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Decreto Aiuti Bis

Decreto Aiuti ter, ecco che cosa c’è contro il caro vita

Tutti i dettagli contenuti nella bozza del decreto Aiuti ter approvato dal consiglio dei ministri. L'articolo di Energia Oltre e le parole del ministro Franco che ha sintetizzato il decreto

 

Durante la conferenza stampa sul decreto Aiuti ter, il ministro dell’Economia Daniele Franco ha annunciato lo stanziamento di “14 miliardi nel complesso”, che diventano 66 se sommati a quelli dei mesi scorsi. “Per l’energia abbiamo dedicato 33 miliardi, con i dieci di oggi diventano 43. L’indebitamento resta al 5,6 per cento, indicatore nella Nadef e nel Def”. Le misure del decreto Aiuti ter che allargano la platea delle imprese beneficiarie dei crediti d’imposta per compensare i costi energetici, e che estendono gli aiuti rafforzati al bimestre ottobre-novembre, potranno essere facilmente estese a fine anno. Franco ha spiegato che “confidiamo che l’andamento delle entrate, trainate dalla crescita e dall’inflazione, renderà possibile un intervento analogo a dicembre” da parte del prossimo governo. Il ministro ha aggiunto che l’intervento varato oggi allarga la platea delle imprese che beneficeranno di contributi per fronteggiare il caro-energia alle imprese sotto i 16,5 kilowattora di consumo, aggiungendo ai beneficiari “circa due milioni di imprese” “Dal nostro punto di vista le garanzie [sui prestiti per le bollette, ndr] sono immediatamente operative”, ha aggiunto. (Redazione Startmag)

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Ecco alcune delle novità nel Dl Aiuti (qui la bozza completa).

CREDITO DI IMPOSTA PER ENERGIVORI E GASIVORI

Arriva un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. “Alle imprese a forte consumo di energia elettrica (…)i cui costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del terzo trimestre 2022 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subìto un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento relativo al medesimo periodo dell’anno 2019, anche tenuto conto di eventuali contratti di fornitura di durata stipulati dall’impresa, è riconosciuto un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, pari al 40 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022. Il credito di imposta è riconosciuto anche in relazione alla spesa per l’energia elettrica prodotta dalle imprese di cui al primo periodo e dalle stesse autoconsumata nei mesi di ottobre e novembre 2022. In tal caso l’incremento del costo per kWh di energia elettrica prodotta e autoconsumata è calcolato con riferimento alla variazione del prezzo unitario dei combustibili acquistati ed utilizzati dall’impresa per la produzione della medesima energia elettrica e il credito di imposta è determinato con riguardo al prezzo convenzionale dell’energia elettrica pari alla media, relativa ai mesi di ottobre e novembre 2022, del prezzo unico nazionale dell’energia elettrica”. Lo si legge nella bozza di decreto del Dl Aiuti Ter all’esame del Cdm.

“Alle imprese a forte consumo di gas naturale è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 40 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale (…) abbia subito un incremento superiore al 30 per cento”.

GARANZIE SACE A TITOLO GRATUITO A SUPPORTO IMPRESE COLPITE DA AUMENTI BOLLETTA

“Al fine di contenere il costo dei finanziamenti bancari concessi alle imprese per esigenze di capitale d’esercizio per il pagamento delle fatture, per consumi energetici, emesse nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022, le garanzie prestate da SACE S.p.A., (…) sono concesse, a titolo gratuito, nel rispetto delle previsioni in materia di regime ‘de minimis’ di cui alla Comunicazione della Commissione Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia e ai pertinenti regolamenti ‘de minimis’ o di esenzione per categoria, nei casi in cui il tasso di interesse applicato al finanziamento non superi, al momento dell’erogazione, il tasso cedolare annuo minimo garantito dei buoni del Tesoro poliennali (BTP) di durata pari al finanziamento concesso. Ai fini dell’accesso gratuito alla garanzia, i soggetti finanziatori sono tenuti ad indicare, in sede di richiesta, nonché nel contratto di finanziamento stipulato, le condizioni economiche di maggior favore applicate ai beneficiari”.

PROROGATO IL TAGLIO DELLE ACCISE FINO AL 31 OTTOBRE

“In considerazione del perdurare degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, a decorrere dal 18 ottobre 2022 e fino al 31 ottobre 2022” sono prorogati i tagli delle aliquote delle accise di benzina, diesel, Gpl, Gnl.

AL TPL 100 MLN IN PIÙ PER AUMENTO COSTI CARBURANTE

“È incrementato di ulteriori 100 milioni di euro” il fondo destinato “ al riconoscimento di un contributo per l’incremento di costo, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, sostenuto nel terzo quadrimestre 2022 rispetto all’analogo periodo del 2021, per l’acquisto del carburante per l’alimentazione dei mezzi di trasporto destinati al trasporto pubblico locale e regionale su strada, lacuale, marittimo o ferroviario. Qualora l’ammontare delle richieste di accesso al fondo risulti superiore al limite di spesa previsto dal primo periodo, la ripartizione delle risorse tra gli operatori richiedenti è effettuata in misura proporzionale e fino a concorrenza del citato limite massimo di spesa”.

PIÙ FONDI PER SPORT, TERZO SETTORE E PERSONE CON DISABILITÀ PER FAR FRONTE AD AUMENTI BOLLETTE

“Per far fronte alla crisi economica determinatasi in ragione dell’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica, le risorse del Fondo di cui all’articolo 1, comma 34, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sono incrementate di 50 milioni di euro per il 2022, da destinare all’erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche, nonché per le federazioni sportive nazionali, che gestiscono impianti sportivi e piscine”. È quanto si legge nella bozza del Dl Aiuti ter all’esame del Cdm.

Stesso discorso per il terzo settore e le persone con disabilità: “l fine di sostenere gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali svolti in regime residenziale, semiresidenziale e domiciliare rivolti a persone con disabilità, che in conseguenza all’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica hanno subito un incremento dei costi dell’energia superiore al 30 per cento relativamente al medesimo periodo nell’anno 2019, è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze un apposito fondo, con una dotazione di 120 milioni di euro per l’anno 2022, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del consiglio dei ministri, per il finanziamento, nei predetti limiti di spesa, di contributi a parziale ristoro dei costi effettivamente sostenuti per l’energia elettrica e termica dai predetti enti nei periodi del terzo e quarto trimestre del 2022”.

“Con decreto del Presidente del consiglio dei ministri ovvero dell’Autorità politica delegata in materia di disabilità, adottato di concerto con i ministri dell’economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono individuate le modalità e i termini di presentazione delle richieste di erogazione dei contributi, i criteri di ammissione, le modalità di erogazione nonché le procedure di controllo”.

BENI DEMANIALI POSSONO ESSERE UTILIZZATI PER INSTALLARE RINNOVABILI

“Allo scopo di contribuire alla crescita sostenibile del Paese, alla decarbonizzazione del sistema energetico e per il perseguimento della resilienza energetica nazionale, il Ministero dell’interno utilizza direttamente o affida in concessione, in tutto o in parte, i beni demaniali o a qualunque titolo in uso al medesimo Ministero, per installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, anche ricorrendo, per la copertura degli oneri, alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 2, previo accordo con il Ministero della transizione ecologica, qualora ne ricorrano le condizioni in termini di coerenza con gli obiettivi specifici del PNRR e di conformità ai relativi principi di attuazione”.

IMPIANTI RIFIUTI IN PIANO NAZIONALE VANNO CONSIDERATI DI PUBBLICA UTILITÀ

“Le opere, gli impianti e le infrastrutture necessari ai fabbisogni impiantistici individuati dal Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (…) costituiscono interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Nei procedimenti autorizzativi non di competenza statale relativi a opere, impianti e infrastrutture necessari ai fabbisogni impiantistici individuati dal Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (…) e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, ove l’autorità competente non provveda sulla domanda di autorizzazione entro i termini previsti dalla legislazione vigente, il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della transizione ecologica, assegna all’autorità medesima un termine non superiore a quindici giorni per provvedere. In caso di perdurante inerzia, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro della transizione ecologica, sentita l’autorità competente, il Consiglio dei ministri nomina un commissario ad acta, al quale attribuisce, in via sostitutiva, il potere di adottare gli atti o i provvedimenti necessari, anche avvalendosi di società (…) o di altre amministrazioni specificamente indicate”.

SI SBLOCCA NODO AUTORIZZAZIONI RICARICHE VEICOLI ELETTRICI CON SERVITÙ PUBBLICA

“Nel caso in cui l’infrastruttura di ricarica (di veicoli elettrici, ndr) per cui è richiesta l’autorizzazione insista sul suolo pubblico, o su suolo privato gravato da un diritto di servitù pubblica, il comune pubblica l’avvenuto ricevimento dell’istanza di autorizzazione sul proprio sito istituzionale nonché sulla Piattaforma unica nazionale (…) dal momento della sua operatività. Decorsi quindici giorni dalla data di pubblicazione, l’autorizzazione può essere rilasciata al soggetto istante. Nel caso in cui più soggetti abbiano presentato istanza e il rilascio dell’autorizzazione a più soggetti non sia possibile ovvero compatibile con la programmazione degli spazi pubblici destinati alla ricarica dei veicoli elettrici adottata dal comune, l’ottenimento della medesima autorizzazione avviene all’esito di una procedura valutativa trasparente che assicuri il rispetto dei principi di imparzialità, parità di trattamento e non discriminazione tra gli operatori.”.

DISPOSIZIONI PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVA CAPACITÀ DI RIGASSIFICAZIONE

“All’articolo 5 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, dopo il comma 14, è aggiunto, in fine, il seguente: «14-bis. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano alle istanze presentate ai sensi del comma 5 anche qualora, in sede di autorizzazione di cui al comma 2, siano imposte prescrizioni, sopravvengano fattori che impongano modifiche sostanziali o localizzazioni alternative.».”

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