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Reddito Di Cittadinanza

Ecco i numeri aggiornati sul Reddito di cittadinanza svelati da Tridico (Inps)

Che cosa ha detto il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, al Fatto Quotidiano per fare il punto sul Reddito di cittadinanza

 

“Le domande di reddito di cittadinanza sono 950.000 in meno di due mesi. Per il Rei, nel primo mese erano solo 80.000. C’è un tasso di rifiuto del 25 per cento, ma avranno il reddito circa 750.000 famiglie. E le domande cresceranno ancora”.

E’ quanto ha detto Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, in un’intervista al Fatto quotidiano in cui respinge l’ipotesi flop e spiega che i numeri “sono solo all’inizio”.

CONFRONTO REDDITO CITTADINANZA-REI

“Il Rei – ha detto l’economista Tridico al vicedirettore del Fatto, Stefano Feltri – aveva il 70 per cento di domande al Sud, il reddito di cittadinanza il 53. La distribuzione nazionale è omogenea. Anche nelle periferie delle zone ricche del Nord ci sono molti poveri che spesso devono pure pagare l’affitto. I poveri nel Sud, invece, dispongono quasi sempre di una casa, infatti la percentuale di chi prende il contributo pieno è bassa. In media, il reddito di cittadinanza pagato è di 520 euro”.

I NUMERI DEL REDDITO DI CITTADINANZA

“Qualcuno ha avuto 40 euro – ha ammesso il presidente dell’Inps – Era il massimo con vecchia carta acquisti introdotta da Tremonti. Ora è il minimo. É un passo avanti. Se qualcuno, sulla base dei criteri, ha diritto a pochi euro di integrazione, l’Inps ne paga comunque almeno 40. Qualche migliaio di persone, il 5 per cento, è in questa situazione, ma non sono i poverissimi”.

I DATI SUI POVERI

Sui 5 milioni di poveri certificati dall’Istat, il numero uno dell’Inps che ha sostituito Tito Boeri per volere del governo Conte ha spiegato: “La legge sul reddito è stata convertita in Parlamento da poco più di un mese. Ci vuole tempo. E la povertà è difficile da raggiungere. Ora lanceremo un’iniziativa con camper e gazebo per cercare i poveri là dove sono. Li aiuteremo a fare domanda”.

LE DOMANDE E LE PROSPETTIVE

Sulle 123mila domande per quota 100, meno del previsto, il presidente Inps ed ex consigliere economico del vicepremier Luigi Di Maio ha osservato: “Sono le domande del primo di quattro trimestri. In linea con le attese. La misura è ‘sperimentale’ per tre anni”. “Va resa permanente? Al termine del triennio si vedrà se le esigenze che l’hanno determinata saranno cambiate e se andranno studiate altre forme, per esempio ‘quota 41′”.

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