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Sace Fca

Fca e non solo, come funziona la garanzia dello Stato alle banche per le grandi imprese

Che cosa prevede per le grandi imprese la garanzia di Stato sui finanziamenti concessi dalle banche

L’art. 1 comma 1 del Decreto Legge n. 23 dell’8 aprile 2020 (il “Decreto”), al fine di assicurare la necessaria liquidità alle imprese con sede in Italia colpite dall’epidemia Covid-19, diverse dalle banche e altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, ha previsto la possibilità per SACE S.p.A. di concedere garanzie fino al 31 dicembre 2020, in conformità con la normativa europea in tema di aiuti di Stato, in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma alle suddette imprese.

Ecco di seguito l’estratto relativo alle Grandi Imprese (tratto dal manuale operativo di Sace):

6. Procedura “ordinaria” riservata alle Grandi Imprese

In caso di richieste di finanziamento provenienti da imprese con fatturato superiore o uguale
a 1,5 miliardi di euro o con numero di dipendenti in Italia superiore o uguale a 5.000, e
comunque, in ipotesi di finanziamenti di importo superiore o uguale a 375 milioni di euro,
SACE applica la cosiddetta “procedura ordinaria” e il soggetto finanziatore dovrà
tempestivamente coordinarsi con SACE per l’avvio della fase istruttoria.

Pertanto, prima dell’avvio delle procedure interne di analisi creditizia e di verifica dei requisiti
di eleggibilità previsti dal Decreto per accertarne la piena sussistenza, il soggetto
finanziatore dovrà:

 comunicare a SACE il nominativo dell’impresa che ha richiesto un finanziamento con
le caratteristiche previste dal Decreto non appena ricevuta la richiesta stessa da parte
dell’impresa (e non dopo la conclusione del proprio processo istruttorio), allegando
gli elementi qualitativi utili alla valutazione di impatto e inviando una comunicazione
alla casella di posta elettronica dedicata (garanziaitalia.istruttoria@sace.it)

 inviare a SACE al momento della richiesta di garanzia:

o una scheda di sintesi completa di tutti gli elementi che hanno concorso alla
delibera positiva assunta dal soggetto finanziatore stesso, oltre ad una scheda
in cui vengono evidenziati e qualificati le seguenti caratteristiche dell’impresa:

1. contributo dell’impresa richiedente allo sviluppo tecnologico

2. appartenenza dell’impresa richiedente alla Rete Logistica e dei
Rifornimenti

3. incidenza dell’impresa richiedente su infrastrutture Critiche e
strategiche

4. impatto dell’impresa richiedente su livelli occupazionali e del lavoro

5. peso specifico dell’impresa richiedente in una filiera internazionale e
strategica

o la documentazione predisposta dall’impresa richiedente (allegandola alla
richiesta di garanzia), fornendo le motivazioni a supporto dell’esistenza dei
requisiti di eleggibilità

o l’estratto della propria relazione di istruttoria in cui sono evidenziate le
valutazioni che il soggetto finanziatore ha fatto in merito alla sussistenza dei
requisiti richiamati dalla stessa impresa richiedente

o le motivazioni per le quali il soggetto finanziatore ritiene, nei casi in cui
dovesse essere richiesto, sussistano le condizioni per un innalzamento della
percentuale di garanzia, in coerenza con quanto previsto dal Decreto,
fornendo i razionali a supporto della stessa proposta.

Una volta completata l’istruttoria, SACE ne invia gli esiti al Ministero dell’Economia e delle
Finanze (MEF).

Il rilascio della garanzia (con il relativo CUI) è subordinato all’emissione di un apposito
decreto da parte del MEF.

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