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Il 52% delle donne lavoratrici nel settore del credito non è a conoscenza delle norme a loro tutela

Nelle banche più del 50% degli addetti è formato da donne, ma poi questa percentuale scende al 35% se ci si focalizza sui quadri direttivi e scende ancor di più se si guarda ai dirigenti: 18%. È quanto è emerso da “Il futuro possibile”, il convegno organizzato da Unisin/Confsal a Roma contro violenza e discriminazione 

Il 52% delle donne lavoratrici nel settore del credito non è a conoscenza delle norme a loro tutela.

È uno degli elementi che emergono dall’indagine condotta dal Coordinamento Nazionale Donne & Pari Opportunità di Unisin/Confsal, presentata ieri nell’Aula Magna dell’Università Roma Tre – Facoltà di Lettere e Filosofia – nel corso del convegno “Il futuro possibile: lavoro, parità, innovazione, sostenibilità. Contro ogni violenza e discriminazione”. L’evento è stato organizzato da Unisin/Confsal in collaborazione con UnIRE – Università in Rete contro la violenza di genere e con il patrocinio di GIO – Gender Interuniversity Observatory; Università di Pisa CISP Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace; RUniPace Rete Università per la Pace.

Tutti i dettagli.

IL GAP EMERSO NEL SETTORE DEL CREDITO

Un appuntamento “fortemente voluto” dal sindacato bancari perché, come ha spiegato il Segretario Generale Unisin/Confsal Emilio Contrasto, “verte su temi essenziali che interessano il mondo del lavoro, in un’ottica di non discriminazione. Quello del credito – ha infatti sottolineato Contrasto in apertura dei lavori – è un settore all’avanguardia rispetto a una serie di norme che interessano il mondo del lavoro nel suo insieme. Quello che emerge con evidenza dall’indagine condotta – ha detto Contrasto – è la presenza di un gap tra il diritto esistente e la sua applicazione nella vita quotidiana. Per eliminare questo gap è necessario rafforzare le attività di “formazione e informazione negli ambienti di lavoro al fine di prevenire situazioni di discriminazione e fenomeni di violenza”.

SOLO IL 18% DEI DIRIGENTI È DONNA

Sempre dalla lettura dei dati evidenziati nel corso del convegno emerge che oggi più del 50% degli addetti è formato da donne, ma poi questa percentuale scende al 35% se ci si focalizza sui quadri direttivi e scende ancor di più se si guarda ai dirigenti: 18%. Il che, unito al 52% delle intervistate che dichiarano di non conoscere le norme a propria tutela, al divario retributivo certificato, ai casi di violenza psicologica e verbale registrati sui luoghi di lavoro, porta la Responsabile Coordinamento Nazionale Donne e Pari Opportunità UNISIN/CONFSAL Daniela Foschetti a parlare di “percentuali, dati e fenomeni disarmanti che hanno fatto da ispiratori alla nostra iniziativa”.

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