Unipol Banca verso Bper e in prospettiva maxi aggregazione con Mps? E’ la domanda zeppa di ipotesi e scenari che addetti ai lavori, analisti e banchieri si pongono in queste ore dopo l’ennesima mossa del gruppo assicurativo guidato dall’amministratore delegato, Carlo Cimbri, nell’azionariato della Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper).
Quel che è certo, comunque, è che prosegue l’avanzata non ostile di Unipol nel capitale sociale di Bper, dove il gruppo assicurativo bolognese è già primo azionista con il 9,9%. Ecco tutti i dettagli, i commenti e gli scenari.
CHE COSA E’ SUCCESSO TRA UNIPOL E BPER
Il gruppo Unipol guidato da Cimbri ha avviato ieri un reverse accelerated book-building per rilevare da investitori istituzionali un altro 5,2% e salire così al 15% del capitale.
COME UNIPOL ACQUISTERA’ QUOTE DI BPER
Per acquistare la quota la compagnia bolognese è disposta a spendere 118 milioni di euro, pagando le azioni 4,72 euro, con un premio del 6% sulla chiusura di Borsa. Ma Unipol, che per rastrellare le azioni si è affidata a Mediobanca, Jp Morgan ed Equita, ha anche detto di disporre dell’autorizzazione Bce a crescere fino al 19,9% del capitale.
CHE COSA HA DETTO CIMBRI
“Nel corso dei prossimi sei mesi” la compagnia bolognese “valuterà l’eventuale ulteriore incremento” della quota “in una o più volte e comunque nei limiti della partecipazione massima autorizzata, alla luce di quelli che saranno i piani e le prospettive di sviluppo della stessa Bper e le condizioni generali del mercato”.
LE RAGIONI DELL’INVESTIMENTO DI UNIPOL
Unipol ha motivato l’ulteriore investimento con la volontà di contribuire “da investitore istituzionale” (e non finanziario) “ai piani di sviluppo nel medio-lungo periodo della banca” con cui, ricorda, e’ “in essere una partnership industriale” fino al 2022 con la società di bancassicurazione Arca, controllata da Unipol e partecipata da Bper e Popolare di Sondrio.
LE MOSSE BANCARIE DI CIMBRI
L’investimento su Bper (il 15% vale circa 350 milioni), non è il solo dossier bancario per Cimbri. Unipol ha da poco ripulito la sua banca dagli npl, spostando 3 miliardi di sofferenze in una bad bank e accantonando un miliardo per alzare le coperture. Da tempo il gruppo bolognese ha dichiarato che il business bancario non è più strategico e che sarebbe ben lieto di vendere i suoi sportelli a un istituto più grande, nel quale mantenere pero’ il ruolo di investitore stabile. Le mosse su Bper certificano – secondo alcuni osservatori – la volontà del gruppo assicurativo di trasformare la banca guidata da Alessandro Vandelli come perno di un’aggregazione a partire proprio da Unipol Banca.
LE PAROLE DI CIMBRI
Non solo: Unipol, forte della sua quota, diventerebbe l’azionista di riferimento e il partner industriale della banca, replicando in piccolo (e al contrario) la tentata operazione Intesa-Generali, ha scritto l’Ansa. Per ora Cimbri, parlando di Bper, si è limitato ad auspicare “azioni forti” per smaltire gli npl.
CHE COSA SI DICE IN CASA DI BPER
Dall’istituto modenese trapela intanto “tranquillità” e “soddisfazione” per i movimenti di Unipol, giudicato un investitore “importante” con cui “è in corso da anni una avviata partnership industriale”. Una valutazione “positiva” data anche alla luce delle intenzioni dichiarate dalla compagnia di voler contribuire allo sviluppo della banca nel “medio lungo-periodo”. Unipol si e’ riservata di non accettare le azioni Bper nel caso in cui il reverse Abb raccogliesse una quota inferiore al 5,2% del capitale.
LE PROSSIME MOSSE DI UNIPOL
Il raggiungimento del 15% del capitale si dovrebbe però rivelare solo il primo step di un piano più aggressivo: “Non a caso il gruppo assicurativo guidato da Carlo Cimbri ha già reso noto di aver chiesto e ottenuto da Bce le autorizzazioni per salire fino al 19,9% del capitale delle banca”, ha scritto Il Sole 24 Ore.
ULTERIORE SCENARIO
Nel mercato si rincorrono rumors, comunque, secondo cui Bper – una volta acquisita Unipol Banca – possa diventare il perno di una maxi aggregazione che vedrebbe al centro Mps, ora controllato dal ministero dell’Economia. Fantapolitica o fantafinanza? Si vedrà.
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