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F-35 Europa

Leonardo-Finmeccanica, che cosa succede nello stabilimento degli F-35

Gli operai dello stabilimento FACO di Cameri, vicino a Novara, gestito da Leonardo, in cui si assemblano gli F-35, sono in stato di agitazione e hanno proclamato uno sciopero per questa settimana. Protestano per la mancata stabilizzazione del personale. «I dipendenti aumentano costantemente, e ciononostante non vengono rispettate le promesse di trasformazione dei contratti a…

Gli operai dello stabilimento FACO di Cameri, vicino a Novara, gestito da Leonardo, in cui si assemblano gli F-35, sono in stato di agitazione e hanno proclamato uno sciopero per questa settimana. Protestano per la mancata stabilizzazione del personale. «I dipendenti aumentano costantemente, e ciononostante non vengono rispettate le promesse di trasformazione dei contratti a tempo indeterminato» commenta Gianluca Tartaglia, segretario FIM CISL del Piemonte orientale.

IL PROBLEMA DEI CONTRATTI A TEMPO

Nello stabilimento lavorano circa 900 dipendenti, escludendo il personale di ditte esterne in appalto. Poco meno di 300 sono assunti da Leonardo, i restanti sono contratti a somministrazione trimestrali, semestrali o annuali. Per loro, da tempo i sindacati (Fim Cisl e Uilm) chiedono una stabilizzazione, ma questa non è sinora arrivata. «Prima ci hanno detto a gennaio, poi a febbraio, ora ad aprile – spiega Tartaglia – Poiché la situazione si sta facendo insostenibile abbiamo indetto un’assemblea».

L’incontro si è svolto il 13 aprile e i dipendenti («con un’altissima adesione» scrivono i sindacati) hanno optato per il blocco degli straordinari. Chiedono «un tavolo di confronto a livello di sito tra azienda e organizzazioni sindacali per dare concretamente attuazione al percorso di stabilizzazione dei lavoratori, evitando inutili liturgie che non sono più accettabili».

LO SCIOPERO DEL 28 APRILE

Ulteriori sviluppi sono in corso in questi giorni, anche se la risposta giunta sin qui da Leonardo non è piaciuta alla Cisl. «È notizia di oggi (mercoledì 19, ndr) che l’azienda avrebbe indetto un incontro per il 28 maggio – informa Tartaglia – Ma non è ciò che chiedevamo noi: sarà un incontro di tutta le divisione velivoli che non riguarderà solo Cameri. Dunque non si sviscereranno i temi che interessano a noi. Ci sentiamo presi in giro: vogliamo capire numeri, tempi e metodi della stabilizzazione del personale di Cameri».

Cisl e Uil hanno quindi indetto uno sciopero per martedì 24 aprile. Gli operai incroceranno le braccia sui tre turni, gli impiegati per 8 ore.

LA PRODUZIONE

A Cameri vengono assemblati i caccia F-35 destinati a Italia e Olanda, oltre ai “full wing”, complessi semiali-fusoliera. Il personale è in aumento, seppure ben lontano dai numeri annunciati anni fa, che prevedevano 6.400 addetti.

Dal 2015 l’azienda ha stabilizzato una settantina di lavoratori, circa la metà di quelli che si era impegnata ad assumere. Gli 80 addetti che, in teoria, avrebbero dovuto ottenere un contratto nel 2017, sono ancora in attesa. A complicare la situazione, gli esuberi dello stabilimento di Venegono, vicino a Varese: una sessantina sono passati a Cameri a inizio 2018, mentre ne sono attesi altri cinquanta.

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