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mercato unico

Francia e Germania frenano sul mercato unico dei servizi nell’Ue

Imprenditori frustrati dal mercato unico dei servizi. Le colpe di Francia e Germania, secondo il Financial Times. Estratto dalla rassegna di Liturri.

(Financial Times Europe, Barbara Moens, Olaf Storbeck, Jonathan Vincent, 09 dicembre 2025)

Vent’anni dopo la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali, il mercato unico dei servizi resta largamente incompiuto: più della metà delle barriere identificate nel 2002 esistono ancora, soprattutto a causa della resistenza di Germania e Francia. Un panettiere francese ha impiegato anni per vedersi riconoscere il titolo in Baviera; nel 2024 un quarto delle domande di riconoscimento è stato respinto.

1. sull’esperienza personale di un panettiere francese in Germania:

«Dopo aver inviato più di venti lettere alle autorità tedesche e francesi in diciotto mesi, Ludovic Gerboin ha semplicemente rinunciato; i suoi tentativi di far riconoscere in Germania il diploma francese di maestro panettiere si erano scontrati con un muro insormontabile.»

2. sulla persistenza delle barriere nonostante la direttiva europea:

«Più della metà delle barriere al mercato unico dei servizi che l’Unione aveva individuato nel 2002 esistono ancora oggi, in buona parte a causa della riluttanza della Germania ad aprire le sue professioni altamente regolamentate alla concorrenza intraeuropea.»

3. sul potenziale economico di un vero mercato unico dei servizi:

«I servizi sono un motore di crescita; la ricerca dimostra che hanno rappresentato l’82% della crescita economica europea tra il 2000 e il 2023, e rendere più facile offrire servizi oltre frontiera offrirebbe una fonte di crescita preziosa proprio mentre la regione subisce le guerre commerciali di Trump.»

4. sull’impatto delle barriere interne secondo il Fondo Monetario Internazionale:

«Secondo una stima del FMI del 2024, le barriere interne europee ai servizi equivalgono a una tariffa del 110%; eliminarle darebbe un impulso enorme all’economia del blocco, che arranca da anni.»

5. sulla realtà quotidiana delle imprese europee:

«In pratica le norme variano enormemente da Paese a Paese nei settori finanziario, dei trasporti e dell’energia, mentre l’accesso a molte professioni resta limitato da regole nazionali bizantine.»

(Estratto dalla newsletter di Giuseppe Liturri)

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