato, il che potrebbe portare a perdite pesanti in futuro. Il rapporto del Wall Street Journal

Wall Street è alle prese con la possibilità di un altro anno di forti guadagni per un mercato azionario che appare precariamente costoso.

L’S&P 500 ha registrato un’impennata del 28% nel 2024 ed è in procinto di registrare due volte un aumento annuale di oltre il 20% per la prima volta da un periodo di quattro anni terminato nel 1998.
Gli strateghi di alcune delle maggiori banche nazionali prevedono rendimenti più modesti nel 2025. JPMorgan Chase, Morgan Stanley e Goldman Sachs prevedono che l’S&P 500 raggiungerà quota 6500 entro la fine del prossimo anno, con un incremento del 6,7% rispetto alla chiusura di venerdì scorso, pari a circa 6090.

Altri sono un po’ più ottimisti. Barclays ha recentemente alzato il suo obiettivo di prezzo a 6600. Bank of America e Deutsche Bank prevedono che l’indice di riferimento raggiunga rispettivamente 6666 e 7000.

ANALISTI CONCORDI SULLE RICADUTE DELLE POLITICHE DEL PRESIDENTE ELETTO TRUMP

Gli analisti sono generalmente d’accordo sul fatto che le politiche a favore della crescita del presidente eletto Donald Trump saranno una manna per le azioni, ma alcuni si chiedono fino a che punto possano correre. Alcuni avvertono che un contesto di tassi di interesse elevati, turbolenze geopolitiche e potenziali guerre commerciali potrebbero intaccare i guadagni del mercato. Tuttavia, molti investitori esitano a porre fine a un rally che ha ripetutamente sfidato le aspettative.

FOCUS INFLAZIONE

Nei prossimi giorni, gli investitori analizzeranno un’altra serie di dati sull’inflazione per vedere se le pressioni sui prezzi continuano ad allentarsi. Questo rapporto sarà una delle ultime letture sullo stato dell’economia prima della riunione di dicembre della Federal Reserve, dove si prevede che la banca centrale taglierà nuovamente i tassi di interesse. Il rapporto sui posti di lavoro di venerdì ha indicato che il mercato del lavoro rimane sano.

I TITOLI CHE CORRONO A WALL STREET

Un motivo di ottimismo per il prossimo anno? Il fatto che altri titoli si stiano unendo al rally. I trader stanno acquistando titoli sensibili dal punto di vista economico che sono rimasti indietro rispetto al mercato generale durante la prima metà dell’anno. L’indice Russell 2000, focalizzato sulle piccole capitalizzazioni, si trova a breve distanza dal suo primo record in tre anni e i suoi guadagni di novembre sono quasi raddoppiati rispetto a quelli dell’S&P 500.

Più di 220 titoli dell’indice di riferimento hanno chiuso ai massimi di 52 settimane dalla fine di ottobre. Secondo i dati di S&P Dow Jones Indices di mercoledì scorso, sarebbe necessario cancellare i guadagni dei 171 titoli più importanti dell’S&P 500, tra cui Nvidia e Apple, per annullare il rendimento totale dell’indice quest’anno.
I trader di solito considerano un rally più ampio come un segno di tenuta, perché il mercato è meno vulnerabile a una flessione se alcuni settori si fermano.

A lungo termine, le aspettative per il rally azionario appaiono molto più negative rispetto alle previsioni per il prossimo anno. Goldman prevede che l’S&P 500 guadagnerà un misero 3% all’anno nel prossimo decennio, mentre Bank of America vede una crescita annua piatta o dell’1%.

L’INCERTEZZA SUL BOOM DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Una delle preoccupazioni che oscurano le prospettive a 10 anni è l’incertezza sul proseguimento del boom dell’IA. Alcuni strateghi avvertono che è improbabile che l’IA sia così trasformativa come suggerisce il rally del mercato, il che potrebbe portare a perdite pesanti in futuro.
Secondo alcuni investitori, inoltre, un dollaro potenzialmente più forte durante l’amministrazione Trump potrebbe pesare sulla crescita degli utili delle grandi aziende che operano al di fuori degli Stati Uniti. Il dollaro americano è salito nelle ultime settimane, spinto dalla prospettiva di un aumento dei dazi.
Ciò significa che la crescita degli utili al di là dei Magnifici Sette potrebbe essere particolarmente cruciale per il proseguimento della salita dei titoli. Gli analisti intervistati da FactSet prevedono che gli utili dell’S&P 500 aumenteranno di circa il 17% l’anno prossimo.
Alcuni investitori sono scettici sul fatto che queste aspettative, insieme a un altro anno di guadagni record, si realizzino.

LE PERFORMANCE DELLO S&P 500

L’S&P 500 viene scambiato a 22 volte gli utili previsti per i prossimi 12 mesi, oltre la media quinquennale di 20 volte. Il settore informatico dell’indice, che ospita Nvidia e Apple, è stato recentemente scambiato a circa 30 volte. Il multiplo dello S&P SmallCap 600, invece, è di circa 17 volte.

Gli operatori sono divisi anche sull’entità e la velocità con cui la Fed taglierà i tassi nel 2025 e oltre. La scorsa settimana il presidente Jerome Powell ha indicato che la banca centrale non ha fretta di allentare la politica.

“La gente pensa che ci sarà una sorta di nirvana in cui la Fed taglierà i tassi di interesse e l’economia, sulla base delle politiche [di Trump], crescerà”, ha detto Lori Van Dusen, amministratore delegato di LVW Advisors. “Ci sono rischi reali”.

 

(Estratto dalla rassegna stampa di eprcomunicazione)

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