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I subbugli finanziari in Francia. Report Politico

Il deficit di bilancio della Francia è un campanello d'allarme per l'intera Europa. Estratto dalla rassegna stampa sul canale Telegram di Giuseppe Liturri.

Punti chiave:

  • La Francia, con un deficit vicino al 9% del PIL e un debito in crescita, evidenzia la crisi fiscale europea, aggravata da invecchiamento demografico e necessità di investimenti in digitalizzazione, decarbonizzazione e difesa.
  • La proposta di François Bayrou di tagli alla spesa e aumento delle tasse ha scatenato proteste, mostrando la difficoltà di riforme in un contesto politico polarizzato.
  • L’aumento dei rendimenti dei titoli di stato USA, spinto dal debito di Trump, alza i costi di finanziamento in Europa, con il Regno Unito particolarmente vulnerabile a causa di deficit e instabilità politica.

Il discorso del primo ministro francese François Bayrou sul bilancio, con tagli alla spesa, aumento delle tasse e l’eliminazione di due festività pubbliche, ha messo in luce una crisi fiscale che minaccia l’intera Europa. “Questo governo preferisce attaccare i francesi, lavoratori e pensionati, piuttosto che cacciare gli sprechi”, ha dichiarato Marine Le Pen, promettendo di opporsi al governo di minoranza di Bayrou. La Francia, con un deficit che non scende sotto il 3% dal 2019 e un debito in peggioramento, è un caso emblematico di un’Europa che rischia la bancarotta senza riforme radicali.

L’invecchiamento demografico riduce la forza lavoro, aumentando i costi delle pensioni: l’OCSE prevede che la spesa sociale crescerà di 3 punti percentuali del PIL entro 25 anni, mentre la Commissione Europea stima che i costi legati all’invecchiamento saliranno al 25,9% del PIL entro il 2070. Contemporaneamente, l’Europa deve finanziare difesa, digitalizzazione e decarbonizzazione. La Germania, ad esempio, pianifica un forte aumento della spesa militare, mentre il Regno Unito fatica a ridurre il deficit, con i rendimenti dei titoli a 30 anni superiori a quelli del 2022.

Gli USA, con un deficit superiore al 6% del PIL e oltre 1 trilione di dollari di spese per interessi, influenzano i mercati globali. “Quando i Treasuries starnutiscono, l’Europa prende i fazzoletti”, ha detto Ken Egan di KBRA, evidenziando come l’aumento dei rendimenti USA spinga i costi di finanziamento europei. Le politiche di Trump, come il “Big Beautiful Bill” da 4 trilioni di dollari, aggiungono pressione. Con investitori sempre più sensibili ai deficit, l’Europa deve affrontare una crisi fiscale e politica che richiede un cambio di rotta urgente.

(Politico, Carlo Martuscelli, 18 luglio 2025, 04:30 CEST)

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