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Decreto Rilancio, la Ragioneria strapazza il governo sugli emendamenti senza copertura

Una nota della Ragioneria generale dello Stato certifica che vi erano emendamenti della maggioranza al decreto Rilancio senza coperture economiche e dunque il provvedimento torna in commissione. Il video di Claudio Borghi e la nota integrale della Ragioneria

 

Il relatore sul dl rilancio Luigi Marattin ha informato il 6 luglio l’aula di Montecitorio dell’arrivo di una “nota della Ragioneria” e chiede al presidente di turno Fabio Rampelli la “convocazione dell’assemblea” di Montecitorio per “domani mattina alle 10 in modo da consentire a tutti i gruppi” di prendere visione della nota e di convocare il comitato dei 9 per domani mattina prima della seduta d’aula. Marattin chiede “la distribuzione a tutti i gruppi in serata della nota della ragioneria”. Rampelli dispone il rinvio dell’aula per la mattina del 7 luglio.

A questo punto slitta anche la fiducia: in ipotesi era previsto che il governo ponesse la questione di fiducia questo pomeriggio Si punta a chiudere l’esame dell’intero provvedimento, che poi dovrà passare al Senato, entro la giornata di mercoledì.

Si tratta del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Nel mirino sarebbero finite alcune norme inserite nel testo del decreto durante l’esame in commissione per una copertura totale di circa 100 milioni di euro che mancherebbe all’appello.

Tra le misure sotto verifica quelle sulla sospensione dei mutui (criticità sarebbero state registrate in particolare per le Regioni a statuto speciale) e il credito d’imposta per il Sud.

Il via libera alla discussione dopo che la Commissione Bilancio di Montecitorio nei giorni scorsi ha approvato gli emendamenti. Tra i provvedimenti: congedi parentali estesi al 31 agosto; proroga per i contratti a termine; allargato il superbonus edilizio; incentivi per auto ibride, elettriche ed Euro 6; sì a classi con meno di 15 alunni; Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura 2023.

Lega all’attacco; “Governo allo sbando” “Decreto rilancio in Aula. Anzi no perché ci sarebbero emendamenti scoperti. E’ vergognoso che dopo settimane di ritardo il dl rilancio che doveva essere finalmente discusso oggi alla Camera rischia di tornare nuovamente in commissione perché ci sarebbero emendamenti senza coperture economiche. Questo governo è allo sbando totale. L’ennesima prova dell’improvvisazione di un esecutivo incapace di affrontare la situazione e bravo solo a fare annunci per prendere in giro gli italiani”. Lo affermano in una nota i deputati della Lega in commissione Bilancio della Camera.

Il presidente della commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi (Lega), ha chiesto all’Aula della Camera il rinvio in Commissione del Dl rilancio “ai fini del riesame dei profili problematici evidenziati dalla nota della Ragioneria generale dello Stato”.

L’Assemblea tornerà pertanto a riunirsi oggi alle 17,15. Il Governo porrà contestualmente la questione di fiducia sul testo ulteriormente modificato dalla Commissione.

(articolo aggiornato alle ore 13)

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ECCO LA NOTA INTEGRALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO

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