Nell’autunno del 2008 l’allora ministro dell’economia Giulio Tremonti introdusse la Carta Acquisti, divenuta nota con il nome di Social Card. A 15 anni di distanza il governo Meloni, facendo tesoro di quel precedente, ha presentato “Dedicata a te”, una vera e propria social card dal valore di 382,5 euro, erogati una tantum, alle famiglie più bisognose.
LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA NUOVA SOCIAL CARD
A presentare la misura nel corso di una conferenza stampa il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la ministra del Lavoro Elvira Calderone. Insieme a loro anche i Presidenti di Anci Antonio Decaro, di Federdistribuzione Carlo Alberto Buttarelli, il direttore generale dell’Inps Vincenzo Caridi, il direttore generale di Postepay Laura Furlan ed esponenti del Terzo settore. La carta sarà distribuita da Poste Italiane.
UN CONTRIBUTO ALLA SPESA DI 1 MILIONE E 300MILA FAMIGLIE
La misura è finanziata attraverso un fondo da 500 milioni di euro previsto dall’ultima legge di bilancio. Il Governo vorrebbe dare un contributo sulla spesa alimentare a 1 milione e 300 mila nuclei familiari a basso reddito: con la social card 2023, infatti, si potranno acquistare tutti i beni di carattere alimentare tranne le bevande alcoliche.
I REQUISITI PER ACCEDERE ALLA SOCIAL CARD
Come si legge sul sito del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste i requisiti per accedere al beneficio sono i seguenti:
- cittadini appartenenti ai nuclei familiari (composti da almeno tre persone) residenti nel territorio italiano;
- iscrizione nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
- titolarità di una certificazione ISEE ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro.
Nella definizione delle graduatorie avranno priorità i nuclei con componenti nati tra il 2023 e il 2009, tra questi i più giovani hanno la precedenza. Non potranno ricevere la social card coloro che al momento beneficiano di un qualunque tipo di sostegno al reddito da parte dello Stato come il Reddito di cittadinanza, la cassa integrazione o la NASpI. Il nucleo familiare rilevato ai fini dell’assegnazione è quello attestato nella Dichiarazione sostitutiva unica (DSU), riportata nell’ISEE ordinario, presente nelle banche dati dell’INPS.
NON SARÀ NECESSARIO PRESENTARE UNA DOMANDA
I beneficiari della misura non devono presentare domanda. Infatti, a identificare i destinatari ci penserà dall’INPS, questi riceveranno una lettera dal comune di residenza nella quale saranno invitati a presentarsi presso gli uffici di Poste Italiane per ritirare la carta con la comunicazione ricevuta dal Comune di residenza, che ha al suo interno l’abbinamento del codice fiscale del beneficiario con il codice della carta assegnata.
COME SI USA LA SOCIAL CARD
I beneficiari potranno utilizzare la social card a partire dal mese di luglio 2023 e per attivarla basterà effettuare un pagamento entro il 15 settembre 2023. Se non si attiva entro quella data si perde il diritto al beneficio e i fondi non attribuiti saranno distribuiti nuovamente tra le card attivate. Il saldo residuo può essere visualizzato presso gli sportelli ATM di Poste Italiane.
I PUNTI VENDITA CONVENZIONATI
Il Ministero dell’agricoltura ha siglato una serie di accordi con diversi esercizi aderenti all’iniziativa, di modo che chi pagherà con la social card potrà beneficiare di uno sconto del 15% in favore dei possessori delle carte.
LE CRITICHE DI ELLY SCHLEIN ALLA SOCIAL CARD
La misura non ha incontrato il favore della leader del PD Elly Schlein. “Giorgia Meloni smantella l’unico strumento di protezione sociale, il reddito di cittadinanza, con una mano e poi offre una mancetta con l’altra, una cifra che insulta la dignità delle persone e non cambierà la vita di nessuna famiglia in difficoltà – ha detto Elly Schlein-: i 382 euro della carta per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità corrispondono a circa 30 euro al mese, meno di un euro al giorno”.
“DEDICATA A TE” MA NON AI SINGLE
Inoltre, l’ordine di priorità nell’assegnazione delle risorse esclude le persone che vivono da sole, anche quelle anziane. Le coppie, i single e i single con un figlio sono tagliati fuori: i criteri di priorità determinano che queste categorie beneficerebbero della social card solo se dovessero avanzare delle risorse. “Le carte andranno solo a nuclei familiari di tre persone con Isee fino a 15 mila euro, lasciando fuori le persone anziane che vivono da sole e tutti i percettori del reddito di cittadinanza – aggiuge Elly Schlein -. È una misura che esclude i comuni e i servizi sociali che invece conoscono le situazioni più critiche sul territorio”.