Rischi sulla crescita : rivisti al ribasso per le seguenti ragioni
- the persistence of uncertainties related to
- geopolitical factors
- the threat of protectionism
- vulnerabilities in emerging markets
- financial market volatility
La Bce prende tempo per verificare quanto persistente sia il rallentamento in atto, che fino ad ora è stato comunque maggiore di quanto la Bce stessa si aspettasse.
TLTRO: è stata menzionata da diversi (several) membri ma nessuna decisione è stata presa. In ogni caso la TLTRO (o LTRO) dovrà essere un “monetary policy case”, piuttosto che una manovra finalizzata ad una specifica situazione/paese
In sintesi: Draghi sta portando avanti il consueto processo di avvicinamento ad una nuova manovra , in particolare TLTRO o LTRO o un mix delle due. Gli indizi sono i seguenti.
Innanzitutto la menzione della TLTRO:
Ottobre: two members
Dicembre: some members
Gennaio: several members
In secondo luogo la revisione al ribasso dei rischi sulla crescita annunciata oggi e l’enfatizzazione del fatto che se i rischi persisteranno, il rallentamento potrebbe essere più marcato e duraturo, ma la Bce ha ancora un arsenale di munizioni disponibile per far fronte a tale evenienza
Queste considerazioni ci portano ad ipotizzare l’annuncio di una TLTRO (o LTRO o un mix delle due) nella riunione del 7 marzo, con eventuale partenza differita a giugno. A marzo infatti verranno aggiornate le stime sulla crescita, probabilmente riviste al ribasso
Gli operatori erano però probabilmente arrivati con l’attesa che Draghi rendesse più certa già oggi l’ipotesi di una TLTRO a marzo. Come spesso accade in questi casi, Si apre pertanto lo spazio per l’incertezza ed i dubbi per il mese di febbraio.
Dopo il forte calo dei tassi emersi da inizio anno ed il consolidamento dello spread in area 250pb, il mese di febbraio potrebbe essere vissuto più all’insegna dei dubbi sull’effettiva possibilità che la TLTRO arrivi già a marzo, rendendo gli operatori più reattivi a notizie non favorevoli, dopo aver ribilanciato i propri portafogli rispetto al benchmark sfruttando il corposo flusso di emissioni governative e corporate.
Di conseguenza, nel corso del mese di febbraio lo spread potrebbe spingersi fino ad area 280pb a fronte di tasso decennale Btp potenzialmente verso area 2,80/3%