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Febaf

Ecco le priorità della comunità finanziaria italiana in Europa. Report Febaf

Cosa c’è nel position paper della Federazione Banche Assicurazioni e Finanza (Febaf) per l’agenda europea del prossimo anno

Modifiche alle attuali versioni delle regolamentazioni europee su banche (con Basilea III) e assicurazioni (con Solvency II) per consentir loro di contribuire adeguatamente al finanziamento dell’economia reale; la richiesta di accelerare sull’attuazione dell’Unione dei Mercati dei Capitali (CMU) collegata all’esigenza di un’adeguata capitalizzazione delle imprese; una regolamentazione sulla “transizione gemella” – verde e digitale ­- che assicuri parità di condizioni tra operatori e che non addossi al settore finanziario responsabilità sproporzionate in tema di sostenibilità.

Sono alcune delle priorità per l’agenda europea 2021-2022 che la Febaf – Federazione Banche Assicurazioni e Finanza – ha appena pubblicato sul suo sito dopo averle annunciate il 2 dicembre al Rome Investment Forum, l’atteso dibattito annuale internazionale, che si è tenuto quest’anno in formato “phygital”, dedicato agli investimenti, alla crescita e al futuro dell’Italia e dell’Unione Europea.

Il “position paper” – che Startmag ha letto – bilancia l’attenzione alla sostenibilità con quella all’innovazione e chiede di “dare piena, rapida e coerente attuazione a Next Gen EU, il più imponente piano di rilancio mai progettato e avviato dall’Unione Europea”. L’attuazione dei Pnrr, a partire da quello italiano – si legge nell’introduzione – “è condizione necessaria di rilancio, ma non sufficiente se non si integra (a monte) in un quadro più complessivo di riforme dell’architettura istituzionale dell’Unione Europea e (a valle) in un insieme coerente e concreto di misure alle quali il mondo della finanza può offrire un significativo contributo”.

Il documento, discusso anche durante alcuni incontri con europarlamentari italiani dei vari gruppi politici, si concentra “a valle” dei processi istituzionali, ossia sulle misure che, se opportunamente tradotte in legislazione, consentono a banche, assicurazioni e fondi di contribuire nel modo più efficace alla ripresa e ad una giusta transizione.

“In questa lunga fase emergenziale si è reso evidente il legame tra settore finanziario ed economia reale”, per il Presidente di FeBAF, Innocenzo Cipolletta, intervenuto al Forum. “Banche, assicurazioni, fondi, società che contribuiscono al funzionamento dei mercati sono una cinghia di trasmissione delle politiche economiche e monetarie che deve girare senza sabbia nell’ingranaggio – ha aggiunto – e le priorità concrete individuate insieme alle nostre tredici associate sono una proposta articolata finalizzata al rilancio dopo l’emergenza pandemica”.

Nel dettaglio, i tecnici delle associate alla Febaf, a cominciare da ABI, ANIA ed AIFI, hanno formulato  proposte concrete in dodici ambiti della regolamentazione europea: un’adeguata implementazione del pacchetto di finalizzazione degli Standard previsti dal Comitato di Basilea con i requisiti prudenziali per le banche; la Revisione di Solvency II, il quadro normativo per le assicurazioni europee; il capitolo sulla finanza sostenibile sul quale si intensificano le iniziative dell’Unione come quella, affatto pacifica, sulla tassonomia; la sfida del digitale e dell’innovazione, particolarmente significativa per questa testata; la revisione della direttiva sul credito al consumo; alcune modifiche agli standard contabili internazionali per evitare rappresentazioni non veritiere del conto economico; diverse previsioni della direttiva sui fondi di investimento alternativi; modifiche alla disciplina degli ELTIF, i fondi europei a lungo termine; all’interno del pacchetto normativo contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo (c.d. AML), viene ribadita la richiesta di istituire una nuova Autorità europea e “l’Italia ha tutte le competenze e le caratteristiche per ospitare tale Autorità”; revisioni della futura strategia per gli investitori al dettaglio (Retail Investment Strategy); un’accelerazione della Capital Markets Union con ulteriori semplificazioni atte a facilitare l’accesso al mercato dei capitali da parte delle imprese;  infine, l’auspicio che il legislatore europeo adotti  criteri guida chiari ed omogenei sulla base dei quali gli Stati possano individuare gli istituti giuridici affini al trust.

A diverse di queste “priorità” hanno fatto riferimento i 40 speaker in remoto che hanno interagito con 20 commentatori presenti negli studi romani dai quali è stato trasmesso “live” il Forum di Febaf.  Il formato scelto quest’anno dagli organizzatori è stato battezzato “phygital” (crasi tra physical e digital), sotto la direzione di un regista, Francesco Patierno, che ha importato sul palco del Forum visioni e tecniche del cinema.

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