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Guerra immobiliare tra Enasarco-Severino e Mainetti-Alpa

Tutte le ultime novità sulla vicenda legale che contrappone la fondazione Enasarco al gruppo Sorgente di Valter Mainetti (editore del Foglio), assistiti rispettivamente da due big dell'avvocatura come Paola Severino (ex ministro della Giustizia) e Guido Alpa (amministrativista e maestro giuridico del premier Giuseppe Conte)

 

Il mandato per un esposto alla Procura della Repubblica del Tribunale di Roma, direttamente contro il presidente Valter Mainetti, è stato affidato da Enasarco allo studio legale Severino penalisti associati dell’ex ministro Paola Severino.

ECCO LE NOVITA’ SULLA GUERRA ENASARCO-SORGENTE (MAINETTI)

Si apre così una nuova puntata della guerra legare tra l’ente previdenziale degli agenti di commercio e Sorgente, anche dopo che la sgr del gruppo, lo scorso dicembre, è stata commissariata da Banca d’Italia e affidata alla guida dell’amministratore straordinario Elisabetta Spitz (ex numero di Invimit sgr).

I DOSSIER AL CENTRO DELLA DIATRIBA LEGALE

L’oggetto del contendere sono sempre i fondi immobiliari Megas e Michelangelo Due (ribattezzato Fenice), controllati in maggioranza da Enasarco, che erano in precedenza gestiti da Sorgente sgr e che l’ente, a giugno dello scorso anno, ha affidato a nuovi gestori, ovvero a Prelios e Dea Capital.

IL CONTRATTACCO DI MAINETTI

Un atto considerato illegittimo da Sorgente che in questi mesi non ha risparmiato azioni legali nei confronti dell’ente, affidandosi a sua volta a legali di primissimo piano, visto che a coordinare la difesa del gruppo immobiliare sarebbe il professor Guido Alpa.

LA GUERRA DI BOCO

La prima denuncia di Mainetti c’era stata già nel 2017, davanti alla commissione alla parlamentare di Controllo sull’attività degli enti del Senato, quando il presidente del gruppo Sorgente, aveva sostenuto che l’ex presidente di Enasarco, Brunetto Boco, aveva costretto la società a firmare un contratto in cui la Sgr si obbligava «a comprare e ricomprare gli immobili» e aveva anche omesso di dare informazioni al suo consiglio. Dichiarazioni per le quali Mainetti è stato querelato da Boco e rinviato a giudizio (si attende ora la convocazione dell’udienza).

LA REAZIONE DI ENASARCO

Da parte sua Mainetti ha impugnato quegli accordi al Tribunale di Milano e ha chiesto danno a Boco per lesioni dell’immagine commerciale, oltre che contro la stessa Enasarco. Questa volta a muovere contro il presidente del gruppo Sorgente è stato però l’intero consiglio di amministrazione di Enasarco che il 10 aprile ha dato all’unanimità mandato al presidente dell’ente Gianroberto Costa, «a sporgere e sottoscrivere, in nome, per conto e nell’interesse della Fondazione Enasarco, denuncia/querela nei confronti del professor Valter Mainetti», per infedeltà patrimoniale rispetto ai beni posseduti o amministrato dalla sgr per conto di terzi ma anche «per il delitto di truffa aggravata dal danno di rilevante entità, ovvero per il delitto di omessa comunicazione del conflitto d’interesse, ovvero, quanto meno, per la contravvenzione di gestione infedele», si legge nel documento di delibera del consiglio di amministrazione di Enasarco che ha nominato come legale l’avvocato Francesco Dottore dello Studio Severino penalisti associati.

L’INTERVENTO DI BANKITALIA

Alla base della decisione del consiglio di Enasarco c’è proprio il provvedimento con il quale Banca d’Italia ha commissariato la sgr e che secondo i rappresentanti dell’ente «conferma la sussistenza di numerose irregolarità e svariati episodi di mala gestione in essere da Sorgente sgr» nella gestione dei due fondi. Nonostante il voto unanime sull’esposto contro Mainetti all’interno dell’ente il dibattito tra le varie anime di Enasarco resta acceso. (QUI TUTTI I DETTAGLI SU CHI E COME LA BANCA D’ITALIA HA COMMISSARIATO)

(estratto di un articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza; qui l’articolo integrale)

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