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Nexi Sindacati

Ecco come Nexi tracolla in Borsa dopo l’uscita di Mercury

Che cosa sta succedendo al titolo Nexi in Borsa dopo l'avvio della procedura accelerata di cessione di Mercury sul 13,4% del capitale della società ora fusa con Sia. Fatti, numeri e commenti

Nexi ruzzola a Piazza Affari all’indomani dell’avvio della procedura accelerata di cessione di Mercury sul 13,4% del capitale.

Il titolo segnava alle ore 10 di oggi un calo di oltre il 6% a 15,8 euro.

Secondo indiscrezioni le azioni sarebbero state messe in vendita a 15,5 euro l’una.

Ecco tutti i dettagli.

COME ESCE MERCURY DA NEXI

Mercury ha collocato 84 milioni di azioni Nexi, pari al 13,4% del capitale, a 15,5 euro l’una con un incasso di oltre 1,3 miliardi euro. A seguito del closing del collocamento accelerato, il 9 ottobre, il veicolo dei fondi Bain, Advent e Clessidra deterrà circa 126 milioni di titoli pari al 20,1% del capitale di Nexi, destinato a diluirsi al 14% nella società che nascerà dalla fusione con Sia.

IL LOCKUP

Per 6 mesi dopo il closing del collocamento Mercury si è impegnato a non vendere il 100% delle azioni residue (o per 3 mesi in caso di tempi anticipati per la fusione con Sia a partire da quando sarà annunciata). Per ulteriori 12 mesi il lock up viene esteso sulla metà delle azioni rimanenti.

QUESTIONE DI PREZZI

Quindi a meno di 48 ore dall’approvazione del memorandum of understanding per l’aggregazione con Sia, l’azionista di riferimento di Nexi, il fondo Mercury UK Holdco (il veicolo che fa capo ai fondi Bain, Advent e Clessidra) ha ceduto 84 milioni di azioni ordinarie della società di pagamenti, corrispondenti a circa il 13,4% del capitale, a un prezzo pari a 15,50 euro per azione. Un prezzo che incorpora uno sconto dell’8% rispetto al prezzo di chiusura di ieri in Borsa a quota 16,855 euro. E il titolo si allinea: stamani è sceso fino a un minimo a quota 15,80 euro.

L’ANNUNCIO

Il fondo Mercury passa all’incasso e, all’indomani del rally di Nexi a seguito dell’annuncio della fusione con Sia, mette sul mercato il 13,4% del colosso dei pagamenti elettronici. Lo ha annunciato ieri lo stesso fondo inglese controllato da Advent International, Bain Capital Europe e Clessidra (gruppo Italmobiliare), che si riserva di fissare il prezzo dell’operazione. Una vera e propria maxi-presa di beneficio per l’azionista britannico, che aveva sborsato 9 euro per azione al momento della quotazione di Nexi, che oggi capitalizza 10,58 miliardi di euro.

COME SARA’ L’AZIONARIATO DI NEXI

A fusione conclusa infatti e allo stato attuale delle cose, Cdp avrà una quota complessiva del 25%, Mercury del 23% e Intesa Sanpaolo circa il 7%, con oltre il 40% di flottante. Con la cessione annunciata oggi invece Mercury si ritroverà con il 20,1% di Nexi prima della fusione e con il 14% post-fusione. Una presenza destinata a durare nel tempo, visto il vincolo di ‘lock-up’ che si è impegnata a rispettare, pari all’intera partecipazione (20,1%) per i 6 mesi successivi al perfezionamento della cessione e al 50% della quota per i successivi 12 mesi.

COSA DICONO GLI ANALISTI SU SIA-NEXI

Strategicamente, sottolineano gli analisti di Equita Sim, la fusione è positiva per Nexi in quanto ne rafforza il posizionamento competitivo dal momento che la società è principalmente un merchant acquirer, mentre Sia è un processor e diversifica i clienti sia per tipo perché Unicredit, il maggior cliente di Sia non lavora con Nexi, che per geografia per il fatto che Sia ha 32% dei ricavi fuori dall’Italia.
Jefferies invece ha confermato il giudizio buy e prezzo obiettivo di 20 euro per azione. Gli esperti giudicano la fusione con Sia come “strategicamente importante” per Nexi e ritengono che il deal possa aiutare ad accelerare il consolidamento del mercato. Gli analisti infatti notano che l’entità combinata avrà dimensioni significative in Italia e ritengono che sarà ben posizionata per guidare il consolidamento nel segmento acquiring, che rimane altamente frammentato.

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