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Pasta

Il prezzo del grano scende e quello della pasta sale: il rebus che fa infuriare i consumatori

Che cosa è successo ai prezzi del grano e della pasta. Le analisi di Confagricoltura e Coldiretti

 

Il prezzo del grano scende mentre quello della pasta sale. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, seguita a ruota dall’Unione dei consumatori e dal Codacons. Da giugno 2021 a oggi, secondo l’associazione, il prezzo di un chilo di pasta è aumentato del 37%, più che triplicando il peso dell’inflazione. E Confagricoltura auspica: “Trovare un’intesa sulle modalità più idonee per affrontare, senza contrapposizioni, una situazione complessa sotto il profilo economico e segnata da grande incertezza per la guerra in Ucraina”.

Ecco fatti, numeri, polemiche e approfondimenti.

COLDIRETTI: PREZZI DELLA PASTA IN AUMENTO DEL 18%

La Coldiretti, in una nota, segnala che nell’ultimo anno il prezzo della pasta è aumentato del 18% mentre il grano duro viene pagato agli agricoltori il 30% in meno nello stesso periodo. “La pasta – sottolinea la Coldiretti – è ottenuta direttamente dalla lavorazione del grano con l’aggiunta della sola acqua e non trovano dunque alcuna giustificazione le divergenze registrate nelle quotazioni, con la forbice dei prezzi che si allarga e mette a rischio i bilanci dei consumatori e quelli degli agricoltori”.

PREZZI DELLA PASTA AL DETTAGLIO NON UNIFORMI IN ITALIA

Inoltre, il prezzo della pasta varia, e di molto, lungo tutto lo stivale. “Una distorsione che appare chiara anche dall’andamento dei prezzi medi al consumo che secondo l’Osservatorio del Ministero del Made in Italy variano per la pasta da 2,3 euro al chilo di Milano ai 2,2 euro al chilo di Roma, dai 1,85 di Napoli ai 1,49 euro al chilo di Palermo mentre le quotazioni del grano sono pressoché uniformi lungo tutta la Penisola a 38 centesimi di euro al chilo – sostiene la Coldiretti –. Una anomalia di mercato sulla quale occorre indagare anche sulla base della nuova normativa sulle pratiche sleali a tutela delle 200mila imprese agricole che coltivano grano.”

UNIONE DEI CONSUMATORI: SECONDO DATI ISMEA I PREZZI DEI CEREALI SONO IN CALO

Ben oltre l’inflazione. “Il prezzo della pasta deve scendere immediatamente – ha detto il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona -. Le scuse stanno a zero. È vero che a fare il prezzo è il mercato globale, peccato che il prezzo del frumento duro sia sceso”. Secondo gli indici dei prezzi dell’Ismea, quest’anno, il prezzo dei cereali è in calo costante. In particolare, il grano duro è in calo del 28,3% rispetto all’anno scorso. “Il prezzo della pasta (fresca e secca), secondo i dati Istat, nello stesso periodo di riferimento, è invece salito dell’1,3% su febbraio 2023 e del 18,2% su marzo 2022 – continua Massimo Dona -. Se a questo aggiungiamo che le bollette di luce e gas dall’inizio dell’anno stanno diminuendo, ecco che non ci sono più giustificazioni: i prezzi devono calare senza se e senza ma”.

Prezzo cereali Ismea

CODACONS MINACCIA DI RIVOLGERSI ALL’ANTITRUST

Sulla stessa lunghezza d’onda il Codacons, a seguito delle denunce di speculazioni lanciate da Coldiretti, sta valutando di inoltrare un nuovo esposto all’Autorità per la concorrenza e alla magistratura affinché accerti possibili illeciti sull’andamento dei listini al dettaglio. “Oggi la pasta è rincarata in media del 18,2% rispetto allo scorso anno, con ricadute pari in media a +25,5 euro annui a famiglia – spiega il presidente Carlo Rienzi – Aumenti dei listini che, tuttavia, non sembrano giustificati dall’andamento delle quotazioni del grano. È necessario quindi verificare cosa, nello specifico, determina incrementi così forti dei listini, e se vi siano anomalie sul mercato tese a mantenere elevati i prezzi al dettaglio di un prodotto molto presente sulle tavole degli italiani, al punto che ogni cittadino consuma circa 23 chili di pasta all’anno”.

CONFAGRICOLTURA: PREZZO DEI CEREALI IN CALO DEL 30%

Secondo la nota congiunturale di Confagricoltura il prezzo dei cereali, e del grano duro in particolare, è diminuito del 30% rispetto all’anno scorso. A farne le spese è il comparto agricolo in generale. Secondo quanto denunciato da Confagricoltura agli allevatori stanno arrivando offerte al ribasso per i prezzi di cessione del latte e lo stesso vale per la produzione di pomodori.

I DATI DELL’ULTIMO RAPPORTO ISTAT

Confagricoltura cita l’ultimo rapporto dell’Istat presentato alla V Commissione del Senato (Programmazione economica, bilancio) e alla V Commissione della Camera dei deputati (Bilancio, tesoro e programmazione), nell’ambito delle audizioni preliminari all’esame del Doc. LVII, n.1 della Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio. Nel documento si evidenzia che l’inflazione alimentare risultava negativa, inferiore allo 0,5 per cento, a giugno 2021.  Successivamente c’è stata una forte accelerazione innescata dalla ripresa economica dopo la pandemia e la dinamica dei prezzi alimentari è salita fino al 2,5 per cento di dicembre. Nel 2022, complice l’invasione russa dell’Ucraina e il conseguente aumento dei beni energetici, il tasso dell’inflazione nel settore alimentare ha raggiunto l’11,6% alla fine dello scorso anno.

LA PROPOSTA DI CONFAGRICOLTURA

I primi tre mesi del 2023 l’inflazione in Italia ha avuto un andamento altalenante: i prezzi al consumo sono scesi a gennaio, per poi risalire fino al 12% a marzo. Secondo le stime del Governo quest’anno l’inflazione dovrebbe attestarsi intorno al 5,5 %. “Sull’attività della filiera agroalimentare continuano a pesare l’aumento dei costi di produzione ereditato dall’inflazione dello scorso anno – scrive Confagricoltura -; il rallentamento economico interno e a livello globale, il calo dei consumi delle famiglie, il rialzo dei tassi d’interesse e le conseguenti difficoltà di accesso al credito”. La proposta che arriva dall’associazione degli agricoltori è coinvolgere tutte le parti interessate e “trovare un’intesa sulle modalità più idonee per affrontare, senza contrapposizioni, una situazione complessa sotto il profilo economico e segnata da grande incertezza per la guerra in Ucraina”.

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