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Scannapieco CdP Scuola Politica

Piani e obiettivi di Cassa depositi e prestiti

Che cosa ha detto Dario Scannapieco, numero uno di Cdp, all'inaugurazione del terzo anno della Scuola Politica della Fondazione Nuovo Millennio 

 

Ieri sera, presso la Sala degli Specchi di Casina Valadier a Villa Borghese in Roma, si è tenuta la presentazione di lancio della terza edizione della Scuola Politica “Vivere nella Comunità” della Fondazione Nuovo Millennio.

Dopo gli interventi di Francesco Profumo e Stefano Lucchini, membri del Supervisory Board della Scuola Politica, i  cuore della conferenza è stato rappresentato dall’ampio discorso dell’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco.

DOVE VA CDP? PARLA SCANNAPIECO

La storia di Cassa depositi e prestiti è lunga ed è cambiata nel tempo. “Inizialmente Cassa era un ente che prestava ai territori locali, poi è entrato nell’Equity, ha iniziato ad operare nelle venture capital (cioè con le startup), poi nella cooperazione internazionale”, ha detto Scannapieco. E “oggi giocaun  ruolo fondamentale nel Pnr. Oggi possiamo gestire i fondi. Stiamo sistemando quelli strategici, tutte le partecipazioni lo sono: Snam, Italgas, Enel”, ha sottolineato il numero uno del gruppo controllato dal ministero dell’Economia.

OBIETTIVO: ESSERE E RENDERE SOSTENIBILI

L’idea attuale di Cassa è “essere alternativa al mercato. Ci sono dieci aree dove agire, fondamentali oggi per far funzionare il sistema finanziario italiano. Noi operiamo facendo squadra con Regioni e Comuni per spendere bene. Il mondo è pieno di sciocchezze fatte”, ha specificato e ammonito il numero uno di CdP. “In Italia c’è l’incubo di ri-pianificazione dei fondi. Il tema è la scelta”. Perché ciò che conta, secondo questo progetto, è “capire dove il beneficio è maggiore. Servono competenze tecniche, ci siamo organizzati con dei Centri e ci siamo offerti come gestori di fondi dei terzi”.

Tutto, però, ruota ancora una volta attorno al “rispetto dell’ambiente in tutto quello che facciamo. La parola chiave è impatto”. Tutto ruota attorno al concetto di sostenibilità. “Penso alla nostra Energy Green Policy”.  

COME GESTIRE IL PNRR SECONDO DARIO SCANNAPIECO

E in merito al Pnrr? “Per attuarlo dobbiamo lavorare con chi fa gli investimenti, per aiutarlo a fare le scelte giuste per realizzare velocemente e bene le cose”, ha aggiunto Scannapieco. Annunciando poi che “nei prossimi mesi apriremo una prima sede all’estero, in Africa. Apriremo un fondo dei fondi delle infrastrutture. Ora gestiamo 7 miliardi per 15 iniziative ministeriali, aiutiamo altri enti attuatori per 68 miliardi”. Inoltre “abbiamo potenziato l’ufficio europeo a Bruxelles, firmato un accordo da 256 milioni nelle venture capital”.

E l’Italia in generale come procede nell’attuazione del Piano? “Su alcune misure siamo avanti e su altre meno”, risponde Scannapieco. Penso ad esempio agli studentati. “Ma – in generale – serve parlare di misure alternative dove serve, stiamo andando bene. Il Pnrr va pensato dal lato delle riforme, non (solo) dei soldi che arrivano e quindi dal lato finanziario. Oggi in Italia per un opera pubblica da 100 milioni servono 16 anni. L’Italia ha sempre avuto i soldi, eppure è cresciuta dello zero virgola. Oggi servono le riforme. Serve sveltire le autorizzazioni, il lato burocratico”.

In conclusione Marcello Presicci, segretario generale della Scuola Politica ha detto: “Anche quest’anno investiremo il nostro tempo e le nostre energie nel formare gratuitamente 40 giovani ad alto potenziale, mettendoli in contatto con alcune fra le più importanti figure accademiche ed aziendali d’ Italia. Il nostro obiettivo resta quello di investire nel capitale umano dei giovani, rafforzando le loro già solide competenze attraverso momenti di confronto e dialogo di grande valore, come quello espresso dall’ad di Cdp, Dario Scannapieco. Questo è il nostro contributo verso le istituzioni e il Paese in un momento complesso della. nostra storia”.

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