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Discoteche

Tutte le regole per le discoteche che riaprono (le università restano semichiuse)

Le linee guida per la riapertura di cinema, teatri e discoteche da lunedì 15 giugno

 

Da lunedì prossimo si potrà andare al cinema e a teatro, partecipare a eventi e convegni, scommettere e giocare a bingo, e ballare nelle discoteche.

I numeri dicono che ormai quasi il 90% tra bar e ristoranti ha ripreso l’attività, mentre il 60% degli alberghi è ancora chiuso, ha scritto il Corriere della Sera.

Il Dpcm che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà entro venerdì sarà più snello rispetto ai precedenti e conterrà le misure sulla scuola, sui viaggi all’estero e sulle precauzioni di tipo sanitario.

Anche nelle discoteche – sottolinea il Corsera – vale il divieto di assembramento e dunque «si devono riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato e garantire almeno 1 metro tra gli utenti e almeno 2 metri tra chi accede alla pista da ballo. Se possibile si devono organizzare percorsi separati per l’entrata e l’uscita». E chi vuole ballare potrà farlo solo «negli spazi esterni come giardini e terrazze». I clienti «dovranno indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all’esterno tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale di 1 metro. Il personale di servizio deve utilizzare la mascherina. Non è consentita la consumazione di bevande al banco».

Di seguito un estratto di una scheda Ansa:

RISTORAZIONE

Valgono le indicazioni già in vigore per altri settori, con linee guida valide allo stesso modo per trattorie, pizzerie, self-service, bar, pasticcerie, pub, gelaterie, rosticcerie e le attività di catering. La distanza minima di un metro tra i clienti potrà essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i tavoli. È possibile organizzare una modalità a buffet – anche con porzioni monodose – mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare il cibo.

CINEMA E SPETTACOLI DAL VIVO

La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche, possibilmente usando modalità di pagamento elettroniche. I posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo, sia frontalmente che lateralmente, di almeno 1 metro. L’eventuale interazione tra artisti e pubblico deve avvenire con un distanziamento di almeno 2 metri. Per spettacoli al chiuso, il numero massimo di utenti è di 200, per quelli all’aperto il numero massimo è 1000.

DISCOTECHE

È prevista la separazione di almeno 1 metro tra gli utenti e di almeno 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo. Sulla base di queste limitazioni ogni locale è tenuto a rimodulare la capienza massima, utilizzando nel caso anche contapersone per monitorare gli accessi. Tuttavia il ballo sarà consentito solo ed esclusivamente negli spazi esterni (come giardini e terrazze) e è vietata la consumazione di bevande al banco.

CAMPI ESTIVI

Sarà necessario favorire la composizione di gruppi di bambini il più possibile stabile nel tempo, evitando ‘intersezioni’ tra gruppi diversi, mantenendo, inoltre, lo stesso personale a contatto con lo stesso gruppo di minori. L’organizzazione delle camere deve consentire il rispetto della distanza interpersonale in particolare garantendo una distanza di almeno 1,5 m tra i letti, la cui biancheria deve essere ad uso singolo.

Nelle PRODUZIONI LIRICHE, SINFONICHE, ORCHESTRALI e più in generale negli SPETTACOLI MUSICALI i professori d’orchestra dovranno mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro; per gli strumenti a fiato la distanza interpersonale minima sarà di 1,5 metri; per il direttore d’orchestra, la distanza minima con la prima fila dell’orchestra dovrà essere di 2 metri. Per gli ottoni ogni postazione dovrà essere provvista di una vaschetta per la raccolta della condensa, contenente liquido disinfettante.

I componenti del CORO dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti sul palco.

Nelle PRODUZIONI TEATRALI l’uso promiscuo dei camerini è da evitare salvo assicurare un adeguato distanziamento interpersonale unito ad una adeguata pulizia delle superfici e i costumi di scena dovranno essere individuali.

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