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Tutti i piani di Fs

Che cosa emerge dal piano strategico 2025-2029 di Fs e che cosa ha detto l'ad del gruppo, Stefano Donnarumma

Il primo anno del piano strategico 2025–2029 del gruppo FS si è chiuso con oltre 18 miliardi di investimenti, 7 miliardi del Pnrr spesi, puntualità in miglioramento e traffico passeggeri in crescita, soprattutto all’estero (+15% nell’Ue). Numeri da record, che nascondono però alcuni nodi da sciogliere. Il primo riguarda i 177 miliardi di investimenti al 2034, che potrebbero arrivare da risorse pubbliche o private. L’avanzamento dei grandi cantieri (AV al Sud, Brennero, corridoi Ten-T) procede, ma a ritmi disomogenei e resistenze autorizzative. Quando i rubinetti del Pnrr si chiuderanno, il gruppo dovrà trovare 6/7 miliardi di euro per lavori infrastrutturali. Fondi che potrebbero arrivare in parte da Emirati Arabi e Qatar, che stanno guardando all’Italia, secondo quanto ha affermato l’ad del gruppo Fs, Stefano Donnarumma, nel corso della presentazione del piano strategico 2025-2029. Un altro punto interrogativo riguarda FS International, azienda del gruppo che mostra segnali di ripresa ma resta in perdita. L’ad ha sottolineato che l’obiettivo è il pareggio di bilancio nel 2027 e alcuni fondi internazionali hanno mostrato interesse, ma lo stesso Donnarrumma ha ammesso che eventuali operazioni richiederebbero un quadro più solido e che i partner più probabili sarebbero americani o europei. Donnarumma, invece, ha sciolto ogni dubbio riguardo al destino di Anas, che sarà fuori dal gruppo perché non offre vantaggi strategici ad Fs.

IL PUNTO SUGLI INVESTIMENTI DI FS

Dei 25 miliardi di euro assegnati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al settore ferroviario, 18 sono già stati investiti, di cui sette solo nell’ultimo anno. Una capacità esecutiva che conferma la centralità del gruppo nella realizzazione di opere strategiche come: potenziamento dei corridoi Ten-T, nuove tratte AV/AC e interventi per la resilienza delle reti regionali.

“Quest’anno prevediamo di superare i 18 miliardi e avvicinarci ai 20 miliardi, che diventeranno 200 miliardi di euro in 10 anni”, ha detto l’amministratore delegato, Stefano Donnarumma, nel corso della presentazione del Piano Strategico 2025–2029, sottolineando che al termine del Pnrr serviranno almeno 6/7 miliardi di investimenti infrastrutturali. “Palermo-Messina-Catania, Salerno- Reggio Calabria, Napoli-Bari, Milano-Trieste e Brennero sono i principali progetti che abbiamo pianificato e stiamo realizzando con il Mit, che si trovano a diversi stati di avanzamento”, ha aggiunto l’ad.

A questo si affianca il Piano Tecnologico 2034 di Fs, finanziato con 20 miliardi di euro, punta a costruire una rete ferroviaria più sicura, reattiva e digitale. Tra gli asset principali troviamo l’implementazione accelerata dell’ERTMS, sistemi di manutenzione predittiva e una nuova infrastruttura nazionale per la connettività ferroviaria. Il progetto pilota sulla Torino–Milano (tratta Torino–Greggio) ha già completato 60 km e installato 41 siti attivi.

I PROGRAMMI DEL GRUPPO

Rab, Fs International e integrazione verticale sono le tre leve di crescita su cui si è concentrato il gruppo nel 2025. Il primo anno di Piano ha segnato anche un cambio di passo sul fronte organizzativo. Infatti, è stata completata la riorganizzazione in cinque Business Unit – Infrastrutture ferroviarie, Stradali, Passeggeri Italia, Passeggeri Internazionale, Logistica – con ruoli chiari e maggiore integrazione operativa.

“Puntiamo a 20 miliardi di euro di fatturato nel 2029 e 3,5 miliardi di EBITDA nel 2029. Nel 2025 credo che avremo un risultato positivo sull’utile netto, recuperando un gap, l’obiettivo è raggiungere il mezzo miliardo entro il 2029 per fare investimenti, avere più leva. I perimetri di basket strategico su cui sono stati fatti approfondimenti nel corso del 2025 sono: modello Rab (come finanziare le opere), Fs International e l’integrazione verticale per ampliare gli interessi del gruppo e creare valore. Stiamo lavorando al Mef da mesi per trovare soluzioni: fondi pubblici oppure non pubblici”, ha detto Donnarumma, sottolineando la crescita dell’attenzione da parte dei fondi degli Emirati e del Qatar a investire in infrastrutture in Italia, pur precisando che non è stata presa alcuna decisione. “Per eventuali attività internazionali – ha aggiunto – è più probabile un coinvolgimento di fondi americani o europei”.

FS INTERNATIONAL SOTTO LA LENTE DEI FONDI INTERNAZIONALI

Nel 2025 il Gruppo Fs ha trasportato 577 milioni di passeggeri in Italia e 253 milioni a livello internazionale. Numeri che mostrano una crescita importante del trasporto passeggeri internazionale (+15%) rispetto al 2024. Donnarumma ha spiegato che FS International, che coordina le attività estere del gruppo, conta oggi 12.000 dipendenti e 7 miliardi di euro di ricavi, e pur rimanendo in perdita, “la situazione è in miglioramento rispetto all’anno precedente”. Secondo l’AD, il pareggio di bilancio potrebbe arrivare nel 2027, un risultato ritenuto realistico alla luce dei progressi operativi.

L’interesse degli investitori, ha aggiunto, è concreto: “Alcuni fondi stanno osservando il nostro business internazionale perché credono ai miglioramenti introdotti e alla solidità del progetto”. Lo sguardo è rivolto in particolare al 2029, anno in cui il gruppo punta a “invertire definitivamente il trend” e far partire i primi treni ad alta velocità verso Francia e Germania.Sul tunnel sotto la Manica, Donnarumma ha parlato di “passi avanti formali” e di opportunità in Francia per i depositi manutentivi. In Germania, invece, Ferrovie si trova “nelle prime fasi operative”. Il gruppo mira anche a rafforzare la presenza in Francia e Spagna, in linea con l’obiettivo UE di aumentare del 50% i passeggeri dell’alta velocità entro il 2030.

Lo sguardo di FS è rivolto anche verso gli Stati Uniti, un mercato dal potenziale ancora inespresso in cui ci sarebbe spazio per il know-how italiano, secondo l’ad del gruppo. “Siamo in una fase di valutazione”, ha chiarito l’AD, ricordando anche il ruolo internazionale di Italferr.

DONNARUMMA: SERVONO REGOLE UGUALI NEL MERCATO

Donnarumma ha rimarcato che l’ingresso dei concorrenti stranieri in Italia non preoccupa FS, “l’importante è che le regole siano uguali per tutti”. Il gruppo, ha detto, farà la sua parte per favorire l’apertura del mercato, “ma in un contesto competitivo serve essere sempre più bravi”.

L’AD ha anche offerto la disponibilità a collaborare con il governo per la nascente società Porti d’Italia, proposta nell’ottica di una gestione integrata del trasporto merci.

PUNTUALITA’ IN CRESCITA

Il 2025 racconta un salto operativo netto per il Gruppo Fs. Infatti, oltre 35 mila treni sono stati riportati in orario, con una crescita della puntualità di 3 punti percentuali nell’Alta Velocità, un punto nel Regionale e 3 negli Intercity. Donnarumma ha riconosciuto che “non esiste una percentuale sufficiente a cambiare la percezione degli utenti”. Anche con un 95% di arrivi puntuali, ha osservato, “le lamentele continuerebbero”, sottolineando le difficoltà “organizzative e autorizzative” e la fragilità della filiera italiana rispetto a quella di altri Paesi.

DONNARUMMA: “PARTECIPEREMO A GARE INTERCITY E TRENI NOTTE”

Donnarumma ha definito inappropriata la segnalazione ANCE sul caso Pizzarotti, promettendo di difendere “necessità e obiettivi” in tutte le sedi. “Andremo avanti perché non c’è nessun motivo per non farlo”, ha detto Stefano Donnarumma, sottolineando che “non siamo interessati a fare l’operatore delle costruzioni, vogliamo solamente finalizzare gli investimenti sulle nostre infrastrutture” e confermando la volontà di vincere gare per “salvaguardare commesse molto importanti e vantaggiose”, “per l’Intercity ma anche per tratte transfrontaliere con i treni notte”.

ANAS PROBABILE FUORI DAL GRUPPO

Quanto ad ANAS, è in corso uno studio sugli impatti di un eventuale trasferimento fuori dal gruppo FS. “Dal punto di vista strategico non ci sono dubbi: non si vede un reale beneficio nel mantenere Anas all’interno”, ha detto Donnarumma.

Anche il ministro Salvini è intervenuto sulla questione, sottolineando che ferro e asfalto sono “due core business distinti”, su cui ciascun ente deve concentrarsi per mantenere alta la puntualità. Il ministro ha anche garantito la sua “determinazione a far partire i lavori del Ponte sullo Stretto entro la fine del mandato”. L’obiettivo politico–infrastrutturale è trasformare l’Italia nella “piattaforma logistica del Mediterraneo”, rendendo la Sicilia “interfaccia naturale con l’Africa”.

FS ENERGY ACCELERA

Il 2025 segna anche la nascita di FS Energy, la nuova società dedicata alla gestione energetica. Un passaggio strutturale che inaugura la fase di decarbonizzazione dei consumi del Gruppo: già 275 GWh/anno di energia verde risultano contrattualizzati. Gli obiettivi sono chiari: 19% dei consumi coperti da rinnovabili entro il 2029, 40% entro il 2034.

Nell’ottica di ridurre le emissioni dei trasporti, nel 2025 il gruppo ha consegnato 241 nuovi veicoli tra treni e autobus, tutti a basso impatto ambientale. Tra questi spicca il nuovo Frecciarossa 1000 di ultima generazione, simbolo della strategia orientata alla qualità del servizio e alla centralità del viaggiatore.

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