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Google Tassa Minima

Ecco i veri conti di Google in Italia (e quanto versa davvero al fisco)

L'articolo di Andrea Montanari

 

Monito del presidente dell’Agcom, Angelo Cardani, sulla potenza crescente dei colossi internet e sul loro ruolo sempre più dominante, che non trova riscontri nei bilanci delle aziende del settore. O meglio nelle branch locali dei big d’Oltreoceano. Perché se lo scorso anno la raccolta pubblicitaria online è ammontata a più di 2,7 miliardi, è altrettanto vero che di questi numeri non vi è traccia nei documenti contabili.

L’esempio classico è Google: il motore di ricerca più diffuso su scala globale è accreditato di una raccolta adv di 1,4 miliardi, ma i numeri dello scorso anno della srl italiana non evidenziano certo questa situazione. E soprattutto torna d’attualità il tema della tassazione per le attività locali. Dal documento contabile preso in esame da MF-Milano Finanza, emerge che il giro d’affari dell’azienda guidata dal country manager Fabio Vaccarono è risultato essere nel 2018 di 107,06 milioni, un dato in decisa crescita rispetto a quello del 2017 (95,06 milioni).

La fonte principale di introiti per Google Italy è sempre la consociata irlandese, che garantisce ricavi per 104,5 milioni, mentre altri 2,27 milioni sono stati fatturati direttamente alla casa madre Usa. E se il business, gioco-forza, cresce di pari passo alla raccolta pubblicitaria, la stessa cosa non può dirsi per il margine: l’ebitda 2018, infatti, è sceso a 18,75 milioni dai 20,4 milioni dell’esercizio precedente.

In questo caso, a incidere sono stati i costi strutturali lievitati nel loro complesso da 81,7 a 91,8 milioni anche per l’aumento della forza lavoro (35 dipendenti assunti nel corso del 2018 per un organico totale di 241 unità) per una spesa salita a 45,7 milioni.

In tale contesto e con questi numeri, Google Italy ha versato complessivamente nelle casse del Fisco imposte per un ammontare complessivo di soli 4,72 milioni. Una cifra che, nonostante l’incremento di giro d’affari, è risultata in calo rispetto al 2017, anno nel quale erano state pagate tasse per 5,64 milioni.

Va detto che ogni anno la branch italiana del colosso di Mountain View non distribuisce dividendi all’azionista ma mantiene il cash a riserva. Così il patrimonio netto della società è lievitato da 18,2 a 28,85 milioni. Senza trascurare il fatto che a bilancio restano a disposizione versamenti in conto capitale per oltre 57 milioni. Oltre a disponibilità liquide superiori ai 21 milioni.

(articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza)

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