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Debito Pil: l’Italia ha violato Maastricht 23 anni su 23

L'analisi di Truenumbers

DOVREBBE RESTARE SOTTO IL 60%. LA GERMANIA FUORI PARAMETRO PER 15 ANNI, LA FRANCIA PER 19

In questo articolo Truenumbers ha raccontato l’andamento del rapporto tra deficit e Pil in Europa per i vari Paesi che la compongono. Ma tenere il rapporto tra quanto si spende in un anno e quanto si incassa quello stesso anno sotto il 3% di differenza non è l’unico parametro che deve essere rispettato. L’altro, altrettanto importante ma altrettanto violato, è quello che impone agli Stati di avere un debito pubblico inferiore al 60% del Prodotto Interno Lordo (Pil).

L’ANDAMENTO DEBITO PIL

Abbiamo diviso i grafici relativi ai Paesi europei in tre per una più facile lettura dei dati. Nota importante: non tutti i Paesi indicati nei primi tre grafici sono tenuti a rispettare il Trattato di Maastricht: lo sono solo coloro che hanno adottato la moneta unica. Nei primi tre grafici questi Paesi sono scritti in maiuscolo, in minuscolo tutti gli altri, Nell’ultimo grafico, invece, ci sono solo i 19 Stati dell’Eurozona.

Il grafico sopra mostra l’andamento debito pil dei Paesi europei più grandi tra il 1995 e il 2017. In questo caso c’è anche la linea (verde) che identifica l’andamento debito pil come media dell’Europa. Nel 2017 questo dato ha toccato l’81,6%; significa che il debito pubblico medio in Europa è ben superiore al 60% che impone il Trattato di Maastricht. Merito (anzi, colpa) di moltissimi Paesi che on rispettano (e molti non lo hanno praticamente mai rispettato) il limite del 60%.

Tra questi c’è l’Italia che nel 2007 era riuscita a ridurre il debito pubblico sotto la soglia psicologica del 100% del Pil. Dieci anni fa  eravamo, infatti, a quota 99,8% mentre ora siamo al 131,8%. Il ministro Tria, nella nota di aggiornamento al Def, prevede che l’Italia riesca a ridurre il debito pubblico di un punto percentuale per i prossimi tre anni, che farebbe scendere il rapporto debito pil sotto quota 130, come era nel 2013.

Tra i grandi Paesi europei (se lo si può definire “grande”, ma comunque importante) solo il Lussemburgo, nel 2017, ha rispettato il limite del 60%, tutti gli altri, chi più chi meno, sono sopra, compresa, per esempio, anche la Germania, che è a quota 64,1%, e la Francia, che è al 97%. Considerando i dati sull’andamento debito pil degli ultimi 23 anni è da notare che la Germania ha violato il limite per 15 anni, la Francia per 19, la Spagna per 13 e l’Italia per… 23. Nessun anno, negli ultimi 23, siamo riusciti a far scendere il rapporto debito pil sotto quota 60%.

I PAESI DELL’EST SONO PIÙ VIRTUOSI

Il grafico qui sotto comprende i Paesi dell’Est, generalmente sono gli ultimi ad essere entrati in Europa. Ecco i dati.

Come si vede sono generalmente più virtuosi dei Paesi fondatori dell’Unione. Molti sono, anche nel 2017, sotto il limite del 60% nel rapporto debito pil. A violarlo sono solo Croazia, Slovenia, Cipro, e Ungheria. L’Estonia ha addirittura un rapporto debito pil al 9%: praticamente il Paese non ha debiti. In questo gruppo di Paesi solo l’Ungheria si è dimostrata indisciplinata: ha violato il Trattato di Maastricht per 17 anni rispetto, per esempio, alla Polonia che non lo ha mai fatto così come anche la Repubblica Ceca.

I “BRAVI” NON SONO MOLTO “BRAVI”

Nel terzo gruppo, invece, ci sono i Paesi del Nord Europa: Belgio, Irlanda, Olanda, Danimarca, Finlandia e Svezia. Ecco il grafico.

Contrariamente a quanto si può pensare, questi Paesi sono, mediamente, meno disciplinati dei Paesi dell’Est. Il Belgio, per esempio, che a Bruxelles ospita i Palazzi più importanti delle istituzioni comunitarie, ha violato il limite del 60% per 23 anni su 23, come l’Italia, anche se l’entità dello sforamento è inferiore. Nel 2017, per esempio, il rapporto debito pil era a quota 103,1%, cioè circa 30 punti percentuali meno dell’Italia.

Se si va a vedere l’andamento debito pil dell’Irlanda si scopre che non è stata ai patti per 12 anni, anche per via della gravissima crisi finanziaria prima ed economica poi che l’ha colpita durante gli anni più duri della recessione mondiale. Ma anche l’Olanda ha violato Maastricht per 10 anni (anche se alcuni di questi anni in modo davvero trascurabile) mentre la vicina Danimarca non lo ha mai fatto.

I DATI DELL’EUROZONA

Ultimo grafico: in quello qui sotto è indicato l’andamento debito pil solo per i 19 Paesi che fanno parte dell’eurozona, cioè che hanno adottato la moneta unica.

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