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Che succede al dollaro?

Ci sono segnali di indebolimento del dollaro: ecco quali. L'analisi del centro studi BG Saxo.

I numeri in calo del CPI statunitense hanno provocato un indebolimento del dollaro USA, con l’EURUSD che ha raggiunto nuovi massimi dell’anno ben sopra 1,1100 ed anche l’indice USD ha rotto i suoi minimi dell’anno. Se quanto osservato proseguirà anche nelle prossime sedute, dovremo attendere gli ulteriori dati macro in arrivo e la guida della Fed, ma finora il movimento di prezzo verificatosi è stato impressionante.

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L’EURUSD ha quasi raggiunto 1,1250 ovvero l’importante ritracciamento di Fibonacci del 61,8% dell’intera ondata di vendite dai massimi della pandemia ai minimi dello scorso autunno che si è attesta esattamente a 1,1275. L’USDJPY è sceso ancora ed è arrivato a meno di 20 pips dalla sua media mobile a 200 giorni appena sopra 137,00. L’AUDUSD è stato scambiato a pochi pips dal massimo del range di febbraio vicino a 0,6900.

IL RIALZO DEI METALLI PREZIOSI

I metalli preziosi hanno continuato a salire questa settimana dopo i dati statunitensi più deboli del previsto. L’oro ha concluso la sua migliore settimana da aprile, in rialzo dell’1,8% negli ultimi cinque giorni, ma mentre l’oro deve ancora sfidare la resistenza chiave in area $1980 – dove si possono trovare diversi minimi e massimi recenti – l’argento ha invece attraversato diversi livelli di resistenza guadagnando il 7,5% in settimana. Se proseguisse salendo sopra i $25,25 potrebbe vederlo sfidare il trend ribassista dal massimo del 2011 appena sotto $50.

LA STERLINA MIGLIORE VALUTA

La sterlina quest’anno è stata la migliore tra le valute del G-10, sorretta dai numeri caldi dell’inflazione nel Regno Unito che saliti negli ultimi mesi fino a nuovi massimi ciclici e per i forti aumenti salariali. C’è un fattore che potrebbe frenare la sterlina in termini generali da qui in avanti. Se, infatti, stiamo assistendo ad rallentamento dell’inflazione il mercato potrebbe scontare un l’ulteriore inasprimento deciso dalla BoE.

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