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Economia Circolare

Tutte le conseguenze sui mercati dell’economia circolare

I benefici (non solo ambientali) dell’economia circolare. L'analisi a cura di My-Linh Ngo, Head of ESG Investment, BlueBay.

Via via che gli investimenti sostenibili continuano a crescere, aumenta anche la pressione sulla comunità degli investitori affinché promuova modalità di consumo sempre più sostenibili. Ciò deriva dalla necessità di preservare il nostro ambiente naturale, in quanto le sfide globali della sostenibilità, come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento diventano sempre più pressanti. È sempre più evidente che tali sfide stanno diventando sistemiche e iniziano quindi ad avere un impatto sui mercati finanziari, sulle economie e sulla società così come la conosciamo.

Dal lineare al circolare

A differenza del tradizionale modello lineare ‘prendi-produci-butta’, l’economia circolare è rigenerativa per concezione e mira a disaccoppiare gradualmente la crescita economica dal consumo di risorse limitate, che possono degradare l’ambiente naturale.

Il concetto di economia circolare incarna i principi di come dobbiamo rivedere il nostro modo di pensare per abbandonare le pratiche distruttive che attualmente dominano la vita quotidiana. Si tratta di un approccio sistematico allo sviluppo economico, concepito a beneficio delle imprese, della società e dell’ambiente.

Ridurre, riutilizzare, rigenerare…

Un approccio di questo tipo implica un’analisi dei prodotti realizzati e dei processi operativi che portano alla loro creazione. La comunità degli investitori è stata attiva nell’affrontare entrambi questi aspetti. Negli ultimi anni, ad esempio, ci si è concentrati sulla gestione dei rifiuti, con grande attenzione alla plastica monouso nei beni di consumo e negli imballaggi. Sempre più spesso gli sforzi si sono estesi alla gestione del ‘capitale naturale’, in termini di gestione di risorse come le foreste o i pesci nei nostri oceani. Anche il miglioramento dell’efficienza dei processi – fare di più con men’ – è stato un tema di rilievo, che si è manifestato attraverso iniziative come il miglioramento dell’efficienza energetica.

Investire con uno scopo

Lo scopo degli sforzi degli investitori è duplice. In primo luogo, incoraggiano le aziende (attraverso la selezione degli investimenti o le attività di engagement) a prendere in considerazione modelli di business alternativi. In secondo luogo, gli investitori vogliono sottolineare che, adottando un approccio più proattivo, strategico e olistico, le aziende possono ottenere un vantaggio competitivo – e se si rifiutano di cambiare, rischiano di rimanere indietro.

Ciò è particolarmente vero alla luce della crescente regolamentazione, con l’introduzione da parte dei legislatori di obiettivi sul trattamento dei rifiuti e sul riciclo, o con la tassazione di alcuni prodotti per disincentivare le pratiche dannose, introducendo al contempo incentivi per incoraggiare le pratiche che si vogliono promuovere.

I consumatori e la società in generale rappresentano un altro catalizzatore, come dimostra l’indignazione pubblica per gli effetti dannosi della plastica sulla nostra fauna selvatica, alimentata dalla crescita dell’influenza della voce dei Millennial, che sono in genere più attenti alla sostenibilità rispetto alle generazioni precedenti e sono disposti ad adottare abitudini di consumo socialmente consapevoli. In conclusione, l’investimento nell’economia circolare ha senso sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico, con aziende, investitori e consumatori che possono beneficiare di questo modello innovativo, sostenibile e a lungo termine.

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