COME SI MUOVERA’ DE BUSTIS NELLA POPOLARE DI BARI
Il delicato processo di ristrutturazione della Popolare di Bari partirà dal derisking dell’attivo. Sarebbe questo l’obiettivo dell’amministratore delegato Vincenzo De Bustis che, per smaltire i crediti deteriorati in bilancio, potrebbe prendere contatti con la Sga.
ECCO GLI ULTIMI DATI SUI CREDITI NPE DELLA POPOLARE DI BARI
Secondo gli ultimi dati disponibili del 30 giugno la banca aveva npe lordi per 2,57 miliardi, con una preponderante presenza di utp. Una buona parte di questi crediti potrebbe essere ceduta entro giugno, quando la banca lancerà un aumento di capitale dall’importo previsto tra 200 e 500 milioni.
CHE COSA (NON) E’ SUCCESSO TRA POPOLARE DI BARI E FONDO VARDE
Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, già nelle scorse settimane la Popolare di Bari avrebbe discusso una possibile deal con il fondo Varde, anche se i colloqui non avrebbero avuto seguito.
IL PROBLEMA PRINCIPALE PER LA POPOLARE DI BARI
Il problema principale per la banca è contenere l’impatto patrimoniale della manovra e quindi ottenere dal compratore un prezzo non troppo penalizzante. Per questo si guarderebbe ora a Sga che negli ultimi mesi è intervenuta su molte partite di rilievo e sta allargando progressivamente la propria sfera di attività.
TUTTI GLI AUSPICI PER L’INTERVENTO DELLA SGA DEL TESORO
La società controllata dal Tesoro e guidata da Marina Natale è tornata sul mercato un anno fa con l’acquisto degli oltre 17 miliardi di crediti deteriorati dalle due ex banche venete nell’ambito del processo di salvataggio pilotato dal governo Gentiloni.
LE IPOTESI IN BALLO
Oggi ci sarebbero anche altre attività in cantiere, tra cui la costituzione di un fondo multiseller con alcune importanti banche italiane. La struttura insomma, ulteriormente rafforzata nel corso dell’ultimo anno, ha le spalle abbastanza larghe per intervenire anche su altre partite.
IL PIANO DI DE BUSTIS
Di certo per la Popolare di Bari la cessione dei crediti deteriorati sarà un tassello fondamentale del piano messo a punto da De Bustis. La banca ha infatti bisogno di ripulire l’attivo per attrarre investitori in vista della ricapitalizzazione.
L’ESEMPIO DEL CREDITO VALTELLINESE
Esempio dimensionalmente più vicino a Bari è quello del Credito Valtellinese, che l’anno scorso ha ripulito completamente l’attivo. È probabile che la Popolare voglia seguire questo schema nel presentare al mercato il piano di rafforzamento patrimoniale. L’istituto (affiancato dall’advisor Rothischild e dagli studi legali Bonelli Erede e Orrick) punta a raccogliere una cifra compresa tra 200 e 500 milioni per coprire le perdite sui crediti e portare il coefficiente patrimoniale in territorio sicuro.
LE DIFFICOLTA’ DEL PIANO
Il progetto però è di difficile esecuzione. Soprattutto perché la banca non è quotata e non ha una compagine sociale in grado di sostenere l’aumento. In queste settimane De Bustis avrebbe iniziato a muoversi per individuare uno o più investitori. Una strada in salita che avrebbe portato il banchiere a contattare soggetti internazionali, anche cinesi.
(articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza; qui la versione integrale)