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Sindacati

Il decreto Sostegni bis sosterrà anche i patronati dei sindacati

Ci sono sostegni anche per i patronati sindacali del decreto Sostegni bis. Ecco tutti i dettagli

Il decreto Sostegni bis prevede una serie di misure pensate per chi ha sofferto per i risvolti economici della crisi pandemica. Il decreto, approvato dal Consiglio dei ministri, è stato finanziato con 40 miliardi di extra deficit.

Le risorse per i Centri dell’Impiego hanno pagato il Reddito di cittadinanza

La Legge di Bilancio del 2019, nell’ambito del Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro connesso al Reddito di cittadinanza, aveva previsto un aumento delle dotazioni organiche dei centri per l’impiego di 11.600 persone e aveva stanziato 464 milioni di euro, a partire dal 2021. Tuttavia, come scritto nella Relazione illustrativa del decreto Sostegni bis, al fine di “finanziare l’incremento del fondo destinato all’erogazione del beneficio economico del Reddito di cittadinanza (Rdc), tale ultima autorizzazione di spesa è stata soppressa dall’articolo 1, comma 371, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, non residuano risorse disponibili a copertura dei maggiori oneri di funzionamento dei centri per l’impiego, con ciò pregiudicando l’incremento delle relative dotazioni organiche previsto dalle norme sopra richiamate”. In sostanza l’erogazione di un maggior numero di assegni di Reddito di Cittadinanza ha dragato le risorse per i Centri per l’impiego, gli istituti destinati ad aiutare le persone disoccupate a trovare un’occupazione. 

Dal dl Sostegni bis 70 milioni di euro ai Centri per l’impiego

Il decreto Sostegni bis, all’articolo 46, rimedia a questo ammanco destinando 70 milioni di euro per il finanziamento dei Centri per l’Impiego, per l’anno 2021. “È pertanto necessario prevedere un finanziamento per garantire per l’anno 2021 la continuità di funzionamento dei centri per l’impiego e permettere le assunzioni previste dal Piano straordinario finalizzate alla presa in carico dei beneficiari del Rdc”, si legge nella relazione. 

Stanziati 50 milioni di euro per i Patronati 

I Patronati sono enti che, sul territorio, danno assistenza diretta ai cittadini nei rapporti con la Pubblica Amministrazione in materia di lavoro e previdenza. Il Dl Sostegni bis eroga per i patronati altri 50 milioni di euro: “La disposizione incrementa di 50 milioni di euro, per il 2021, gli specifici stanziamenti iscritti nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il finanziamento degli Istituti di patronato”. 

Cambia la governance dell’ANPAL

L’Anpal è l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. Tra le sue attività vi è la promozione del diritto al lavoro, alla formazione e alla crescita professionale. Inoltre è l’agenzia responsabile del sistema informativo del mercato del lavoro. Per “allineare l’assetto dell’ANPAL a quello delle altre Agenzie, in particolare fiscali, la cui struttura consente una più efficace, pronta, veloce e funzionale operabilità” l’articolo 46 del Dl Sostegni istituisce la figura di un Direttore. Quest’ultimo sarà scelto “tra esperti o tra il personale incaricato di funzioni di livello dirigenziale generale delle amministrazioni pubbliche, in possesso di provata esperienza e professionalità nelle materie di competenza dell’ANPAL – si legge nella Relazione -, ha la rappresentanza legale dell’ANPAL, provvede all’attuazione degli indirizzi e delle linee guida adottate d’intesa con il consiglio di amministrazione e approvate dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali e presenta al Cda il bilancio preventivo e il conto consuntivo”. Inoltre il Cda sarà nominato ogni tre anni e sarà “composto da tre dirigenti, di cui almeno uno incaricato di funzioni di livello dirigenziale generale delle amministrazioni pubbliche. Un componente è indicato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, un altro dei componenti del consiglio di amministrazione svolge, su designazione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le funzioni di presidente”. 

Arriva un Commissario straordinario all’ANPAL

L’applicazione della riforma richiederà alcuni mesi. In questo tempo a fare le veci del direttore ci sarà un Commissario straordinario scelto “su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, avente i requisiti richiesti per il Direttore generale, che assume, per il periodo in cui è in carica, i poteri attribuiti al direttore ed al consiglio di amministrazione”. La nomina del Commissario straordinario fa decadere automaticamente il presidente, il direttore generale ed il consiglio di amministrazione dell’Anpal in carica alla data di entrata in vigore del decreto legge. Il presidente dell’Anpal, inoltre, decade dalla carica di amministratore unico di Anpal Servizi e il commissario ne assume le funzioni fino alla nomina del nuovo presidente e del consiglio di amministrazione della società.

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