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Sky Dazn Tim

Di chi è la colpa dei flop di Dazn? Dibattito. E che fa l’Agcom?

Agcom prova a mettere in riga Dazn mentre tra gli esperti divampa il dibattito sulle colpe della società.

Agcom prova a mettere in riga Dazn. Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, al fine di tutelare gli abbonati, ha emanato un ordine in cui chiede a Dazn di “adottare ogni comportamento rispettoso dei diritti degli utenti adottando ogni accorgimento funzionale a prevenire i malfunzionamenti della propria piattaforma di origine del segnale televisivo trasmesso in live streaming ed implementando al contempo un servizio di assistenza clienti efficace ed efficiente, che preveda la possibilità di un contatto diretto con una persona fisica”.

Le criticità riscontrate dagli utenti

L’Agcom ha evidenziato come i consumatori abbiano segnalato criticità tali da rendere necessario un intervento urgente a tutela degli stessi. “L’intervento dell’Autorità – si legge nella nota dell’Agcom – si è reso necessario in considerazione del valore economico e sociale riconosciuto dall’ordinamento al calcio. A questo si aggiunge il diritto degli abbonati di vedere garantita una esperienza di visione soddisfacente, priva di interruzioni e con adeguati standard di qualità considerando che Dazn ha in esclusiva (e co-esclusiva) la trasmissione delle partite di calcio di serie A”.

Gli indennizzi agli utenti

Dazn si è aggiudicata il diritto di trasmettere tutte le gare del campionato (di cui sette in esclusiva e le altre 3 in co-esclusiva con Sky) per 840 milioni. Tuttavia, a fronte di questo enorme esborso, non è ancora riuscita a offrire una performance soddisfacente ai suoi abbonati. L’Autorità, nella sua deliberazione, ha incalzato Dazn chiedendo alla piattaforma di comunicare le precauzioni adottate mediante una relazione dettagliata entro 30 giorni. Inoltre ha comunicato che è stato avviato un procedimento per definire i parametri di qualità dei servizi di trasmissione in live streaming delle partite di campionato di calcio da parte di Dazn, e le soglie ed i criteri per la quantificazione e la corresponsione di indennizzi nei confronti degli utenti a fronte dei disagi subiti. Insomma non è stata ritenuta sufficiente la promessa di regalare un mese di abbonamento agli utenti che hanno subito l’interruzione delle trasmissioni nel corso di Sampdoria vs Napoli e Torino vs Lazio.

I disservizi di Dazn dipendono dalla rete?

Nei giorni scorsi era emerso il dubbio che a condizionare i disservizi di Dazn fosse stata la qualità della rete internet italiana. Nel corso dell’assemblea di Lega di ieri, come riporta il Sole 24 ore, è emerso che non sarebbe stata la rete ad aver avuto problemi di tenuta, ma tutto sarebbe dipeso dall’infrastruttura della piattaforma.

Dècina: “Il problema non è la copertura, ma il tasso di adozione”

Qualche giorno fa un approfondimento del quotidiano “Domani” aveva sollevato il dubbio che i disservizi nella trasmissione delle gare di Serie A fossero causati dall’inadeguatezza della rete italiana non dal lato dell’utente ma da quello dell’operatore nella sua infrastruttura. Ad avvalorare la tesi le stime di Goldmedia Analyse, rielaborate dal prof. Maurizio Dècina, (consigliere del ministro all’innovazione Vittorio Colao), secondo le quali le connessioni della migliore qualità, di tipo gigabit, coprirebbero solo il 10 per cento degli italiani. Il prof. Dècina, però, si è affrettato a chiarire la sua posizione. “Il problema non è la copertura, ma il tasso di adozione, e cioè gli abbonamenti a un Gigabit, che invece a oggi si aggirano sul 11-13% delle famiglie italiane: un problema di maturità digitale del nostro Paese”, scrive nella sua rettifica. A questo aggiunge che la stima di Goldmedia Analyse non si riferisce al 10% delle famiglie ma “a ben 10 milioni di famiglie italiane coperte a fine 2022 da collegamenti in fibra ottica FTTB/H, corrispondenti ad una copertura del 40% delle famiglie italiane che sono circa 25 milioni”.

Prof. Vatalaro: “Malfunzionamenti imputabili a Dazn”

Sul punto è intervenuto anche il professor Francesco Vatalaro secondo il quale le “reti di telecomunicazioni italiane hanno retto all’aumento del traffico” e che “i problemi riscontrati sono riconducibili alla piattaforma informatica del fornitore di contenuti”. Tali malfunzionamenti riguardano il sistema di autenticazione dei clienti, “è la stessa azienda a riconoscere che giovedì 23 settembre tra le 18.30 e le 19.00 sono state riscontrate “difficoltà ad accedere alla nostra App”, decidendo perciò “di indennizzare tutti i clienti che hanno subito il disservizio”, dice ancora il prof. della Sapienza.

Dazn prova a mediare con l’Agcom

A provare a mettere un punto a questa vicenda ci ha provato la stessa Dazn che ha risposto alla nota dell’Agcom con toni concilianti. “Abbiamo avviato in queste settimane un confronto con le Istituzioni e il Regolatore per condividere quanto abbiamo messo in campo per migliorare il servizio e l’esperienza di visione degli eventi sportivi – si legge in un comunicato della piattaforma -. Siamo al lavoro e siamo a disposizione dell’Autorità per sederci attorno a un tavolo per trovare soluzioni ancora più efficaci, eque e condivise nel breve periodo”.

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