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Compressori Frigo Embraco

Il caso Embraco si incasina

L'intervento di Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim Cisl

 

Oggi presidio a Torino dei lavoratori dell’ex-Embraco, mancano ormai 18 giorni al 25 aprile, data in cui scatteranno i licenziamenti per i lavoratori del sito di Riva di Chieri, parliamo di oltre 400 operai che da quel giorno resteranno senza lavoro.

La soluzione c’è ma il governo continua a fare orecchie da mercante, aspettiamo ormai da mesi che venga convocato tavolo per il progetto del polo italiano dei compressori mettendo insieme la ex-Embraco con la Acc di Belluno.

Il silenzio da parte del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, su Acc-Ex Embraco è ingiustificato e imbarazzate, non si può mettere a rischio il lavoro di oltre 750 persone, tra l’altro su un progetto già in marcia, perché il governo non si assume le proprie responsabilità e non dà seguito ai necessari impegni.

Il tutto in una situazione in cui il mercato dell’elettrodomestico che sta macinando numeri da record.

Questa vertenza può essere risolta solo da una ferma volontà politica, ci aspettiamo da parte del ministro l’immediata convocazione del tavolo per dare operatività e sostegno al progetto Italcomp  strategico per l’intero settore elettrodomestico italiano.

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