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Dpcm Pubblica amministrazione, ecco il testo integrale sul ritorno in presenza

Che cosa prevede il Dpcm per il ritorno in presenza dei dipendenti pubblici

 

IL TESTO INTEGRALE DEL DPCM PER IL RIENTRO IN PRESENZA

“Dal 15 ottobre torneranno tutti in presenza. Si partirà organizzativamente dagli addetti agli sportelli e dagli uffici. Entro una, massimo due settimane, una rotazione anche gli altri. Ma dal 15 ottobre la regola per tutti sarà la presenza”.

Così Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, in un’intervista al Messaggero.

In merito a un rischio assembramenti il ​​ministro dice: “L’unico punto sensibile è la sostenibilità dei trasporti. Stiamo facendo un’analisi di impatto. Ci saranno delle fasce orarie più elastiche per ingressi e uscite”.

E alla domanda su in quale forma il lavoro agile resterà nel Pubblico impiego dopo la pandemia, Brunetta risponde: “avrà quattro condizioni, che a breve dettaglieremo in un decreto ministeriale e in apposite linee guida: la regolazione nel contratto, alla quale sta lavorando l’Aran con i sindacati, un’organizzazione del lavoro per obiettivi e monitoraggio dei risultati, una piattaforma tecnologica dedicata e sicura e la verifica della customer satisfaction. Lo smart working sperimentato sinora nella Pa è stato utile nell’emergenza, ma non è stato un vero lavoro agile”.

Come e quando si realizzeranno queste condizioni? “Le amministrazioni – risponde – devono prevederle nel piano integrato di attività e amministrazione (Piao) che dovrà essere presentato entro il 31 gennaio 2022”.

Per Brunetta, “lo smart working si può fare solo se migliora i servizi e l’efficienza dell’amministrazione”.

IL TESTO INTEGRALE DEL DPCM PER IL RIENTRO IN PRESENZA

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