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coronavirus

Decreto Coronavirus, tutte le misure economiche

Che cosa prevede il decreto del governo con le misure economiche anti Coronavirus. Il testo integrale e il commento dell'economista Marco Leonardi, consigliere del Mef

POST DELL’ECONOMISTA MARCO LEONARDI, CONSIGLIERE DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA

Riassumo brevemente i provvedimenti di questi giorni:

Zone rosse

1) Sospensione di tutti i pagamenti: imposte, cartelle esattoriali, bollette, premi assicurativi, rate mutui agevolati, contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro.
2) Cassa integrazione in deroga sia per aziende che possono già usufruire di CIG e Fondo Integrazione Salariale sia per quelle che a legislazione vigente non possono beneficiarne.
3) Un’indennità di 500 euro al mese per i lavoratori autonomi e professionisti

Zone gialle

o Cassa integrazione in deroga per aziende sotto 15 dipendenti
o Potenziamento del fondo di garanzia crediti PMI, con la possibilità di estenderlo con Decreto Mise-Mef anche oltre la zona rossa, in zone contigue o per filiere specifiche.
o Fondo per la concessione di mutui a tasso zero, in favore degli agricoltori.
o Assunzione del personale delle imprese di pulizia impossibilitato a lavorare presso gli istituti scolastici e gli enti pubblici.
o Riconoscimento della validità dell’anno scolastico anche nel caso di mancato raggiungimento dei 200 giorni di lezione previsti dalla legge vigente.

Tutta Italia

• Semplificazione dello smart work senza accordi sindacali per 6 mesi, nel pubblico e nel privato
• Estesione del fondo Gasparrini (sospensione 18 mesi di mutui acquisto prima casa) ai casi di cassa integrazione.
• Potenziamento fondo Simest per sostenere le imprese esportatrici.
• Sospeso il decurtamento della retribuzione dei dipendenti pubblici in caso di malattia (assimilando la quarantena all’assenza per malattia).
• TURISMO Sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali
• I viaggi cancellati possono essere rimborsati con un voucher di pari importo.

Per spendere di più abbiamo bisogno dell’autorizzazione del Parlamento che verrà chiesta in settimana, poi bisognerà pensare per prima cosa a un piano di rafforzamento di ospedali e assunzione di medici (altro che quota 100), all’occupazione (con ammortizzatori temporanei ma anche incentivi a chi assume), a misure per le imprese e al rilancio del turismo e del settore dei trasporti.

PS: per chi parla di politiche industriali, se non ci lasciano lavorare alla decarbonizzazione della produzione di acciaio all’Ilva di Taranto (come previsto dall’Europa), tutto il resto sono parole…

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ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO

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