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Guerra di carta fra Bolloré e Macron

Perché ci sono tensioni fra i quotidiani del gruppo Bollorè e il presidente Macron. L'articolo de L'Opinion tratto dalla rassegna di Liturri

 

(L’Opinion, François-Xavier Bourmaud e Corinne Lhaïk, 03 dicembre 2025)

Lo scontro tra Emmanuel Macron e i media del gruppo Bolloré è ormai aperto: accusato dal JDD, CNews ed Europe 1 di voler creare un “ministero della Verità” con un label per la stampa affidabile, il Presidente ha replicato smentendo ogni intervento statale e denunciando menzogne.

1. Sull’accusa di deriva totalitaria:

«Il titolo del Journal du Dimanche accusa il capo dello Stato di “deriva totalitaria” per l’idea di assegnare un label di qualità ai giornali che attestino di pubblicare un’informazione affidabile».

2. Sulla reazione immediata dell’Eliseo:

«L’Eliseo diffonde una video presa di posizione diretta contro i propositi insolenti di Pascal Praud e quelli violenti di Philippe de Villiers, che paragona la fine di Macron alla peste bruna e alla peste rossa».

3. Sulla precisazione di Macron al Consiglio dei ministri:

«Queste iniziative di certificazione prese dai gruppi di stampa non sono assurde, ma non hanno in alcun caso vocazione a essere portate dal governo: quindi no, il governo non creerà alcun label destinato alla stampa».

4. Sulla deriva del gruppo Bolloré secondo un collaboratore dell’Eliseo:

«Il gruppo Bolloré è diventato un movimento politico portatore di un’agenda e di un progetto; per la prima volta nella storia dell’audiovisivo, una catena si affranca da tutte le norme per portare al potere una forza estremamente conservatrice e controrivoluzionaria».

5. Sull’evoluzione della relazione tra Macron e Bolloré:

«Da un flirt cavalleresco si è passati alla difesa degli interessi: quelli finanziari di Vincent Bolloré, che vuole guadagnare denaro, e quelli ideologici, puntando sulle destre e sulla loro unione».

(Estratto dalla newsletter di Giuseppe Liturri)

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