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EHang, tutto sulla società cinese dei taxi volanti

I taxi volanti senza pilota, almeno per chi li produce, sono già realtà. La cinese EHang, la prima società ad aver ottenuto l'approvazione per operare voli turistici, è in pole position per guidare un settore che secondo Morgan Stanley potrebbe raggiungere 1.000 miliardi di dollari entro il 2040. Fatti, numeri e commenti

 

Fondata alla fine del 2014, nel giro di 10 anni è diventata la prima azienda al mondo a ottenere l’approvazione dell’autorità di regolamentazione dello spazio aereo per l’utilizzo commerciale del suo taxi volante senza pilota. EHang, creata da Huazhi Hu e Derrick Yifang Xiong e con sede a Guangzhou, si prepara ora a conquistare i cieli e promette un servizio taxi volanti a 30 dollari entro tre anni.

Ma chi c’è dietro e come vanno i suoi affari?

COSA FA EHANG

Come si legge sul suo sito, la cinese EHang, quotata negli Stati Uniti, sta rivoluzionando il concetto di trasporto urbano e interurbano grazie allo sviluppo di velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale senza pilota (eVTOL). Il suo obiettivo è rendere la mobilità aerea autonoma, sicura, ecologica e accessibile a tutti.

Per questo ha creato una gamma di aeromobili destinati a molteplici applicazioni, dal turismo aereo alla logistica, fino agli interventi di emergenza.

Il suo modello di punta, l’EH216-S, è il primo eVTOL al mondo ad aver ottenuto le certificazioni rilasciate dall’Amministrazione dell’Aviazione Civile della Cina ed è già operativo per il trasporto passeggeri sotto i primi Certificati di Operatore Aereo del Paese.

In aggiunta, il VT35 estende le potenzialità dell’azienda verso i collegamenti a lungo raggio e tra città, contribuendo alla costruzione di una rete di mobilità a bassa quota multilivello.

CHI C’È DIETRO

EHang è stata co-fondata nel 2014 a Guangzhou da Huazhi Hu e Derrick Yifang Xiong. Hu è fin dall’inizio presidente e amministratore delegato dell’azienda, mentre Xiong ne è stato Chief Marketing Officer fino al luglio 2020 e ora è fondatore e Ceo dell’azienda di giocattoli californiana Puremind.

Hu, laureato in informatica, nel 2005 ha fondato la precedente società Beijing Yihang Chuangshi Technology, focalizzata nella fornitura di sistemi di comando e controllo su larga scala. Tra il 2008 e il 2010 ha lavorato come Chief Technology Officer presso il Beijing 999 Emergency Rescue Center, dove ha supervisionato lo sviluppo del centro di comando e controllo per le emergenze e dal 2006 al 2008 ha ricoperto la carica di vicepresidente per la gestione delle informazioni presso il Beijing Jindian Group.

Il direttore finanziario e membro del Cda Conor Chia-hung Yang ha conseguito un MBA presso la University of California di Los Angeles (UCLA) e ha lavorato, tra gli altri, per Goldman Sachs, Lehman Brothers Asia e Morgan Stanley Asia.

I NUMERI DI EHANG

Nel secondo trimestre del 2025, EHang ha registrato una crescita significativa con ricavi in aumento del 44,2% su base annua e del 464% rispetto al trimestre precedente, raggiungendo 147,2 milioni di RMB (circa 20,5 milioni di dollari).

L’azienda ha mantenuto un’elevata marginalità lorda del 62,6%, confermando la solidità del suo modello di business nel settore della mobilità aerea avanzata. Nel periodo, EHang ha consegnato 68 velivoli eVTOL della serie EH216, in aumento rispetto ai 49 del secondo trimestre 2024 e agli 11 del primo trimestre 2025.

La società ha inoltre rafforzato la propria posizione finanziaria con 23,8 milioni di dollari raccolti tramite un’operazione di offerta azionaria “at-the-market”, destinati a sostenere ricerca e sviluppo, espansione produttiva e nuove operazioni commerciali.

Come riportato nei risultati del secondo trimestre, EHang ha registrato una perdita operativa di 78,1 milioni di RMB e una perdita netta di 81 milioni di RMB, valori sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente. L’utile netto rettificato è stato pari a 9,4 milioni di RMB, evidenziando un miglioramento rispetto ai trimestri precedenti. Al 30 giugno 2025, la società disponeva di 1,15 miliardi di RMB in liquidità e investimenti a breve termine, risorse che potranno sostenere le prossime fasi di sviluppo e le attività operative.

WORK IN PROGRESS

E proprio sul piano operativo, EHang ha avviato la fase di sperimentazione commerciale del modello EH216-S nelle città di Guangzhou e Hefei e ha inaugurato a Hefei un hub produttivo per la serie VT35, sviluppato in collaborazione con il governo locale per accelerare la crescita del settore eVTOL. Parallelamente, l’azienda ha ampliato le partnership tecnologiche con Gotion High-Tech, Minth Group e l’Università Tsinghua.

IL PRIMATO CINESE NEL SETTORE

Il settore dei taxi volanti rappresenta un terreno in rapido sviluppo in Cina, sostenuto da una combinazione di politiche pubbliche e investimenti infrastrutturali significativi. Come riportato infatti dal Financial Times, le autorità nazionali e locali, vedendo nell’economia a bassa quota una fonte potenziale di crescita economica, stanno supportando il settore con miliardi di dollari in infrastrutture e con la creazione di un dipartimento governativo dedicato all’industria dei droni. Queste politiche e il dominio cinese nella produzione di batterie hanno fatto sì che le aziende locali superassero i concorrenti statunitensi ed europei.

I LIMITI INDIVIDUATI DAGLI ANALISTI

Nonostante i progressi tecnologici, la strada verso l’adozione di massa dei taxi volanti resta complessa. A livello globale, il settore ha affrontato false partenze, fallimenti aziendali e ostacoli normativi, con questioni delicate come la definizione delle rotte, la gestione degli incidenti e l’inquinamento acustico da risolvere.

Motivo per cui gli analisti avvertono che la vera prova commerciale sarà la diffusione dei robotaxi, mentre i voli turistici a pagamento rappresentano solo un primo traguardo. Anche un dirigente di EHang lo scorso settembre confessava che l’era dei taxi volanti è ancora lontana, sottolineando la complessità dei voli urbani a bassa quota e la necessità di sviluppare infrastrutture adeguate nelle città come Shenzhen e Guangzhou, che stanno già investendo miliardi in vertiporti e piazzole di atterraggio.

PROSPETTIVE ECONOMICHE

Sul fronte economico, le prospettive restano ambiziose. Secondo stime dell’agosto 2024 di Morgan Stanley, il mercato globale dei voli di nuova generazione potrebbe raggiungere 1.000 miliardi di dollari entro il 2040, superando in breve tempo l’attuale spesa per l’aviazione tradizionale. EHang punta a sfruttare questo potenziale con velivoli dal costo relativamente contenuto, in grado di trasportare due passeggeri e generare margini operativi fino al 50% sui voli panoramici.

Tuttavia, le sfide non mancano: saranno necessari vertiporti adeguati, la trasformazione dei preordini in vendite effettive e la certificazione dei velivoli da parte delle autorità, come monitorato dall’Advanced Air Mobility Reality Index, dove attualmente EHang è in cima alla classifica.

La Cina comunque sembra destinata a guidare il mercato globale dei taxi volanti, almeno nel prossimo decennio, lasciando agli Stati Uniti il compito di recuperare terreno sul fronte dei velivoli senza pilota.

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