Come ampiamente atteso, il dato dell’inflazione di maggio in Germania ha fatto segnare un lieve rimbalzo. L’indice armonizzato (l’unico da considerare quando si fanno i confronti intra eurozona) si è attestato al +2,8% su maggio 2023 (contro 2,4% di aprile) e la variazione rispetto ad aprile 2024 è stata pari a +0,2%.
Immediata la reazione dei mercati, con il rendimento del Bund decennale in salita di quasi 10 punti fino al 2,69% e il Btp pari scadenza sui massimi da gennaio intorno al 4,02%. Spread sempre inchiodato tra 130 e 135 punti, a rassicurare che la risalita dei rendimenti dei titoli italiani non è la manifestazione di un problema specifico attinente ai Btp.
Già questa mattina era stato il decennale Usa ad aprire le danze portandosi subito intorno al 4,60% in rialzo di 10 punti rispetto alla chiusura di ieri. Con dati sull’inflazione ancora incerti e ingenti emissioni di titoli governativi in Usa e UE, gli investitori non si fidano e cercano rendimenti maggiori. In questo contesto i bond europei hanno seguito il movimento e l’hanno poi accentuato dopo il dato dell’inflazione in Germania.
Il balzo del rendimento del decennale USA era stato causato dalla notizia, rilanciata da Bloomberg, che il fondo Catalyst/Millburn Hedge Strategy aveva annunciato di assumere posizioni “corte” (venditore, anche allo scoperto) su quel titolo. Parliamo di un fondo con 7 miliardi di dollari di masse gestite e un rendimento del 14% da inizio anno.
Il gestore del fondo ha avuto il coraggio di dire a voce alta ciò che molti sussurrano, cioè che la capacità della Fed di ridurre i tassi è sovrastimata, anche alla luce del rilevante deficit pubblico (intorno al 6% del PIL) e delle conseguenti emissioni di titoli che creano un’evidente pressione sulla domanda. “Non si capisce come sia possibile ridurre i tassi senza provocare un rialzo dell’inflazione”, ha aggiunto.
La conseguenza è vendere la parte lunga della curva (molto rischiosa) e comprare titoli a breve (anche societari) che offrono rendimenti meno volatili e talvolta anche più alti.