(Le Figaro, Gilles Boutin, 26 settembre 2025)
L’articolo in breve
- La Francia ha raggiunto i 3400 miliardi di euro di debito pubblico nel secondo trimestre 2025, pari al 115,6% del PIL, un record storico con un aumento di 70,9 miliardi in soli tre mesi.
- A differenza dei vicini europei come Italia, Portogallo e Spagna, che riducono il debito grazie a riforme strutturali, la Francia vede la sua quota salire oltre il 120% entro il 2027, con declassamento da Fitch.
- L’origine del problema è la mancata riduzione delle spese pubbliche in 35 anni, aggravata da deficit persistenti e costi crescenti per gli interessi, che potrebbero superare i 107 miliardi annui entro il 2029.
Il problema del debito francese non è tanto il livello (non esiste un livello di guardia) quanto la dinamica, questa davvero in avvitamento.
Cinque citazioni chiave
- La crescita inarrestabile del debito pubblico francese ha toccato un picco storico, come evidenziato dai dati INSEE. “La debito pubblico della Francia ha raggiunto i 3400 miliardi di euro nel secondo trimestre 2025, pari al 115,6% del PIL, con un aumento di 70,9 miliardi solo in quel periodo, un nuovo record nazionale.”
- Fitch Ratings avverte che il debito francese supererà presto i livelli della crisi Covid, a causa dell’incapacità di controllare il deficit. “A 112% del PIL un anno fa, il debito rischia di superare il 120% entro il 2027, oltre il picco del 117,8% del 2021 durante la pandemia, dopo il declassamento da AA- ad A+ per mancanza di riforme.”
- L’economista capo dell’OCSE esorta la Francia a imparare dai vicini meridionali che hanno invertito la rotta. “La Francia deve essere prudente sulle sue finanze: paesi come Italia, Portogallo e altri sono tornati alla disciplina, riducendo il debito, mentre noi continuiamo ad aumentarlo senza misure efficaci.”
- I paesi PIGS hanno ridotto drasticamente il debito grazie a riforme strutturali post-crisi. “L’Italia è passata dal 154,9% del PIL nel 2020 al 137,9% nel 2025, il Portogallo dal 134,9% al 96,4%, la Spagna dal 124,2% al 103,5%, e la Grecia dal 163,9% al 152,5%, grazie a tagli e riforme.”
- Charles de Courson, relatore della commissione Finanze, insiste sulla necessità di tagliare le spese per una vera efficacia. “Tutti sanno che la reale efficacia del bilancio è la riduzione delle spese pubbliche, non solo aumenti fiscali o congiunture favorevoli, per invertire la traiettoria del debito francese.”
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)